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Esce finalmente anche in Italia Woolgathering, il libro che Patti Smith pubblicò negli U.S.A. nel 1992 con l’intenzione di trasformare in un testo letterario, a carattere onirico e molto suggestivo, i suoi ricordi di infanzia. Fino all’anno scorso il libro era disponibile soltanto in versione originale, in inglese, ma poi la Bompiani ha pensato bene di acquistarne i diritti e ha affidato la traduzione del testo ad Andrea Silvestri. Il libro viene pubblicato all’interno della collana PasSaggi con il titolo di I tessitori di sogni, un volumetto ben confezionato ed elegante, fedele in tutto all’edizione originale. Patti Smith – in procinto di cominciare da Napoli il suo nuovo tour italiano - si è prestata volentieri alla presentazione dell’opera presso la Libreria Feltrinelli di Via Appia Nuova a Roma.
“L’idea del libro mi è venuta nel 1991, quando abitavo nei sobborghi di Detroit insieme a mio marito Fred “Sonic” Smith e ai nostri due figli. Amavo la mia famiglia, la nostra casa però sentivo crescere dentro di me un forte, inesprimibile, senso di malinconia. Rimanevo seduta per ore sotto il salice del nostro giardino, mi sentivo come persa nei miei pensieri. E’ stato allora che ho cominciato a scrivere “I tessitori di sogni”. Giorno dopo giorno riempivo fogli di carta millimetrata fin quando, il 30 dicembre del 1991, proprio il giorno del mio quarantacinquesimo compleanno, ho deciso che il mio lavoro poteva considerarsi terminato”.
Sono passati venti anni dalla prima pubblicazione de “I tessitori di sogni”. Come consideri adesso questo libro?
Alcuni dicono che assomigli molto ad una fiaba, altri ne sottolineano invece la dimensione surreale. Io invece dico che ho semplicemente cercato di dare voce a quello che sentivo dentro di me. Ho raccontato i miei ricordi di infanzia, dal dolore per la morte del mio cane a quando ero a letto malata, oppure quando ho ascoltato Puccini per la prima volta. Non ho faticato molto a mettere insieme le cose, perché in realtà questi ricordi non sono poi così lontani, non si sono sbiaditi con il passare del tempo. Sono ancora qui con me. In un certo senso, io sono ancora quella bambina che compare attraverso le pagine del testo, quindi non è stato necessario riportare alla memoria un qualcosa che era andato perduto. Quelle sensazioni vivono dentro di me e mi accompagnano ogni giorno.
Hai rivisitato la tua infanzia in una chiave molto poetica, che a tratti diventa anche visionaria...
Il periodo dell’infanzia è importante per tutti e ognuno di noi in quella fase sviluppa qualità visionarie. I bambini sono la cosa più vicina a Dio, per il semplice fatto che vengono al mondo con il dono della purezza. Nel testo ci sono sogni ad occhi aperti, è vero, ma quanti di noi non li hanno mai fatti? Ecco, I tessitori di sogni è una combinazione di ricordi, di sogni e di fatica, quella letteraria, che mi è servita per mettere insieme tutto. Ma il processo creativo è una qualità che è dentro ciascuno di noi, anche se poi ognuno con il passare del tempo la sviluppa diversamente.
Cosa puoi dire riguardo alle foto che sono state inserite nel libro?
Le ho scelte personalmente. Alcuni sono scatti fatti con una Polaroid, in generale sono foto della mia infanzia, foto di famiglia, che si combinavano bene con il testo scritto. C’è anche una foto un po’ scabrosa, come quella che mi ritrae con mio fratello più piccolo nella vasca da bagno... Mia sorella Linda ha scattato la foto che compare sulla quarta di copertina del libro. Ci sono personaggi reali come mio fratello, a cui ero molto legata e che è morto giovane, e creature fantastiche che però mi hanno accompagnato lungo tutta il percorso. C’è tanto affetto per persone come mia nonna, con cui avevo una bel rapporto o come i miei genitori, che ho imparato ad amare e a rispettare moltissimo. Ma c’è anche la dimensione del sogno, del mistero, quello della crescita, per esempio...
C’è anche un po’ di nostalgia?
No, nostalgia non è la parola giusta per descrivere sensazioni del genere. E’ una parola troppo leggera, una parola a cui si ricorre solo quando serve, poi la metti da una parte. No, io racconto emozioni talmente forti che non possono essere accantonate neanche per un momento. Infatti vivono ancora oggi in me, tutti i giorni, non sono intaccate dallo scorrere del tempo.
Quello dell’infanzia è stato anche il periodo in cui tua madre ti ha insegnato a pregare.
Sì, ma io non sono mai stata attratta dalle preghiere recitate a memoria o lette da un breviario. Non ho conoscenze teologiche particolari, ho solo pensato che ci doveva essere qualcos’altro, oltre al mondo che avevo di fronte ai miei occhi di bambina. Da quel momento in poi ho cercato un rapporto personale con Dio. Mi è stato dato il permesso di parlare con Lui, il Creatore di tutte le cose e ne ho approfittato. Certe volte mi è stato a sentire, in altre occasioni invece era un po’ troppo indaffarato e ha dovuto pensare anche ad altro. La mia religiosità è molto semplice, naturale, vicina a quella di San Francesco: Dio è in ogni cosa, in ogni persona, quindi amare gli esseri umani, amare la Natura, vuol dire rendere omaggio a Lui.
Che cosa resta del Rock and Roll adesso?
Non sta a me dirlo. Non sono un critico musicale e neppure un sociologo. Il mio compito è farlo il Rock and Roll, tenerlo vivo. Il Rock and Roll è una rivoluzione, è una forma espressiva insostituibile, ma ogni volta deve essere ricostruita su nuove basi, deve arricchirsi di nuovi contenuti.
Cosa ti riproponi per questo nuovo tour italiano?
Eseguire dal vivo dei brani come Ask The Angels o Privilege che non suono più da molto tempo, oltre alle canzoni di Banga naturalmente. Ci sarà una sorpresa: una cover di Summertime Blues di Eddie Cochran. La band ci sta lavorando. Sarà una bella sorpresa anche per me.
E cosa chiedi invece a te stessa?
Di essere felice e in buona salute come sono adesso, di continuare ad imparare ancora qualcosa, di rimanere mentalmente aperta e di fare bene il mio lavoro. Adesso vado a visitare la libreria. Non c’è niente al mondo che valga più di un buon libro.
(La foto di Patti Smith al reading è di Eliana Cupiccia)
Articolo del
12/06/2013 -
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