Record Store Day 2015 Una festa per "quattro gatti", mentre i negozi di dischi continuano a chiudere 17/04/2015 di Andrea Salacone

Un’euforia sincera e contagiosa sta per diffondersi in occasione del Record Store Day 2015 (il 18 aprile) tra i quattro gatti che lo festeggeranno, e qualche giorno fa un articolo su un importante quotidiano nazionale segnalava la significativa ripresa delle vendite di dischi in vinile, oggi che gli Lp sono diventati “hip”. Insomma, qualche presupposto c’è per sperare che l’estinzione dei negozi di dischi sia ancora scongiurata.

Quest’anno però, almeno a Roma, per tanti appassionati di musica e acquirenti di dischi il Record Store Day sarà una ricorrenza un po’ triste, perché ricorderà loro che una delle realtà più piacevoli e significative della Capitale, Doctor Music, ha chiuso i battenti, ormai da alcuni mesi.
Chi scrive deve una parte significativa della sua “formazione” musicale ai consigli, alle dritte e agli ascolti offerti da Eugenio nel suo negozio, arricchiti nel tempo (una ventina d’anni) da piacevoli chiacchierate in cui dalla musica si passava al cinema, alla narrativa e a racconti/frammenti di vita privata. Doctor Music è stato l’equivalente romano del Championship Vinyl descritto da Nick Hornby in 'Alta fedeltà', un luogo in cui alimentare, esprimere e condividere passione per note, immagini, pagine scritte.

Altre realtà, validissime, resistono, portate avanti da persone appassionate di musica ed estremamente competenti, ma per ragioni autobiografiche (e tanti clienti più assidui potrebbero affermarlo ancora più a ragione) ci sentiamo un po’ orfani…
Chissà perché, poi, un negozio di dischi che chiude fa meno rumore di una libreria che scompare. In ogni caso, ora, con la saracinesca di Doctor Music definitivamente abbassata, per molti passare “per Prati” non ha più molto senso.
Articolo del  17/04/2015 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati