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Il 29 ottobre partecipo alla presentazione del nuovo EP di esordio della giovane Amèlie. Tutto si svolge al Blueshouse di Milano, locale molto bello dalle atmosfere rock blues americane con un ampio spazio ottimo per esibizioni live. Il posto è stracolmo, ci sono almeno 200 persone che per un esordio è un ottimo risultato. Amelie, all’anagrafe Paola Memeo, conquista subito il palco con la sua figura esile ma di grande presenza scenica, ci regala tutti i pezzi del nuovo lavoro e un omaggio a Michael Jackson. Ad accompagnarla un’ottima band ed il suo produttore Giovanni Rosina. Conquista subito il pubblico, che si diverte e si emoziona con lei ed il concerto sembra volare via preso per mano dalla sua voce brillante. Lei, piccolina, in mezzo al fumo della sua prima esibizione live con canzoni inedite, si fa man mano sempre più grande fino a riempire il palco e conquistare i presenti con la sua gioia e la sua voglia di cantare. Dopo il concerto ho potuto anche ascoltare il nuovo cd, 7 brani di cui uno in inglese. Un album fresco, con canzoni ben costruite, buona composizione, buoni testi. E’ comunque la voce e l’interpretazione di Amèlie che rendono il disco particolare. Una voce fresca, emozionante, sempre precisa, che sa raccontare oltre che cantare le storie e le sfumature delle proprie canzoni. Le canzoni sono immediate, piacciono al primo ascolto, in particolare ”Je Suis Amèlie” di cui è anche autrice sembra nata per la radio. Chiudono l’Ep due chicche di grande pathos “Come Si Fa”, la canzone più toccante, e “Just For You” il pezzo inglese dalla scrittura e dal respiro internazionale che la giovane artista sa interpretare con grande trasporto nel suo crescendo. La produzione e i musicisti sono di alto livello. Sicuramente un buon esordio, Amèlie promette molto bene e seguendo la strada intrapresa la sua carriera le darà sicuramente tante soddisfazioni. Un cd da consigliare senza dubbio alcuno a chi ama le belle voci femminili. Vorrei anche menzionare la band che si è esibita dopo di lei, una tribute band di Bruce Springsteen, con musicisti di ottimo livello ed un groove ed un’energia impareggiabili per altre 2 ore di divertimento. Proprio una bella serata!
Ciao Amèlie, complimenti bellissima serata, come è stato presentare il tuo primo lavoro dal vivo?
E’ stato incredibile. Credo davvero sia stata la serata più emozionante che abbia mai fatto fino adesso. L’emozione di presentare in anteprima i tuoi pezzi dal vivo è davvero indescrivibile a parole. Ancora più emozionante è stato vedere 200 persone di cui molte sotto al palco pronte a sostenerti e apprezzarti per quello che sei e che fai. Non ci aspettavamo tutta questa affluenza ed è stata una sorpresa davvero meravigliosa quella di constatare che la tua musica, la tua voce e il tuo progetto sono arrivati a molte persone e che il tuo seguito sta crescendo di giorno in giorno. E’ stato altrettanto surreale ma fantastico firmare per la prima volta un sacco di autografi sui Cd acquistati. L’altra cosa stupenda che ci ha davvero dato molta soddisfazione è che, post concerto, la gente mi diceva che oltre ad aver apprezzato il tutto, si è davvero emozionata durante l’esibizione, e questo per me conta davvero moltissimo. Un ringraziamento anche ai musicisti che mi hanno accompagnata!
Raccontaci come è nata l’idea di questo EP
Il progetto Amèlie nasce quasi un anno e mezzo fa. Già da tempo facevo la turnista in studi di registrazione per canzoni destinate ai Big, sigle televisive e jingle, e tutte le volte gli autori rimanevano colpiti dalla mia interpretazione. E così, giorno dopo giorno, sentivo che era arrivato il momento di mettermi veramente in gioco con un progetto totalmente basato su me stessa… Così alcuni autori che credevano in me hanno cominciato a propormi i loro brani. Il primo è stato Hamid Grandi, per il quale appunto avevo già inciso diverse cose. E’ suo infatti il brano “Viene Sera” che abbiamo presentato a Sanremo Nuova generazione. L’esperienza di Sanremo per me è stata fondamentale. Con grande mia sorpresa, nonostante fossi un’artista indipendente, su molti blog mi hanno indicata spesso tra le preferenze, tra le migliori voci escluse dalla commissione del’Ariston, sul sito Rai abbiamo raggiunto più di 4500 click…e lì abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta e che valeva la pena rischiare e buttarsi a capofitto nel nostro progetto. Grazie alla visibilità ottenuta con Sanremo, moltissime persone hanno cominciato a scrivermi, a seguirmi e a diventare dei veri e propri fans accaniti, sono nate man mano collaborazioni nuove e tutto questo ci ha dato una carica pazzesca….. Così io, Giovanni Rosina (colui che ha deciso di seguirmi in qualità di produttore, arrangiatore e coautore di alcuni brani) ci siamo messi sotto a lavorare per la realizzazione dell’EP. Per prima cosa comunque ci siamo circondati di autori con cui già c’era una collaborazione e stima reciproca… autori che già mi conoscevano molto bene sia umanamente che musicalmente e che hanno scritto brani davvero perfetti per me (Lele Bassi, Ruggero Marazzi e infine Alessio Garufi con il quale l’incontro è avvenuto successivamente). Abbiamo anche “provinato” moltissimi brani di autori che ci contattavano, e non è stato facile perché sono pervenute davvero molte cose interessanti … alla fine abbiamo fatto la nostra giusta scelta. La cosa bellissima è che ho cominciato a scrivere anche io canzoni, esperienza che avevo sempre iniziato e poi abbandonato. Nell’EP infatti ci saranno anche due miei brani.
C’è qualche canzone a cui sei particolarmente legata?
Spesso mi fanno questa domanda ma è davvero molto difficile rispondere. Ogni canzone è una parte di me, quando le canto mi emozionano tutte perché mi ritrovo perfettamente in ciascuna di esse. Se proprio ti devo dare un titolo, la canzone che forse sento più vicina è “Passo e Chiudo” ma solo per la questione di essere il primissimo brano scritto e composto da me.
Credi ci sia spazio in Italia per la musica indipendente? Quali saranno i tuoi prossimi passi?
Nonostante il mondo delle major sia inaccessibile e quasi impossibile da percorrere, credo che ultimamente la musica indipendente si stia facendo sentire sempre di più. La gente sta cominciando a cercarsi la musica anche in altri spazi e attraverso altri canali e noi artisti indipendenti dobbiamo sfruttare tutte le occasioni possibili per promuovere i nostri progetti. Se penso alle 200 persone che sono venute al mio show case, penso che la maggior parte mi abbia conosciuto tramite web, pertanto il mondo internet è assolutamente da non sottovalutare! Per quanto riguarda i prossimi passi, ovviamente ci butteremo a capofitto sulla promozione del disco in qualsiasi tipo di forma!
Un sogno nel cassetto?
Ce ne sono tanti di sogni nel cassetto! Sicuramente diventare una pop star internazionale! A parte gli scherzi (che poi tanto scherzi non sono), spero di salire presto su qualche palco importante, che sia Sanremo o altro non importa, purché sia un palco di portata nazionale che mi dia la possibilità di farmi conoscere al grande pubblico. Mi piacerebbe poter aprire qualche concerto di qualche artista big, mi piacerebbe duettare con alcuni artisti indipendenti che ho conosciuto nell’ultimo periodo, girare nuovi video clip e trovare una buona distribuzione del disco appena ultimato. Insomma il sogno più grande…quello di poter vivere di sola MUSICA!
Articolo del
04/11/2010 -
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