Gli Hooverphonic sono uno dei gruppi più famosi degli ultimi vent'anni, grazie a hit planetarie come “Mad about you” e “Anger Never Dies”. Cinque dei loro album hanno debuttato al #1 nelle chart ufficiali e decine di canzoni sono diventate la colonna sonora di film e serie TV. La celebre band belga, ad oggi 5 dischi di platino e 8 dischi d’oro , ha pubblicato il 18 novembre 2018 l’ultimo album “Looking For Stars”, il quale ha sancito il loro tanto atteso ritorno sulle scene e l'arrivo della nuova cantante, la diciottenne Luka Cruysberghs.
Con “Looking For Stars” la band ha anche intrapreso un nuovo percorso musicale , conservando la forza espressiva che li ha consacrati nel panorama internazionale e guardando al futuro, tra note sinuose, tonalità intense, territori inesplorati, brani trip-hop, canzoni funky psichedeliche e temi morriconiani.
Dal vivo traducono con straordinaria eleganza la complessità della loro musica in studio, tra atmosfere sognanti e pop energico, da “Mad about you” all'ultimissimo singolo “Looking for Stars” , uscito l'8 maggio 2019.
La band sarà in Italia per cinque date nel corso di luglio:
10lug | Desio (MB) - Villa Tittoni 11lug | Roma - Villa Ada 25lug | Cosenza - Castello Svevo 26lug | San Severo (FG) - Alibi Summer Festival 27lug | Assisi (Pg) - River Rock Festival
Abbiamo incontrato Alex Callier, fondatore ma anche tastierista, bassista e principale compositore e autore negli Hooverphonic, per una breve chiacchierata su alcuni temi come la musica, la nuova cantante Luka ed i concerti dal vivo.
La vostra carriera è sempre stata caratterizzata da un eclettica varietà di sfumature sonore, quindi vi chiedo, c'è qualcosa che nonostante le tante facce della vostra musica cercate sempre di inserire durante la scrittura di un nuovo disco degli Hooverphonic?
Credo che la nostra musica abbia bisogno di essere atmosferica, che debba essere influenzata da colonne sonore di film che non esistono. Devi essere in grado di vedere le immagini prender forma nella tua testa quando ascolti i nostri brani, con quel pizzico di malinconia che affiora tra le righe. La malinconia è un aspetto molto importante nella nostra musica, io sono un tipo solitamente allegro ma amo ancora molto la musica di questo tipo.
Fin da quando ero bambino ho sempre ascoltato canzoni che avevano in sè questa caratteristica, e per fare un esempio tra i nostri pezzi potrei citare Amalfi, è un brano ritmato ed allegro che ha però anche un piglio malinconico nascosto al suo interno, perciò direi che si, la malinconia è un aspetto molto importante che non deve mancare nel nostro lavoro.
Avendo avuto diverse splendide cantanti femminili, com'è stato per Luka ritrovarsi ad interpretare brani divenuti ormai colonna sonora di moltissime persone attraverso dischi e voci differenti? In che modo il suo stile ha contribuito e si è adattato nella realizzazione del recente e bellissimo Looking For Stars?
Quando abbiamo cominciato a pensare se Luka potesse essere la cantante degli Hooverphonic lei stava cantando Romantic, e l'interpretò in modo davvero sublime. Io avevo già registrato il brano con alcune ottime cantanti, tre ad essere precisi, ma anche se dotate non erano esattamente quello che stavo cercando, mentre Luka era perfetta. Era proprio quello che avevo in mente e così mi balenò un pensiero del tipo "Ok lei riesce davvero a interpretare lo spirito dei pezzi degli Hooverphonic". E' anche vero che quando suoniamo dal vivo non ci sono solo gli ultimi brani in gioco, ma anche i classici come Mad About You, perciò dovevamo in ogni caso vedere se anche su questo versante potesse funzionare.
Solo quando abbiamo visto, dopo diverse prove, che lei stava davvero reinterpretando le canzoni, reinventandole avendo allo stesso tempo rispetto per gli originali, ecco, quello è stato il momento in cui abbiamo esclamato "Può davvero essere la cantante perfetta per noi". Sul nuovo album Looking For Stars la sua voce ha un piglio riconoscibile e questa era la prima cosa di cui avevamo bisogno, ovvero una voce che avesse un suono davvero personale ed identificabile tra tanti altri. Luka ha poi contribuito nello scegliere le canzoni, e ne avevamo molte, anche perchè prima di registrare Looking For Stars c'erano già tre album pronti, uno di stampo Trip Hop, un'altro ispirato dalle colonne sonore di compositori come Ennio Morricone e John Barry, ed infine un disco dal suono spiccatamente Pop.
Quello che ha fatto è stato dunque prendere alcune tracce da ciascuno provando a combinare il tutto in una sorta di "Best Of" di questi tre album inediti. Perciò abbiamo brani come Romantic e On and On che provengono dal disco con richiami a John Barry, Concrete Skin e Paranoid Affair tratte dall'album Trip Hop, mentre Uptight, Looking For Stars e Horrible person vengono dall'album Pop. Alla fine è un disco veramente molto eclettico che rispecchia i tempi in cui viviamo, laddove molte persone amano ascoltare la musica attraverso delle playlist poichè sentono la necessità continua di variare atmosfera, non volendo ascoltare canzoni che appartengano ad un solo genere per migliaia di volte. Credo che l'essere eclettico sia qualcosa di positivo proprio per via di questa sua affinità al mondo che ci circonda.
Cosa ci si deve aspettare da un live degli Hooverphonic nel 2019?
Gli Hooverphonic dal vivo oggi sono la colonna sonora della nostra carriera ed un concerto diviene pertanto una serata in cui suonare tutti i nostri più grandi classici come Mad About You, Anger Never Dies, Badaboum, Amalfi, ma anche alcune nuove tracce come Romantic, Uptight e Looking For Stars, provenienti dalla nostra ultima uscita discografica.
Diciamo che un nostro live targato 2019 è una combinazione bilanciata di pezzi che pensiamo siano stati importanti nella nostra carriera e che amiamo suonare, ma allo stesso tempo è un momento per condividere canzoni che sono divenute degli evergreen anche per il pubblico, il quale le apprezza e vuole sentirle durante un concerto. Credo sia una forma di arroganza quando le band arrivano a non suonare più nei live i loro successi, anche perché non metto su un evento per me stesso ma per persone che spesso hanno pagato molto per un biglietto ed hanno pertanto il diritto di ascoltare quello che desiderano, ovvero queste canzoni che sono divenute parte della nostra storia.
Racconto sempre a me stesso che se andassi ad esempio ad un concerto dei Cure vorrei sicuramente sentire brani come A Forest, Friday I’m In Love, Boys Don’t Cry, tutti classici del loro repertorio, e se non fossero presenti in scaletta la delusione sarebbe grande. Noi non lo facciamo, non siamo arroganti, pertanto ciò che potete aspettarvi sono tutte quelle canzoni che nel tempo sono divenute le più rappresentative della musica degli Hooverphonic.
Articolo del
01/07/2019 -
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