|
In molti, riferendosi all’attuale periodo artistico, affermano che il mescolare le carte, l’intreccio, la contaminazione, talvolta il “pastiche”, rappresentano la nuova tendenza espressiva nelle arti: dal cinema al teatro, dalla musica alla pittura. Tanti sono gli esempi, secondo questo discorso, che possiamo indicare in campo musicale al giorno d’oggi. Basti pensare al crossover che si è iniziato a sviluppare nella metà degli anni ’80, o ad un album come “Sandinista” dei Clash. Inoltre, molto spesso, è più facile trovare idee fresche e progetti brillanti nell’underground che tra chi gode di una certa visibilità e quindi tende a rischiare sempre meno per evitare passi falsi. I torinesi Denimor ad esempio tentano la strada del teatro, o del circo per meglio dire. Loro nascono come un classico power trio che suona punk rock in stile californiano e comincia a farsi conoscere grazie a due promo autoprodotti, un EP e oltre cento live in tutta la penisola. Poi improvvisamente, decidono di tuffarsi in un nuovo tipo di sperimentazione artistica in cui rock, musical e arti circensi si intrecciano lungo le fila di una favola “mirabolante e fantabulosa”. “Almost Fabolous” è infatti il titolo del loro EP promo uscito per la Myphonic Records, contenente quattro tracce disponibili per l’ascolto anche su myspace (www.myspace.com/denimor). Quello che fanno è quindi portare in giro uno spettacolo coinvolgente a metà tra un musical e un concerto punk, condito da acrobazie circensi. Uno spettacolo in costume in cui Mr. D, Mr. O’Bannon e Mr. Mad sono truccati e mascherati con abiti ottocenteschi e ricordano vagamente l’ultimo Joker interpretato per il grande schermo da Heath Ledger. Narrano una favola onirica, ambientata nel Fabolous Fantabolous (che è anche il titolo del loro spettacolo), surreale circo situato in una Parigi ostile e incantata di fine Ottocento. Un progetto veramente ambizioso che stupisce per la qualità e la determinazione con cui è portato avanti: tutto, dalle locandine, il kit per la stampa, a quelle quattro tracce di presentazione del loro spettacolo, fanno pensare a degli artisti di strada che vagano di città in città raccontando la loro storia. Voci potenti ed espressive, un rock che dal semplice punk si è evoluto avvicinandosi a melodie più vicine all’ironico “Rocky Horror Picture Show” che ad altri capisaldi storici del musical rock. Vista la grande curiosità, e l’ambizione del progetto abbiamo deciso di intervistarli e quindi di far parlare loro stessi di ciò che fanno.
Allora ragazzi, come vi è venuta l’idea di unire la vostra musica, il punk rock, al teatro e allo spettacolo circense? In qualche modo i vostri live possono essere considerati dei “musical”?
Stavamo scrivendo nuovi brani da proporre ai live, ma ogni parte di canzone che inventavamo ci sembrava “abusata”, già sentita, banale. Così abbiamo pensato di scrivere una storia e raccontarla con nuove canzoni in cui abbiamo inserito strumenti presi in prestito dalla musica classica e dalla tradizione popolare, provando a comporre brani con una struttura e delle melodie diverse dai nostri vecchi canoni.
Come è stato tirato su il progetto? “Fabulous Fanatbulous” è una storia ambientata in Francia… avete collaborato con sceneggiatori, registi teatrali o attori?
Abbiamo innanzitutto scritto la storia, ambientandola in un circo francese di fine 1800,ed ideato lo spettacolo tra noi, collaborando per i costumi ed il trucco con professionisti del teatro. Una volta imbastito lo show, abbiamo selezionato con provini le attrici, mentre per la parte circense ci siamo avvalsi della consulenza di Luca e Carlo Bono, che ci hanno “procurato” un giocoliere eccezionale, un'atleta di hoola-hoop, e lo stesso Luca Bono come illusionista. Naturalmente non in tutte le occasioni è possibile fare una performance con la compagnia al completo, quindi abbiamo previsto delle versioni “light”, in cui suoniamo i brani ed interagiamo teatralmente tra di noi. Per consentire inoltre una maggiore libertà espressiva al cantante Mr.D, abbiamo ingaggiato il giovane ed abilissimo Deid (ex-Enslow) come chitarrista, mentre per gli show unplugged suona insieme con noi un esperto fisarmonicista torinese: Donato Liberatore.
Da cosa deriva la scelta di utilizzare la lingua inglese? Questo, come saprete, è un discorso che si affronta praticamente sempre con qualsiasi gruppo emergente o alternative italiano. Ma il vostro caso è diverso proprio per la commistione tra concerto punk e spettacolo teatrale. Come mai non uno spettacolo in italiano?
Abbiamo scelto la lingua Inglese per dare un taglio più internazionale al progetto e per la grande suggestione che crea, inoltre è molto più semplice e versatile musicalmente rispetto all’italiano, però in futuro chissà...
Il nome della band ha un significato particolare?
No, il nome Denimor è antecedente a questo progetto, ma abbiamo deciso di mantenerlo perché non ha un significato particolare, ma ha un suono tutto suo e crea mistero in qualche modo.
Quali progetti avete per il futuro? Ora avete realizzato un Ep di quattro tracce che sono poi quelle dello spettacolo “Fabulous Fantabulous”: state lavorando ad un album d’esordio?
In realtà l'album è pronto da mesi, ma siamo in ristrettezze economiche e per questo non possiamo registrarlo, quindi lo suoniamo dal vivo. L'EP è un estratto di quattro brani dell’album, che vendiamo solo ai live in quanto è un’edizione limitata e numerata. Se dovesse presentarsi un produttore, saremmo ben lieti di poter registrare l'intero disco, ma l'industria discografica è in piena crisi, e anche se abbiamo ricevuto qualche proposta, in nessun caso si è parlato di una produzione.
Cosa pensate dell’attuale momento musicale alternativo e underground italiano? E come vi rapportate con la scena (se di scena si può parlare) punk a Torino?
Purtroppo non siamo molto eruditi sulla scena underground, nonostante la miriade di social network esistenti, non ci arrivano “segnali” sulla nascita e la crescita di nuove realtà musicali. Per quel che riguarda la scena Torinese,ne siamo abbastanza fuori, da tempo, nel senso che il nostro progetto ci ha un pò escluso dai “giri” consueti della nostra città, siamo un pò una realtà a parte.
Siete reduci da una grande serata al Contestaccio a Roma, come è andata? Riscontri positivi ne avete avuti?
Siamo stati felicissimi della data al Contestaccio, il pubblico romano si è rivelato totalmente fuori di testa, ci ha accolto con un calore ed un entusiasmo veramente molto apprezzabili,ed inoltre alcuni giornalisti e fotografi della zona sono intervenuti,davvero un successone!
Avete prossime date in Italia? A quando un rientro nella capitale?
Al momento stiamo pianificando le date per il 2011, non appena avremo conferma pubblicheremo ovviamente una comunicazione sul nostro myspace (www.myspace.com/denimor), e su facebook. Per quel che riguarda Roma, si sono aperte nuove possibilità dopo la data al Contestaccio, anche qui, siamo al lavoro, e non appena avremo news informeremo tutti i nostri fan.
Ok, ho finito. Grazie e buona fortuna per tutto!
Grazie a te. Ciao!
Articolo del
10/01/2011 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|