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Ciao ragazzi, benvenuti su Extra! Direi di iniziare dalla vostra storia, le vostre origini musicali e la strada percorsa insieme come gruppo.
Lorenzo - Attivi dal 2006, dopo una gavetta come hard rock cover band ‘80/’90 e svariate esibizioni Live, ci dedichiamo alla composizione di materiale inedito. Nel 2007 autoproduciamo il Promo “Porco Giochi”. L’anno successivo vede la luce il primo Full Length intitolato “PerdutaMente…”, inizialmente autoprodotto in 500 copie (esaurite in meno di un anno) e ristampato nel 2009 da SG Records. L’album ottiene entusiastici riscontri da parte di numerose Webzine italiane (Italia di Metallo 9/10, Heavy-Metal 4/5, Roxx Zone 7.5/10) ed Estere (MundoRock [COL] 80%, DangerDog [USA] 3.75/5.0). Nel 2010 ci dedichiamo alla stesura dei brani che vanno a completare il nuovo “Araba Fenice”, pubblicato l’anno seguente sempre da SG Records
Lo spunto di questo album, da quanto ne so, è stato particolarmente inusuale e ha avuto origine da una circostanza non propriamente fortunata.
Marco - Beh, diciamo che più che spunto, quello che abbiamo voluto fare nei confronti della nostra sfortunata sala prove arsa dolosamente è “semplicemente” un’accorata dedica; l’unico brano del disco che narra della vicenda è l’opener “ArdenteMente…”. Lorenzo - Si, abbiamo voluto fare in modo che la distruzione non rimanesse fine a se stessa, cioè un inutile ammasso di ceneri. Dovevamo in qualche modo dargli "degna sepoltura" e fare in modo che venisse ricordata. Non vogliamo apparire tragici o infantili, ma si sa che prezzo hanno gli strumenti e le sale prove e quanto tempo occorre dedicare alla musica originale, e la sala arsa con tutti gli strumenti era nostra, non dovevamo nulla a nessuno.
Immagino se ne possa dedurre che una band che suona rock, hard rock o metal in Italia debba avere la pelle dura per sopravvivere.
Marco - Assolutamente sì, ed è per questo che abbiamo già almeno la metà di brani pronti per il prossimo album: chi si ferma in Italia è spacciato, e purtroppo (anzi, soprattutto) chi non ha le “spalle coperte” a livello promozionale può raggiungere la simil notorietà solamente nel giro di anni ed anni.
La voglia di ricominciare dopo questo episodio ha avuto ripercussioni decisive sull’evoluzione del vostro sound?
Marco - Probabilmente ci siamo leggermente incattiviti, abbiamo aumentato il tiro, e la convinzione con cui scriviamo e suoniamo le nostre song: per noi sono come figlie e cerchiamo di crescerle al meglio per esserne sempre il più possibile orgogliosi.
Definireste la vostra musica più vicina all’hard rock tradizionale o a una versione più melodica? Personalmente, l’ho trovata particolarmente “radiofonica” ma mai scontata.
Marco - Mi trovi d’accordo: personalmente nella stesura di un brano cerco in primis l’originalità per poi correggere il tiro e trovare quel qualcosa di catchy che permetta di piacere melodicamente e non annoiare l’ascoltatore. Lorenzo Noi non stiamo molto a pensare a quale genere appartiene il nostro sound, veniamo da quattro realtà musicali diverse con influenze più disparate e cerchiamo di fondere tutto assieme. Tentiamo comunque di offrire brani che possano piacere un po’ a tutti i tipi di ascoltatori.
Un aspetto che non manca praticamente in nessuna traccia è quello dell’ironia.
Marco - Trovo forzato l’accostamento delle tematiche trattate nei nostri brani all’ironia richiamata. Come principale autore dei testi posso dire di essere ispirato nelle lyrics da band come Skruigners e Napalm Death, il cui grado di serietà è assolutamente inconfutabile.
Lo spirito dei brani assume connotati particolarmente “dark” nel finale dell’album. Mi è piaciuta questa atmosfera un po’ black comedy, come vi è venuta l’idea?
Lorenzo - Io e Marco abbiamo da sempre due anime musicali: una hard rock / metal, con la sua solarità ed energica potenza, ed una appunto oscura, dark, dove scenari Tim Burtoniani si fanno largo e si traducono in sonorità "malsane" e horror...
E dopo questa avventura, quale sarà la vostra prossima “rinascita”?
Lorenzo - Un nuovo album, il terzo di cui già stiamo tracciando il percorso, guardiamo avanti, a testa alta, consci che quel che facciamo è quello che vogliamo ed amiamo fare.
Grazie del tempo che ci avete dedicato e in bocca al lupo per tutto!!
Lorenzo e Marco. Grazie a voi per lo spazio concessoci e ringraziamo anche chi, interessato, ha letto questa intervista. www.sutuana.it
Articolo del
31/10/2011 -
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