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Scott Weiland
Ci lascia un altro frontman simbolo dell’epoca Grunge.
2015
di
Claudio Biffi
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Scott Weiland è stato forse l’ultimo degli eroi maledetti che era sopravissuto all’era del Grunge e come molti altri leader/cantanti di quelle Band famose negli anni ’90 ha concluso la sua esistenza all’età di 48 anni su un bus in circostanze ancora non chiare mentre era in tour con la sua band Scott Weiland & i Wildabouts, cercando di sopravvivere alla rigida legge di mercato dove ormai non si vendono più i dischi e quindi bisogna fare le serate anche in piccoli locali assieme al gruppo di turno e magari viaggiando e vivendo sul classico Bus da tour che in questo caso è anche diventata la sua ultima dimora. Scott Weiland soffriva dalla nascita di un disturbo bipolare e nel corso degli anni è stato più volte arrestato per abuso di sostanze stupefacenti ma tutto questo non gli ha impedito di essere il frontman di una delle band più apprezzate della scena Grunge californiana che tra il 1992 e il 1994 ha dato alle stampe due classici del genere, gli album “Core” e “Purple”. Purtroppo l’album successivo non ottenne i risultati delle prime due incisioni e vide un tour con parecchie date cancellate. Gli anni seguenti sono parecchio agitati in particolare per il carattere particolare dello stesso Weiland e per i suoi continui problemi con la droga fino all’album, “Shangri-La Dee Da”, del 2001. E’ proprio durante il tour che le tensioni fra i vari membri degli STP portano ad uno scioglimento ufficiale della band. Nel 2003 Scott Weiland si unisce a Slash, Duff McKagan, Matt Sorum e Dave Kushner e formano i Velvet Revolver. Il primo album, “Contraband” esce nel 2004 ed i singoli Slither e Fall to Pieces scalano le classifiche internazionali e nel 2005, grazie a Slither, vincono anche un Grammy Award come Best Hard Rock Performance with Vocal. Ho ancora un chiaro ricordo del loro concerto all’Indipendent Day Festival di Bologna quando salirono sul palco e il pubblico a gran voce reclamava i brani dei Gun’s’Roses con Weiland che faticava a spiegare che loro erano i Velvet Revolver! Tutto ciò lo indispettì parecchio ma nonostante questo fece lo stesso una buona performance. Ma l’ultimo smacco lo ha subito proprio da quegli Stone Temple Pilots che nel 2013 non lo hanno voluto più nella band come cantante sostituendolo definitivamente con Chester Bennington, fino alla triste notizia della sua tragica fine.
Articolo del
04/12/2015 -
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