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Estese pianure sulle quali troneggia il profilo imponente delle Steens Mountains, a nord il bacino di Harney, a sudest il deserto di Alvord. È un viaggio nella contea di Harney, Oregon, ad ispirare “Harney County”, il nuovo album solista del leader dei The Walkabouts, Chris Eckman. Il songwriter di Seattle ci va per la prima volta un ventennio fa spinto dal desiderio di vedere coi propri occhi quei luoghi così desertici, selvaggi ed affascinanti di cui ha letto in “Owning It All”, libro firmato dallo scrittore americano William Kittredge. Da allora ci torna più e più volte, catturato ed ammaliato dalla bellezza e dalla potenza della natura, che in quei luoghi seppur toccati dall'uomo resta regina incontrastata. “Harney County” è un album folk dal suono scarno e minimale che nasce in uno studio di registrazione a Praga. In mezzo ad una stanza che può contenere un'orchestra di ottanta elementi solo Chris e la sua chitarra acustica in compagnia dell'amico Žiga Golob al contrabbasso, faccia a faccia, intorno a loro echi e riverberi. Di tanto in tanto una batteria e un'armonica fanno capolino tra gli otto brani del lavoro a ricreare atmosfere malinconiche ma anche cariche di pathos ed emotività ispirate dai paesaggi della sua Harney County, mentre la voce graffiata e profonda del cantautore racconta le storie dei personaggi fittizi che si aggirano per la contea...
Cosa ti ha colpito così tanto di Harney County da scriverci su un intero album?
Mi attraevano i contrasti estremi: montagne alte e deserti piani. L'uomo contro la natura. Il selvaggio contro le grandi fattorie industriali. Isolamento e comunità. Bellezza e crudeltà. Riesci a vedere le cose in modo chiaro in un paesaggio così desolato, le cose risaltano di più. Tutto quello che osservavo iniziava a ronzarmi in testa ed assumeva l'aspetto di canzoni. Mi succedeva ogni volta che ci andavo, tornavo sempre a casa pieno di idee per nuovi pezzi.
Hai visitato per la prima volta Harney County più di 20 anni fa, perché questo album nasce solo ora? Aspettavi forse il “momento giusto”?
Mi ci è voluto un po' per capire che era il momento di dedicare un album intero ad Harney County. Ho usato canzoni ispirate da quei luoghi per altri dischi, poi ho capito di poter fare un intero disco basato su storie che avevano luogo lì. Una volta scritte le canzoni mi ci sono voluti più di due anni per capire come suonarle. Sapevo di volere qualcosa di semplice, ma semplice è la scelta più difficile di tutte, richiede molta disciplina. Alla fine sono arrivato alla conclusione che ci volesse qualcosa di più della mia sola voce e chitarra. È qui che entra in gioco Žiga al contrabbasso, lui ha trasformato le canzoni da monologhi a dialoghi, piccole conversazioni musicali.
Possiamo considerarlo come un concept album?
Di solito prendo le distanze da questa definizione perché fa scattare delle terribili associazioni con certi album degli anni '70 di pomposo rock progressivo. Ma se ti riferisci al fatto che ci sia un tema comune all'interno del lavoro allora direi di sì. Il tema è proprio la Contea di Harney.
C'è qualche collegamento con l'ultimo disco dei The Walkabouts “Travels In The Dustland”?
Non proprio, le canzoni di “Travels In The Dustland” non parlano di un posto in particolare, è un album che esplora luoghi mitici ed astratti. Il deserto di Dustland potrebbe essere un qualsiasi deserto o nessuno, è solo una metafora, mentre quelli di cui parlo in Harney County sono reali, hanno dei nomi.
Le canzoni le hai scritte mentre ti trovavi lì o in un secondo momento?
Mentre ero lì non ho mai scritto niente. Registravo le mie impressioni e considerazioni, tutto qui. Ero troppo impegnato ad osservare il cielo per mettermi a scrivere in modo serio.
Nei testi parli di storie e personaggi immaginari. Come nascono e chi sono?
Sono inventati e onestamente non ho idea da dove vengano. Appaiono quando c'è bisogno di loro. Quando mi siedo con la mia chitarra, un foglio e una penna loro arrivano. Il modo più chiaro in cui riesco a spiegartelo è che immagino prima il paesaggio e subito dopo le loro figure si innalzano su di esso.
Adesso sei alla ricerca di un altro luogo di cui cantare per il tuo prossimo disco?
Sì lo sto cercando, probabilmente stavolta sarà da qualche parte più vicino casa. Ci sono tante cose interessanti che succedono proprio davanti ai nostri occhi, è solo che non sempre ci prendiamo del tempo per accorgercene.
E invece del futuro dei Walkabouts cosa puoi dirci? Possiamo aspettarci della nuovo musica prossimamente?
In questo momento le cose vanno avanti lentamente. Ci siamo incontrati tutti lo scorso novembre a Seattle, abbiamo passato una bella serata ma non ne è venuto fuori niente di specifico.
Articolo del
29/01/2014 -
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