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Keith Emerson
E' morto Keith Emerson, leggendario tastierista dei Nice e di Emerson Lake & Palmer
12/03/2016
di
Francesco Donadio
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E' morto ieri, all'età di 71 anni, il grande Keith Emerson, tastierista e fondatore dei Nice e di Emerson, Lake and Palmer. A dare l'annuncio ufficiale è stata la stessa band su Facebook. "Ci spiace annunciare che Keith Emerson è morto la scorsa notte nella sua casa di Santa Monica, a Los Angeles". In queste ore si sta parlando di un suicidio: Emerson si sarebbe sparato un colpo in testa. Carl Palmer, che ieri sera si trovava vicino Rovigo per un concerto, ha commentato: «Ricorderò sempre il suo sorriso caldo, il suo senso dell’umorismo, la sua trascinante artisticità e la dedizione alle sue capacità musicali»
Keith Emerson cominciò la sua carriera negli anni '60 nei Nice, affermandosi velocemente per la sua originalità estrema. Nei primissimi anni '70 fondò assieme a Greg Lake e Carl Palmer una delle band rock piu' famose del periodo: gli Emerson, Lake & Palmer. Gli EL&P raggiunsero un successo globale, con vendite di oltre 30 milioni di dischi e centinaia di concerti sold-out in tutto il pianeta. Album come "Tarkus", "Brain Salad Surgery", "Works" diventarono dei classici che ancora oggi sono ascoltati e seguiti dai fans del Prog e non solo.
Dopo lo scioglimento della band Emerson ebbe un buon successo come solista, lavorando spesso anche in Italia (il singolo Honky Tonk Train Blues e la colonna sonora del film 'Inferno' per Dario Argento.
Emerson, a mio avviso, fu una sorta di hardcore-punk del piano a coda, nevrotico, trasgressivo e mai completamente soddisfatto del motivo che stava suonando, sempre alla ricerca di un’altra via, di un “qualcosa di più”: questo era Keith Emerson, e questo è il motivo per cui chi include gli EL&P impunemente nel calderone dei barbosi dinosauri del progressive non ha afferrato che i sei album “classici” incisi dal trio tra il ’70 e il ’77 racchiudevano un’idea di musica “globale” che talora pochi sono riusciti a cogliere. E’ pur vero che quell’idea, a volte, non venne ben realizzata come da intenzioni. Con la suite di “Tarkus” – che è il capolavoro di EL&P – è però indubbio che riuscirono. E non solo con quella.
Articolo del
12/03/2016 -
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