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Fuzz-U
Intervista a Fortunato Caparra di Fuzz-U
2012
di
Ida Stamile
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Un live prende vita seguendo dinamiche organizzative e artistiche ben precise, tra generi e stili differenti. A Roma esistono diverse associazioni culturali e organizzazioni che nascono proprio con l'intendo di offrire quanti più concerti possibili all'immenso pubblico della Capitale. Una di queste realtà dell'underground capitolino, originale nel suo ‘modus operandi’ e sempre attenta a generi di musica fuori dai soliti canoni precostituiti, è Fuzz-U. Ne abbiamo parlato con uno di loro: Fortunato Caparra
Come è nato il progetto Fuzz U?
Il progetto Fuzz U nasce da un’idea di Marta Pezzino, Giuseppe Celano e Mauro Mantovani, che al momento si è defilato per impegni personali e lavorativi. Non so se qualcuno dei tre abbia un merito maggiore. Io invece arrivo un pò dopo.
Cosa vi ha spinto ad intraprendere questa esperienza?
La spinta a intraprendere quest’esperienza per me nasce dalla necessità di organizzare il concerto che “tu” avresti voluto vedere da fruitore, di un certo genere di musica, ma che nessuno e’ riuscito a fare. Lo scopo è di riuscire a far suonare realtà artistiche e musicali che non trovano il dovuto spazio e la giusta considerazione. Per questo è un’esperienza divertente e gratificante.
Che significa Fuzz-U?
Il nome Fuzz-U è collegato ai Fuzztones, il significato è molto vicino a ‘Distorcetevi’ o roba simile. Quando discutevano del nome non li conoscevo ancora, tranne Giuseppe Celano.
Chi ha ideato il logo Fuzz U?
Per il logo c’è stata una consultazione generale; credo che materialmente l'abbia fatto Rossana Savino, una nostra dispensatrice di consigli e suggerimenti nonché anch'essa amministratrice della pagina Fb di Fuzz U.
Come ha reagito il pubblico romano alle vostre iniziative?
Fino ad ora il pubblico ha sempre risposto bene e noi siamo soddisfatti. Serate semi- deserte non ne abbiamo mai fatte.
Una “definizione” del pubblico romano secondo Fuzz U
Il pubblico romano è una variabile impazzita e difficilmente inquadrabile, questo credo soprattutto per l'ampia offerta di eventi e di locali che la città propone.
Come scegliete i musicisti che partecipano alle vostre serate? Avete delle predilezioni particolari legate a un genere o a un sound ben preciso oppure no?
Per la scelta dei gruppi non prediligiamo un genere o un sound particolare, l’importante è che ci sia qualcosa che secondo noi abbia un certo valore artistico e comunicativo, escludendo invece ciò che ci dà un'impressione di puro e semplice manierismo commerciale fine a sé stesso.
Nuove iniziative possibili?
Per le iniziative future seguiteci su www.facebook.com/pages/Fuzz-U
Articolo del
26/02/2012 -
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