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Lei, lui, l’altro. Lei è diventata famosa come “la chitarrista di Michael Jackson”; lui, per aver suonato con Frank Zappa, Steve Vai e Andy Summers, l’altro, per aver suonato con Joe Satriani, Frank Gambale e Carl Verheyen. Chi sono? Jennifer Batten, Chad Wackerman e Stu Hamm, ovvero il trio delle meraviglie, un nuovo supergruppo che mercoledì 11 marzo inaugurerà a Roma (Planet Club) il suo tour europeo. Per l'occasione, abbiamo scambiato due chiacchiere al volo con Jennifer Batten, ideatrice del progetto. E’ stata lei a chiamare Wackerman alla batteria e Hamm al basso per formare questa superband che promette di incendiare il palcoscenico. La Batten è un’autentica “eroina” della sei-corde, e può vantarsi di aver affiancato Michael Jackson sul palco per ben tre tour (Bad ‘87-89, Dangerous ‘92-93, History ‘96-97), senza dimenticare le sue collaborazioni in studio e dal vivo con il suo mentore e artista preferito - come da lei dichiarato – Jeff Beck, i suoi corsi di chitarra per il progetto on-line Truefire, e i suoi tre dischi solisti, l’ultimo dei quali pubblicato nel 2007.
Allora, Jennifer, com’è nata l’idea di questo progetto?
Ho sempre sognato di suonare con una band “killer”. Ho fatto molti concerti in giro per l'Europa in questi ultimi due anni, ma per tornare nei club avevo bisogno di qualcosa di diverso. Voglio che la gente si aspetti sempre cose nuove, fresche, ogni volta che torno sul palco.
Perchè Wackerman e Hamm?
Ho suonato con Stu ad un festival in Romania, e ho molto apprezzato sia la persona che il musicista. Chad, invece, l'ho conosciuto solo come musicista vedendolo suonare ad un concerto. E anche nel suo caso, ho molto apprezzato.
Quali pezzi suonerete?
Faremo pezzi di tutti e tre i nostri repertori, in modo da rendere il tutto più vario. E in aggiunta, suoneremo alcune cover di altri artisti a sorpresa.
Hai qualche progetto solista all'orizzonte?
Al momento, no. Oggi la musica è molto più facile da “rubare”, per cui preferisco concentrarmi sui concerti, che almeno non possono essere rubati. Attualmente sto lavorando anche ad un nuovo seminario sull’autoconsapevolezza dei propri mezzi che porterò in giro quest'estate.
Che ricordi hai del tempo speso in tour al fianco di Michael Jackson?
E’ stato come una vacanza pagata, un periodo davvero bello. Noi membri di quella band siamo ancora tutti amici. E' stato l’ambiente ideale da cui osservare il mondo, oltre che un’ottima palestra. Sono stata fortunata a crescere come musicista al fianco di gente del calibro di Greg Phillingaines e Ricky Lawson.
Quale momento consideri il più alto della tua carriera?
Nell’ordine: essere stata scelta da Michael Jackson per suonare con lui; il primo concerto che abbiamo fatto in uno stadio, a Tokio; il Superbowl half-time show del 1993; ed aver coronato il mio sogno di suonare con Jeff Beck, sia in studio che dal vivo.
Qual è, oggi, il tuo artista o gruppo preferito tra le nuove leve?
Ascolto un po’ di tutto, i miei gusti sono vari. Ma per venire alla tua domanda, direi i seguenti, anche se non si tratta di nuove leve, visto che sono in giro da un po’: Preston Reed per la chitarra acustica, Brad Paisley per il country, Crystal Method per l’elettronica, Bruce Kaphan per l'ambient, e Imogen Heap per il cantautorato al femminile.
Articolo del
05/03/2015 -
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