|
Direi che dopo un titolo simile c’è davvero poco altro da aggiungere. Eppure la storia ha tanto altro ancora da dire. L’ultimo disco del cantautore romano Gianfranco Mauto, “Il tempo migliore” esce anche in una versione acustica di solo piano e voce. Ad arricchire la tracklist c’è un inedito nella musica, a firma proprio dell’artista romano, che porta però liriche non sue ma bensì di un grande come Piero Ciampi. Si intitola “Nero bianco e blu” questo brano che custodisce un testo scritto dal poeta e cantautore alla sua grande amica Miranda Martino che peraltro, in carne ed ossa, ritroviamo accanto a Mauto a duettare proprio su questo brano, proprio su questo disco. L’incontro del tempo in un suono moderno di antiche forme e tradizioni. L’incontro poi accade tra artisti di penne diverse che mai si conosceranno a portata di vino come vorrebbe quella stessa tradizione. Eppure tutto questo accade e lo fa con il fragoroso rumore dell’arte…
Una edizione speciale per questo disco “Il tempo migliore”. Oso dire che ha prevaricato l’originale per intenzione e contenuto. Tu che ne pensi? Ti dico che per me era diventato necessario ridare fiato alle canzoni come erano nate, semplici nella loro essenza. Dopo tanto tempo speso a sperimentare ed un lavoro fitto di sound design (che peraltro mi piace moltissimo e del cui risultati sono felice e, senza voler essere pesatosi, posso dire anche un po’ orgoglioso) è come se quale stesse melodie mi avessero richiamato all’importanza di essere fissate nel tempo in modo puro: e forse ne sono uscite più intense, perché fosse nella purezza c’è l’essenza
Dunque, col senno di poi, ascoltando queste versioni acustiche e “live” del disco, che sia la forma l’ultima cosa che importa dentro una canzone? Al riguardo non ho alcun dubbio: cosa farsene di una forma perfetta o studiata quando non c’è una emozione vera da raccontare e condividere con gli altri? D’altronde credo ci siamo emozionati sempre tutto cantando una canzone con una chiara scordata davanti ad un falò… Nel mio caso però le versioni “studio”, come accennavo prima, sono state il frutto di una ricerca sincera e gioiosa con il mondo dei suoni, un ponte tra la nostalgia anni ‘80 ed il futuro della musica elettronica che tanto mi appassiona.
Inevitabile chiedertelo: musicare una lirica inedita di Piero Ciampi a cosa ti ha portato, umanamente e artisticamente? A sentire la grande responsabilità di provare a rendere attuali parole scritte quasi 40 anni fa. Ho cercato di rimanere me stesso, provando a dare loro una dimensione moderna, perché sono concetti che toccano l’anima ancora oggi, per quanto eterei e onirici, ma di una poesia e umanità senza tempo.
E, perdona la curiosità assai da gossip: con la famiglia o con chi a lui era collegato hai avuto feedback? Pensi che l’abbiano ascoltata? Pensi che abbia ricevuto un plauso o una critica? Appena terminato il provino l’ho fatto arrivare agli eredi di Ciampi che mi hanno detto di averlo apprezzato, emozionandosi. Come si è emozionata la stessa Miranda Martino mentre lo ascoltavano insieme. È stato questo per me un gran privilegio ed una grande fortuna.
E di Miranda Martino? Che cosa ci racconti? Una grande donna, una artista strepitosa con un’anima nobile e profonda, a cui il mondo della musica deve tanto e tanto ancora dovrebbe riconoscere, più di quello che ha fatto finora. Miranda mi ha fatto un grande regalo affidandomi le parole di Ciampi, si è emozionata con me e per me, credo abbia anche in questo modo voluto omaggiare il suo amico scomparso e di questo non posso che essergliene eternamente grato.
Col senno di poi: “Il tempo migliore” ha ragione in veste prodotta o semplicemente piano e voce? In generale, la canzone, dove trova la sua verità? La canzone ha per me una sua verità quando è profondamente sincera, quando nasce con una urgenza irrefrenabile; qualunque veste poi abbia, avrà sempre dentro di sé quel nocciolo di ancestrale onestà: per me sarà, allora, sempre il suo tempo migliore
Articolo del
27/10/2021 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|