|
Come e quando sono nati gli Stardishwashers? Raccontatemi brevemente la vostra storia e formazione.
Gli Stardishwashers nascono circa due anni fa, come tutte le band del mondo: partorite da un garage con lo scopo di riuscire a fare il lavoro più bello e divertente del mondo, quello della Rockstar. Con un obiettivo come questo, trovare una line up stabile non è mai facile. Noi abbiamo dovuto attendere addirittura l’uscita del nostro primo disco, grazie anche all’arrivo del nuovo cantante, Leonardo Satta, che è andato a sostituire Stefano Pinci al microfono, portando così una nuova carica di energia al nostro sound.
Perchè questo nome?
Il nostro nome è uscito fuori scarabocchiando figure geometriche su un foglietto. Cercavamo principalmente un logo che funzionasse a livello grafico per la copertina, ma è uscito uno scioglilingua….ormai ci siamo affezionati!
A chi vi siete ispirati nella creazione della vostra identità musicale?
Stone Temple Pilots, Foo Fighters e Queen of the Stone Age su tutti. Poi, ovviamente, come ogni buon rocker che si rispetti non potevamo rimanere impassibili di fronte a mostri sacri come Led Zeppelin o Black Sabbath e gli inimitabili Van Halen. Ovviamente ciò che ci colpiva di più di questi gruppi era l’attitudine che avevano sul palco, oltre che nella composizione. Per il resto cerchiamo di evitare denunce per plagio!
Come definireste il vostro stile musicale?
Musica Classica?? No, scherzi a parte, definiremmo il nostro genere semplicemente rock’n’roll.
Qual è il tipo di pubblico cui puntate?
Noi speriamo che i pezzi possano essere apprezzati da un pubblico il più eterogeneo possibile. Il disco è stato realizzato, infatti non solo per piacere ai rocker più incalliti, ma anche al vicino di casa che ascolta ogni giorno Claudio Villa. Ritengo che fare un cd e tenerselo in casa a prendere polvere, o farlo ascoltare solo ad amici e parenti, non abbia molto senso. La formula per piacere a più persone possibili (pur facendo rock) penso non sia molto difficile: creare riff potenti ed energici, ma senza dimenticare la melodia tanto cara soprattutto agli italiani.
Cosa ne pensate del panorama artistico-musicale attuale? E’ difficile per i nuovi artisti emergere e farsi conoscere?
Penso che oggi la scena musicale italiana sia monopolizzata da programmi come X-factor e Amici. Le etichette discografiche ormai se devono puntare su qualcuno puntano sui “campioni” che escono da quei programmi, in quanto sono sicure di poterci riguadagnare qualcosa, per poi buttare via il cantante di turno e sostituirlo con un altro l’anno successivo. Inutile dire quanto sia difficile per le band italiane ricavarsi anche solo un piccolo spazio di notorietà in una situazione come questa.
Se vi dessero la possibilità di collocarvi in un’epoca musicale sia passata che presente e futura, quale periodo scegliereste e perchè?
Quale periodo storico musicale sceglieremmo?? Io direi il 2011: l’anno degli Stardishwashers!
Come è nato e si è evoluto il lavoro di “Cool”, vostro debut album?
Il nostro lavoro, essendo autoprodotto, non si è discostato dall’idea di base che avevamo per il disco: incisivo e potente. Ovviamente i brani sono stati sottoposti a dure sessioni di pre-produzione realizzata grazie alle esperienze che ognuno di noi aveva maturato lavorando con altri produttori discografici. Per quanto riguarda il tempo impiegato, i pezzi sono stati composti in soli sei mesi. Il resto del tempo è stato impiegato per trovare un bassista che potesse registrarli.
Qual è il significato e il messaggio che, con musica e parole, avete voluto dare con l’album “Cool”?
Ovviamente i nostri testi non possono che affrontare quelle tematiche tanto care ai rockers : tette, culo e fica. Per il secondo disco pensiamo di approfondire più culo e fica in quanto riteniamo che le tette siano un argomento un po’ troppo sputtanato ormai.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Progetti per il futuro? Essere più buoni ed educati con il prossimo, ma non so se ci riusciremo.
A cosa aspirate?
Il nostro prossimo obiettivo è diventare più famosi di Gesù.
Articolo del
26/11/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|