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(G.C.) Nel giro di un anno vi siete incontrati a New York, fatto un ep con Marky Ramone alla batteria, convolati a nozze e ora in pista con un nuovo disco, un anno davvero intenso, come lo avete affrontato e come vi ha cambiato?
Dionna: con serenità, spontaneità e tranquillità. Ho solo 18 anni, essermi sposata è stata un'esperienza davvero intensa, il coronamento di un sogno. Anche mia madre si è sposata con mio padre a 18 anni, ho portato avanti la tradizione di famiglia! In realtà, il trovarci in studio con Marky Ramone è stato abbastanza naturale: mio marito era il suo personal "buddy" (chi e' italoamericano sa che vuol dire), avevamo appena iniziato a provare insieme e Marky ci è venuto a trovare agli Studios di Brooklyn. Dopo dieci minuti che aveva sentito le mie canzoni, ha cacciato letteralmente a pedate il vecchio batterista e si è messo dietro le pelli. Tre settimane dopo eravamo agli Studios della Converse per incidere il nostro mini-cd d'esordio. Non è stato il mio primo lavoro, ho iniziato a incidere per diverse major già a 13 anni, ma questo è stato il primo lavoro che sentivo veramente mio. Da lì, dopo neanche due settimane, io e Marzio ci siamo sposati al municipio di Brooklyn, e sono diventata la signora Dal Monte. L'esperienza più intensa della mia vita. Un matrimonio davvero rock, il cui eco ha varcato l'oceano, ma in quel momento eravamo soli io, Marzio e Marky, il nucleo originario del progetto Avenue X. Da lì è stato tutto molto frenetico: siamo tornati in Italia per il primo tour che, partito in sordina, si è poi prolungato per 5 mesi finendo al Summer Jamboree. Ho potuto cantare sia con la mia Band (primo gruppo non rockabilly a suonare in quel contesto) e ho concluso la kermesse cantando per la big Band, un'orchestra a 22 elementi, dividendo il palco con mostri sacri come Marvel Felts e le Comets di Bill Hailey davanti ad un pubblico di 40.000 persone. Subito dopo ci siamo spostati ai Massive Arts Studios di Milano per incidere il mio debut-album. Avevamo già fatto tipo un centinaio di ore di pre-produzione ai miei vecchi Studios di Hell's Kitchen, quindi siamo arrivati parecchio preparati. Ho voluto registrare il mio primo mini-cd in U.S.A. con un ospite americano, per portare in Italia un prodotto Made in N.Y.C. Allo stesso modo ho voluto registrare il mio debut-album qui in Italia, per portarlo in U.S.A. e mostrare la vitalità della scena musicale italiana, che non ha nulla da invidiare a quella americana. Ho chiamato ospiti italiani a lavorare con me, come il grande Steve Sylvester dei Death SS, che ha duettato con me in The Devil's Wall (presto sarà disponibile il video) e con LuckyLuciano dei Good Fellas, probabilmente il contrabbassista migliore del mondo. Dopo l'album siamo volati di nuovo a casa nostra, a Manhattan, per promuovere l'album e per una serie di show tra cui il DELANCEY, dove è venuto il mio padrino e padre morale David Peel (John e Yoko) ed abbiamo iniziato a parlare di un progetto insieme. In U.S.A. il cd ha iniziato a vendere molto bene, soprattutto tra le college radio, e dopo un breve tour siamo stati richiamati in Italia. Virgin Radio aveva iniziato a mandare in heavy rotation il singolo You Mean Everything To Me, e le richieste sono state notevoli: un ulteriore tour di 3 mesi per circa 30 date. Attualmente siamo in mezzo al tour, abbiamo suonato al Faro di Catania, Audiodrome di Torino, Bouleavarde di Misano, Swamp Club a Massa e tanti altri posti che non ricordo, ma in ognuno abbiamo dato il massimo, il successo è stato enorme.
Marzio: grazie anche al lavoro di chi supporta la Band, e dei nostri distributori italiani Goodfellas, siamo partiti da 5 date superando le 25. Abbiamo inserito anche alcuni show acustici di Dionna per i locali che non potevano permettersi il cachet della band intera, che sul palco allestisce un vero e proprio show, e dare al contempo la possibilità a tutti di sentire dal vivo mia moglie.
Dionna: non dimentichiamo che ho solo 18 anni, ma è tutta la vita che sono in tour o impegnata su set cinematografici. Mio padre, Victor Colicchio, è famoso attore e sceneggiatore: ha scritto “Summer of Sam” di Spike Lee, diversi episodi di Law And Order e recitato in almeno un centinaio di film: da “The Good Fellas” a “Inside Man” a MR. Crocodile Dundee”. Sono cresciuta in questo modo, a sei mesi già recitavo per pubblicità e film quali “Men Of Glie”, “Summer of Sam”,” The Sopranos”. Per me la vera differenza è stata venire in Italia, un paese così diverso da quello in cui sono cresciuta, ma che mi ha subito colpito, soprattutto per la vitalità della scena rock, cosa che a N.Y.C. non esiste ormai da tempo...
Marky, oltre a suonare sull’ep, è stato testimone del vostro matrimonio, che differenze ci sono fra l’uomo e il musicista?
Marzio: in sala prove ed in studio, Marky è una figura rodata e professionale: sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Una persona di grande esperienza. Da un punto di vista personale il discorso è un po' diverso: come tutti i vecchi punk di N.Y.C. e' parecchio fuori di testa e ci siamo trovati in parecchie situazioni on the border, come si dice. L'esperienza è stata così intensa che ci ho dovuto scrivere un libro, che probabilmente vedrà il parto in primavera, il cui editor è Stefano Negrini di For Men Magazine, il mio mentore da un punto di vista giornalistico.
Dionna: una persona squisita quando eravamo da soli. Mi presentava a tutti come sua figlia. Era davvero entusiasta del progetto. Ma aveva un po' di problemi con sedativi e alcool, non mi andava di essere catalogata come cantante della nuova band di Marky Ramone, quindi abbiamo deciso che l'esperienza con lui sarebbe durata solo per il mini-cd. Adoro fare collaborazioni: ho suonato due anni con Les Paul al Get Rhythm di Manhattan, composto brani con Brad Roberts dei Crash Test Dummies e amo suonare la mia musica con altri musicisti, come nel caso di Steve Sylvester o LuckyLuciano.
Marzio: quando ci ha fatto da testimone al matrimonio è stata una delle scene più rock n roll della mia vita. Vederlo imbarazzato e un po' imbambolato con il suo completo Vivienne Westwood all'altare è stato tenero e intenso allo stesso tempo: ci siamo sposati nello stesso municipio dove si era sposato lui e il tempo trascorso con noi è stato un po' un ritorno alla sua gioventù. Poi ho preferito seguire mia moglie nella sua carriera abbandonando il mio lavoro con Marky. E’ un bravo batterista, ma è circondato da personaggi incompetenti e approfittatori. Non c'e una persona decente nel suo entourage, forse per questo a 62 anni (non 55 come dichiara) è ancora costretto a fare tour per rimediare i soldi per vivere o accettare spot pubblicitari e situazioni che ben poco hanno a che fare con il punk rock di cui continua a farsi portavoce, ovvero la salsa di pomodoro Marky Ramone, il gelato al gusto Marky Ramone o la sua recente apparizione come eroe dei fumetti... Queste cose mi lasciano un po' perplesso per dirla tutta.
Parliamo della genesi del nuovo disco, com'è nato?
Dionna: semplicemente, come tutti i miei brani. Non c'e una vera e propria genesi. I brani mi arrivano quando meno me l'aspetto, come se fossero da qualche parte pronti ad essere colti al momento giusto. Siamo andati a incidere senza neanche sapere quale era la scaletta definitiva che avrei deciso. Ho composto abbastanza materiale per almeno cinque album, ma volevo un cd che potesse mostrare la mia capacità di spaziare a 360 gradi nella composizione (compongo io tutti i pezzi, lyrics, gli assoli, le parti di chitarra, basso, batteria, piano). Volevamo slegarci dall'immagine punk rock che ci era stata affibbiata per aver inciso con un Ramone: mi sono rasata i capelli, Marzio se li è fatti allungare. Abbiamo lavorato sull'immagine, i brani spaziano dal grunge al punk rock newyorchese, dal blues al brit pop al rockabilly: un album a tutto tondo, che ha lasciato scontenta ben poca gente. Le recensioni sono tutte state ottime, il cd sta avendo non solo ottime vendite ma il singolo You Mean Everything To Me, forse la mia canzone più pop, è suonato in continuazione su Virgin Radio, anche su tutti i voli Alitalia. Anche Tonight ha avuto un enorme successo, presto ci saranno novità interessanti a riguardo. Al contempo il brano Come Home, dedicato ai nostri soldati in missione, ha avuto successo tra i reduci e veterani di guerra, anche perché il 20% delle royalties abbiamo deciso di donarlo alla Wounded Warrior. Foundation, un'associazione che si occupa dei mutilati e invalidi di guerra. 4:20 sta avendo un gran successo nella scena rockabilly in cui, grazie anche al successo del Jamboree e alla collaborazione con Lucky Luciano, siamo benevolmente accolti, si parla di una mia partecipazione al festival Viva Las Vegas a maggio. Anche The Devil’s Wall con Steve Sylvester ha stranamente raccolto un gran consenso negli stati uniti, in particolare nelle college radio. Sono felice di aver potuto dare il mio piccolo contributo per far conoscere questo grande artista precursore dei tempi al pubblico americano. Il cd, pur avendo avuto una lunga pre produzione a Manhattan, è stato registrato grazie alla pazienza di Jack Garufi e Ivo Grasso in una settimana, con un risultato ottimo: un vero e proprio lavoro rock'n'roll old style!
(continua nella 2a Parte)
Articolo del
29/01/2013 -
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