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Mark Tremonti e la sua band, composta per la maggior parte dagli stessi membri che già lo accompagnano con i Creed e gli Alter Bridge, tornano a Milano dopo qualche mese per tastare il polso al loro bellissimo album “All I Was”, e verificare che l’entusiasmo del pubblico sia ancora alle stelle come al momento della pubblicazione. In questo suo progetto personale, Mark è anche vocalist e autore principale dei brani, oltre che chitarrista. Il batterista Garrett Whitlock, simpatico e disponibilissimo, ha risposto ad alcune nostre domande su vita in tour, progetti paralleli e passione per l’heavy metal.
(Arianna)Ciao Garrett, grazie per averci incontrato! Che effetto vi fa essere di nuovo in Italia?
(Garrett Whitlock) Stiamo alla grande, davvero! E’ bellissimo suonare qui e siamo infinitamente grati di averne l’opportunità, perché, sembrerà scontato dirlo ma è la verità, il pubblico qui in Europa, rispetto a quello americano è sempre più energico, più numeroso, c’è più interesse … Non lo so, ma ti assicuro che è vero, da là sopra la differenza tra uno show americano e uno europeo si sente! Abbiamo appena suonato per quattro date in Germania prima di arrivare qui a Milano e ci siamo divertiti moltissimo!
Nel vostro ultimo passaggio da Milano, l’anno scorso, il concerto era andato sold out. Il pubblico come sta recependo, secondo te, la vostra musica e il vostro album?
Credo che l’album stia crescendo a piccoli passi, come un bambino, ad ogni tappa in cui lo portiamo in giro! Sostanzialmente si tratta di salire sul palco, e studiare le reazioni del pubblico, che possono essere positive o negative. Ma quando vedi che la gente accoglie bene le stesse canzoni che tu ami suonare e presentargli … beh, è una sensazione incredibile. Ricordo quando anche io ero solo un ragazzino che amava andare ai concerti, e se riesco a trasmettere anche solo un briciolo di quella gioia, di quell’energia che mi ricordo che provavo, significa moltissimo per me.
Chi è l’autore principale delle canzoni di “All I Was”?
Sicuramente Mark (Tremonti, ndr) è l’architetto principale per quanto riguarda i riff e il songwriting. In fase di scrittura, era lui che impostava il lavoro, e noi di tanto in tanto ci inserivamo per dare un contributo qua e là,fare qualche aggiustamento, ma sicuramente il merito principale spetta a lui.
E per quanto riguarda i testi?
Anche quelli sono per lo più opera di Mark. Proviene tutto dal suo mondo, dalle sue esperienze di vita. Certo, noi lo abbiamo aiutato a tirare le fila del tutto. Stiamo incominciando anche a mettere insieme qualche idea per un nuovo album e i testi che abbiamo abbozzato finora sono altrettanto impegnativi di quelli di “All I Was”, anche se si sente di più la leggerezza e la soddisfazione di stare in una band in cui suoni la musica che ti piace, con dei ragazzi con cui ti trovi benissimo. E’ qualcosa che mi stimola, che mi spinge a diventare un musicista sempre migliore.
In realtà questa domanda sarebbe stata destinata a Mark, ma … Pensi che il fatto che lui nasca artisticamente come chitarrista abbia influenzato il suo approccio alle canzoni nel momento in cui ha deciso di diventare anche autore principale e vocalist?
Mah, sai, credo che Mark si possa definire un artista a 360 gradi, completo sotto tutti i punti di vista. Qualunque cosa decida di fare, l’affronta di petto, e alla fine gli riesce bene. E’ bello vedere il modo in cui si rapporta al pubblico. Io personalmente non so se ci riuscirei, posso solo immaginare che razza di concentrazione debba mantenere per fare entrambe le cose, suonare e cantare, e in più mantenere il controllo sulla folla. Ma sin dalla nostra prima uscita come band ci siamo resi conto che aveva questa capacità, aveva questo approccio completo allo show, quindi buon per noi!
Ricordo che quando uscì “All I Was” in molti ci aspettavamo sicuramente un disco hard rock, ma forse più nello stile degli Alter Bridge, invece è molto più heavy. E’ una scelta precisa, un risultato delle vostre diverse influenze musicali?
Esatto, siamo tutti fan della musica heavy, tutti amiamo band come Pantera, Slayer, Metallica e simili, e questa influenza inevitabilmente si è riflessa nell’album. Ma, nonostante abbiamo cercato di lasciar trasparire questa nostra propensione, abbiamo posto molta attenzione alla melodia. A me personalmente piace anche lo ‘screaming’, ma se devo fare qualcosa di mio preferisco che abbia una coerenza melodica. Abbiamo cercato di fare un album il più heavy possibile, senza perdere le linee melodiche, e probabilmente con il nuovo album ci spingeremo sempre più in questa direzione. Si tratta di cercare un equilibrio, capisci, come un pendolo, e penso che in questo caso ci siamo riusciti.
Hai detto bene, anch’io trovo che abbiate raggiunto un buon equilibrio. Sai, molti ragazzi giovani sono ossessionati dalla velocità e dalla tecnica e finiscono per sottovalutare quello che può essere un buon brano heavy, anche se non così esasperatamente complesso.
Certo, a me piacciono i brani ben strutturati e a più livelli, comprese le parti più accelerate e quelle puramente tecniche come lo ‘shredding’ e via dicendo … Ma, ripeto, l’importante è mantenere un’unità ritmica e musicale.
Quanto è importante in questo il ruolo del batterista?
Ovviamente è molto significativo, perché tocca a me dettare i tempi e dare quindi un carattere più o meno heavy al brano. Come dicevo, è vero che Mark ha imbastito la maggior parte dei pezzi su cui poi abbiamo iniziato a lavorare, ma una volta che ci siamo riuniti per provarli mi ha lasciato spazio per improvvisare, ha semplicemente detto: “OK, questo è il pezzo, fai quello che ti senti di fare.” Mi ha dato carta bianca, insomma, mi sono sentito come un pittore davanti a una tela bianca su cui è libero di dipingere quello che gli pare! E’ bello avere questa possibilità di spaziare, mi sono sentito molto onorato.
L’impressione che si ha osservandovi è che ci sia comunque una buona chimica tra i membri del gruppo Decisamente sì! Conosco Eric (Friedman, il chitarrista della band, ndr) da una vita, da circa 17 anni. Ascoltavamo la stessa musica, ci piacevano le stesse cose, tra cui molte dei Creed e degli Alter Bridge, e suonavamo insieme in una band chiamata Submersed, di cui Mark decise di produrre sei brani. E’ stato così che l’abbiamo incontrato. Con gli altri membri della band ci conosciamo ormai dal 2003, e anche quando non siamo su un palco siamo grandi amici, dei normalissimi ragazzi a cui piace uscire insieme, divertirsi, fare gli scemi … Non capita mai di rimanere isolati in tour!
Parliamo un po’ di strumentazione. Che batteria usi?
Principalmente la batteria DW, anche se mi trovo molto bene anche con la HHX. Trovo che mi consentano di avere un approccio più globale al suono, e di sfruttare veramente tutte le sfumature dello strumento … E, a livello di potenza, io voglio che la batteria si senta sul pezzo, anche più della chitarra se necessario! (ride, ndr). E, di recente, ho iniziato a usare le bacchette Vic Firth, che vanno molto bene con questi tipi di batteria. Non sono uno di quelli a cui piace cambiare continuamente strumentazione, che si fanno prendere la mano da ogni novità che provano, quello che cerco in una batteria è l’affidabilità.
Quali sono i brani che preferisci eseguire dal vivo, o quelli a cui ti senti emotivamente più legato?
Per quanto riguarda l’esecuzione dal vivo, l’adrenalina e le sfide che pongono dal punto di vista tecnico, Brains, So You’re Afraid, All I Was, e in generale tutti i brani in uptempo presenti nell’album. Se parliamo invece di connessione a livello interiore, il brano a cui mi sento più legato è The Things I’ve Seen. E’ un pezzo che mi suscita delle emozioni particolari. Mi ricorda mia madre, che è morta un paio d’anni fa. Quella canzone descrive perfettamente le mie emozioni e i miei sentimenti. Ma diciamo che, in generale, sono tutti pezzi fantastici da suonare. Non c’è un anello debole nella catena, tutti hanno quel particolare, quel passaggio che ti gasa, ti dà soddisfazione ad eseguirlo e ti carica alla grande.
Sembrerebbe proprio che “All I Was” sia uscito al momento perfetto, in cui anche il pubblico sta riscoprendo band che hanno un sound simile al vostro. Ma cos’è che rende unica la musica del Tremonti Project, secondo te?
Credo che la risposta sia: Mark. E’ lui il fattore che rende unico il tutto. Oltre ad essere un musicista eccezionale, scrive instancabilmente, e non solo brani per il Tremonti Project, anche cose per i Creed e gli Alter Bridge, e la cosa straordinaria è che riesce a fare in modo che tutto questo materiale sia diverso, che ognuna delle sue band mantenga la sua personalità. Nel momento in cui abbiamo deciso di dare vita a questo progetto, eravamo in pausa sia con i Creed che con gli Alter Bridge, perché Myles (Kennedy, vocalist degli Alter Bridge, ndr) era in tour con Slash. Capitava di trovarci alla fine di una giornata di lavoro, magari alle otto, nove di sera, con Mark ed Eric, iniziavamo ad improvvisare, e andavamo avanti fino alle due o alle tre di notte, e si era creata una tale alchimia tra di noi che a un certo punto ci è venuto spontaneo dire: ehi, forse dovremmo prenderci sul serio e mettere su una band tutta nostra, provare a salire su un palco insieme, vedere che succede. Certo, essendo già impegnati in altri progetti, in una giornata buona, quando mettevamo insieme le idee al termine della nottata, magari riuscivamo a tirare fuori non più di un paio di brani, ma è stato folle e insieme meraviglioso il modo in cui è successo il tutto, in maniera così spontanea.
Ultima e inevitabile domanda: programmi futuri?
Insieme ai ragazzi stiamo lavorando al nuovo album degli Alter Bridge, senza sosta, anche nelle pause del tour. Dobbiamo fare i conti con le difficoltà organizzative che sorgono quando si hanno così tanti progetti tutti insieme e si vuole fare bene tutto … Ma a me personalmente va bene così, mi sento come un bambino in un negozio di caramelle e sono ansioso di iniziare una nuova avventura, che sia un album, un tour o altro!
Grazie mille Garrett per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per tutto!
Ma ci mancherebbe, grazie a voi! Un saluto a tutti i fans italiani!!
Articolo del
14/02/2013 -
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