|
Salvatore De Padova, in arte Salvo Mizzle, è un musicista e compositore di San Giovanni Rotondo (FG), il paese di Padre Pio. E ”Via Zara”, il suo disco d’esordio, anche se non un miracolo è stato uno dei dischi più interessanti del panorama emergenti dell’anno scorso. Anche perché lui le stigmate del grande cantautore ce le ha tutte, e adesso che sta lavorando al nuovo album ci si aspetta come minimo una replica delle sue doti prodigiose.
Partirei dai tuoi impegni attuali. A che punto sei con il nuovo disco?
Ci sono tante idee e ci stiamo lavorando. Cosa succederà però non lo so ancora neanche io, so solo che il mese di agosto l’ho dedicato interamente ad arrangiare i nuovi brani.
Saranno ancora solo voce e chitarra o pensi di ampliare la formazione?
Non lo so. Sicuramente il nuovo lavoro sarà diverso da “Via Zara”.
E concerti ne stai facendo?
A giugno e luglio ho fatto qualche serata tra Chieti, Foggia e Altamura; di agosto ti ho detto; mentre se a partire da settembre viene fuori qualche altra cosa, ben venga.
Hai detto che stai lavorando ai nuovi brani. Come componi di solito, parti dalla musica o dai testi?
Per la maggiore prima musica poi testi. Anche se ultimamente mentre sono in giro, mi vengono delle parole in testa su una stupida melodia e devo sperare che al mio rientro a casa siano ancora lì come poco prima, sennò addio.
A quali band o artisti ti ispiri maggiormente?
Non posso dire di ispirarmi a qualcuno in particolare. Ascolto tanta musica diversa. Logico, alcune idee e sonorità mi rapiscono più di altre e inevitabilmente poi queste ultime si percepiscono maggiormente nei brani che scrivo.
Facciamo un passo indietro. Com'è nato “Via Zara” e in quanto tempo l'hai scritto?
“Via Zara” era il lavoro da solista che avevo sempre voluto realizzare ma che per vari motivi, tra cui sfiducia e pigrizia, non avevo mai portato a compimento. Questa volta invece gli avvenimenti che hanno ispirato i testi e le musiche dell’album non mi avrebbero lasciato in pace, quindi ho dovuto costruirgli una casa, una casa in via Zara per l’appunto. Abbiamo preso le idee migliori di un annetto di prove e le abbiamo incise.
Uno dei brani più originali era ‘Piove La Neve’, specie per l’uso che hai fatto del theremin.
Beh sì il theremin volevamo usarlo in un pezzo. Piove La Neve non doveva neanche essere nel cd, poi io e Matteo (Marcucci, che ha collaborato al disco, ndr) abbiamo pensato di registrarla con la tastiera suonata dall’amico Enzo Esposito - che si è anche occupato delle registrazioni e del mixaggio dell’album - e l’idea ci è piaciuta. Nel finale di pezzo il theremin ci sarebbe stato bene, Enzo ne aveva uno… e theremin fu.
Una delle cose più singolari dell'album era il monologo finale di *. Com'è nata l'idea?
C’era questo arpeggio semplicissimo e ci piaceva l’idea di registrarci su un parlato effettato e sporco, ma non avevamo ancora il testo. Una sera dopo le registrazioni Enzo mi disse: ”facciamo una prova, io mi chiudo nel bagno con il microfono e il cellulare in vivavoce, tu mi chiami e dici quello che ti passa per la testa, …così giusto per vedere che succede”. Buona la prima, tenemmo quella, ci piaceva troppo come era venuta.
’Sesso Matto A Malibù’ era un pezzo molto “estivo”, da aperitivo in spiaggia al tramonto. Eppure il videoclip era abbastanza “claustrofobico”. Come mai ?
Avevamo pensato con il regista Gaetano Accettuli di togliere saturazione ai colori, in modo da dare al tutto un atmosfera rarefatta e cupa che rispecchiasse il testo della canzone. Lo so, quel pezzo inganna, la melodia spiazza e dà al brano un senso più tenue di quello che in realtà esprime.
Quanto conta, per te che sei pugliese, la componente geografica e “local” nella tua musica? O credi che oggi, con internet e tutto il resto, non abbia più senso parlarne?
Sicuramente internet, social network, ecc. rendono tutto molto più veloce e più semplice. Penso però che quello della musica, come tanti altri, sia un mondo fatto di incontri, amicizie e collaborazioni, tutte cose che ovviamente in posti in cui ci sono tante realtà fertili e gente che fa la tua stessa cosa, accadono con molta più facilità.
Articolo del
04/09/2015 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|