I The Moriarty's nascono a Mantova nel 2015 grazie all’incontro di Iulian Puscasu, Giacomo Rosa e Paolo Levoni inizialmente come Trio blues. Dopo pochi live la line up si completa con l’arrrivo di Maksimovich Svyatoslav al basso, con il cambio di percussionista, (entra Andrea Sordi) e l'introduzione del tastierista Giammarco Mancinelli. A Febbraio 2016 registrano la prima demo, Put My Earnings Away con due inediti incisi allo studio Strongvilla.
Dopo questo primo lavoro inizia una fase transitoria sia musicalmente, che dal punto di vista della formazione: Giacomo Rosa viene sostituito da Matteo Lodigiani alla chitarra. Il gruppo intanto lavora sempre di più alla ricerca di un sound da fare proprio, che si stacchi da etichette e da echi già sentiti troppo volte. La svolta avviene con il singolo ''Once Again'', uscito a Maggio 2017. In occasione della pubblicazione di Subway, l’ultimo singolo uscito il 26 giugno e primo estratto dall’EP #0000FF, abbiamo strappato al gruppo qualche risposta sui loro orizzonti futuri
Come vi siete conosciuti? Ci siamo conosciuti ai tempi delle superiori! Io (Iulian) e Slao frequentavamo entrambi il Liceo Artistico e conoscevo già bene anche Giammarco. Andrea è entrato dopo, mentre Matteo è entrato prima dell’incisione di Once Again e dopo la registrazione dei primi pezzi, quando Giacomo Rosa è uscito dal gruppo
Il vostro nome nasconde un significato particolare che potete svelarci? Bè quasi tutti ci chiedono se siamo fissati con Sherlock Holmes. No. Il nome si rifà a Dean Moriarty, personaggio di On the road, di Kerouac. Quando il gruppo è stato fondato per alcuni Kerouac era una figura molto importante, ci credevamo giovani vagabondi. Forse per qualcuno è ancora così
Raccontateci la vostra ultima esperienza in studio e qualche aneddoto Lo studio è sempre una fase entusiasmante per noi, ma anche complicata e piena di cavilli. Arriviamo sempre con in mano il pezzo suonato e sudato in sala prove e live, ma in studio diventa sempre un’altra cosa, si affina, a volte perdono qualcosa, a volte guadagnano qualcosa, per quanto ci riguarda. Tutti gli aneddoti riguardano il bassista: giuramenti di fare bene ‘’alla prima take’’ (si arriva anche a 25), lamentele perché ‘’non mi sento bene in cuffia’’ (con il segnale quasi in clip), e minacce di uscire dal gruppo per fondare i Moriarty’s Official nel caso il basso venisse mixato male
Quali sono state le vostre influenze principali? A livello di gusti musicali e influenze non c’è molta omogeneità fra di noi: c’è chi non è mai davvero uscito dall’influenza dei Pink Floyd o da quella del Blues, chi passa dalla musica classica agli Alt-j senza troppi problemi, chi viene da un’attitudine garage e grunge, chi ascolta da sempre indie. Quest’ultima parola per noi è abbastanza importante, ed è forse quello che ci unisce tutti, la volontà di creare qualcosa di indipendente dal resto, di nuovo, il più possibile personale. Altri nomi nel nostro sistema sono Thom Yorke, Kings of Leon, Mac DeMarco
Con chi vi piacerebbe collaborare? Con un artista che lavora in un genere lontano dal nostro, qualcuno della scena rap, o con un compositore di musica elettronica
Progetti futuri L’album e un Tour
Articolo del
18/07/2018 -
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