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Il nome Steve Hackett probabilmente dirà poco a quelli poco ferrati in materia, ma sono più che certa che Genesis l'avete già sentito. Beh lui, Mr. Steve Hackett, altri non è che l'ex chitarrista della celebre formazione inglese che ha fatto la storia del progressive rock. Musicista innovativo e influente, è stato il primo a sperimentare tecniche chitarristiche come il ‘tapping’ (poi reso celebre da Eddie Van Halen) e lo ‘sweep-picking’. Quelle stesse tecniche che ritroviamo in alcuni dei più grandi successi dei Genesis, brani come ”The Musical Box, “The Return of the Giant Hogweed”, “Horizons”, “Firth of Fifth”, resi memorabili grazie anche all'eleganza, la tecnica e la sensibilità di Hackett. Primo del gruppo a pubblicare un album solista nel '75, ad oggi vanta una copiosissima discografia in cui si sprecano i lavori in studio e dal vivo. L'ultimo è proprio un doppio live, ”Live Rails”, registrato tra New York, Londra e Parigi tra il 2009 e il 2010. A coronare una vita di successi, nel marzo 2010 Hackett è stato ammesso nella Rock and Roll Hall of Fame insieme ai Genesis, nella storica line-up che vedeva insieme a lui Collins, Gabriel, Banks e Rutherford, quella per intenderci del periodo d'oro della band, dal '71 al '77. Bel modo per celebrare quarant'anni di carriera! Se vi è venuta voglia di sentirlo suonare no problem, al momento è impegnato in un tour che farà tappa anche in Italia, iniziando da Milano l'11 maggio. Intanto godetevi l'intervista che ci ha rilasciato nei giorni scorsi!
Ciao Steve, benvenuto su Extra! Music Magazine! Siamo molto contenti di averti sulla nostra rivista.
Tu sei un'icona della musica, uno dei chitarristi più influenti di sempre. Mi chiedevo chi sono le tue icone? Chi sono gli artisti da cui sei ispirato e di cui sei fan?
Julian Bream e Andrés (Segovia, ndr) hanno ispirato il mio modo di suonare la chitarra classica. Brian Jones e Peter Green sono stati due chitarristi che hanno influenzato il mio stile sulla chitarra rock.
Com'è essere un musicista storico e influente? Come ci si sente? Lusingato, sotto pressione?
Mi sento molto fortunato, ma ho anche lavorato molto. Sono più lusingato che sotto pressione!
C'è una cosa che mi chiedo sempre quando leggo su di te o ascolto la tua musica. Quali sono le tue sensazioni verso i Genesis? Voglio dire, che tipo di pensieri attraversano la tua mente quando pensi alla band con la quale hai fatto la storia del progressive rock?
Penso che insieme abbiamo fatto della musica magica che oggi continua ad ispirare molte band.
Cantare è qualcosa che hai sempre voluto provare, oltre a suonare la chitarra, o è qualcosa che hai scoperto dopo perchè avevi bisogno di parti vocali per le tue canzoni?
Cantare è qualcosa che mi diverte sempre di più. Sono riuscito a sviluppare uno stile vocale parallelamente al mio lavoro come chitarrista. E' diventata una cosa più importante per me in tempi recenti.
Cosa viene prima nel tuo processo di songwriting: i testi o la musica?
Di solito la musica ma a volte il contrario. I momenti migliori sono quando arrivano tutti e due insieme.
Scegli le due canzoni (una dal repertorio dei Genesis e una dalla tua carriera solista) che più ti piace suonare durante i concerti. Dicci perchè.
Mi piace ancora “Firth of Fifth” perchè mi sembra davvero che funzioni. Anche “Every Day è sempre una canzone emozionante da suonare live.
Come ci si sente ad essere ammessi insieme ai Genesis nella Rock and Roll Hall of Fame?
Ero lusingato, è stato molto emozionante essere ammessi davanti a tutti coloro che lavorano nel music business. E' l'equivalente dell'Oscar alla carriera in musica. Sono onorato.
Che tipo di emozioni provi oggi, dopo tutti questi anni, prima di salire sul palco? Si potrebbe supporre che essendo così abituato è quasi normale routine per te.
Ho sempre una sensazione di eccitamento davanti alla possibilità di fare uno show che tocca le persone ad un livello personale. La musica è la cosa più importante per me.
Essendo un musicista professionista la musica occupa la maggior parte della tua vita. Hai qualche altra passione o interesse che merita la seconda posizione sulla tua lista delle “cose preferite”?
Amo leggere. Ho appena finito di leggere un libro intitolato “The Secret History of Dreaming” di Robert Moss che ho trovato affascinante. Sono particolarmente interessato ai sogni e al loro significato, mi ispirano. Poi mi piace andare all'avventura, camminare e passare la giornata visitando posti interessanti, come antiche rovine o ritornare alla Natura più incontaminata.
Come ti vedi a suonare di nuovo con i Genesis? Ti piacerebbe?
Mi ci vedo sempre a suonare ancora quelle grandi canzoni, sia insieme ai loro creatori sia con nuovi interpreti.
C'è un nuovo album in studio nel tuo futuro?
Sto lavorando a un album in studio che trovo emozionante nella sua sorprendente complessità. Dipinge immagini vivide e dovrebbe uscire alla fine dell'estate.
Grazie mille per il tuo tempo, lo apprezziamo molto!
Grazie anche a te! Mi è piaciuta l'intervista. I miei migliori saluti.
Articolo del
09/05/2011 -
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