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E’ arrivata proprio oggi una di quelle notizie che avremmo voluto rimandare all’infinito: è morto Jack Bruce, leggendario bassista e vocalist che - insieme ad Eric Clapton, alla chitarra, e a Ginger Baker, alla batteria - diede vita ai Cream, una band che avrebbe marchiato con il fuoco la storia del Rock a partire dalla fine degli anni Sessanta. Jack, che era di origine scozzese, è deceduto a 71 anni d’età, circondato da familiari ed amici, nella sua residenza attuale, nelle campagne del Suffolk, Inghilterra orientale.
Il suo nome intero era John Symon Asher Bruce, ma veniva comunemente chiamato Jack. Combatteva da oltre dieci anni con un tumore al fegato, che sembrava aver sconfitto, grazie ad un trapianto. Qualche anno fa aveva ripreso a suonare dal vivo, infatti ce lo ricordiamo ancora nella sua ultima apparizione qui in Italia, in concerto al festival “Roma Incontra il Mondo” al laghetto di Villa Ada, il 25 luglio del 2009 con una band che comprendeva il suo amico di sempre, il chitarrista Robin Trower, ex chitarrista dei Procol Harum. Jack Bruce aveva anche pubblicato, lo scorso mese di marzo, 'Silver Rails', il suo ultimo album, un disco molto significativo ed importante, che adesso può essere considerato davvero il suo epitaffio.
Se vero che il Male alla fine lo ha stroncato, nulla può nei confronti del ricordo ancora vivo che abbiamo di lui, musicista squisito, di formazione classica, nativo di Glasgow, ma cittadino del mondo intero. Jack Bruce era arrivato al rock passando prima attraverso la musica jazz e poi stesso percorso con il blues. Aveva suonato nei John Mayall’s Bluesbreakers, prima di fondare i Cream. Fu proprio all’interno di quel gruppo che conobbe Eric Clapton e l’idea Cream cominciò a prendere forma. Tre musicisti fantastici, tre solisti di pregio che furono i primi depositari del concetto e della pratica di un supergruppo nella musica rock. Era il 1966: la musica dei Cream regalò al pubblico quelle che furono le prime forme di sperimentalismo e la pratica dell’improvvisazione, che sembrava essere sconosciuta alla musica rock. Album esplosivi ed altamente innovativi come 'Fresh Cream', 'Disraeli Gears' o il superlativo 'Wheels Of Fire' del 1968 segnarono una nuova era per la musica rock che finalmente diventava patrimonio di musicisti veri, preparati e sensibili. Brani come i>Sunshine Of Your Love, White Room, Politicians e il blues denso di Spoonful (riedizione di un classico di Willie Dixon) disegnarono gli archetipi della generazione rock di quegli anni, che si nutriva di un blues bollente, incastonato dentro gli stilemi propri dell’hard rock.
Dopo lo scioglimento del gruppo - che fece seguito alla pubblicazione dell’album 'Goodbye' nel 1969 - Jack Bruce collaborò con altri musicisti importanti come Frank Zappa su 'Apostrophe' o come Leslie West , chitarrista dei Mountain, per il quale scrisse la celebre Theme For An Imaginary Western, una delle più toccanti rock ballad che mi sia capitato di ascoltare.
La sua carriera solista è stata fertile e molto lunga, nel 1993 i Cream sono stati inseriti nella Rock And Roll Hall of Fame, cosa che aveva riunito temporaneamente la band, che più tardi, nel 2005, sarebbe partita per un breve tour. Avevamo scambiato qualche parola con lui al termine del concerto di Villa Ada, quando dedicò Politicians a Berlusconi. Era più arrabbiato che mai voleva le dimissioni di colui che allora era ancora il nostro Presidente del Consiglio e ricordo frasi avvelenate contro i banchieri che definiva come “la vera rovina della società occidentale”. Personalmente lo ricordo adesso sulle note di Fields Of Forever, una delle sue ultime composizioni, che ci restituisce l’atmosfera musicale tipica dei primi anni Settanta, che coniuga rock, melodia e i sogni della prima ondata psichedelica, Riposa in Pace, Jack. Non sarai dimenticato.
Articolo del
25/10/2014 -
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