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Cari lettori di extra, visto il periodo natalizio oggi vi racconto di una canzone nata nella notte di Capodanno del 1977.
I protagonisti sono due giovani ragazzi di colore, eleganti e pronti a festeggiare la notte più importante dell’anno: si presentano sicuri e disinvolti alla porta del mitico Studio 54, sulla 54a strada di New York. Si chiamano Nile Rodgers, chitarrista, e Bernard Edwards, bassista, e, nonostante la loro giovane età (25 anni per entrambi), fanno già musica e hanno già fondato il loro gruppo, con il nome degli Chic. Oggi vi racconto della canzone “le Freak”. Gli anni ’70 per la musica mondiale sono stati un decennio importante sotto diversi punti di vista, ma soprattutto per le tante intuizioni geniali che il settore ha registrato. Bisogna aggiungere che l’America è stata pioniera, sia come produzioni musicali che come sperimentazioni, grazie alle numerose proposte artistiche nuove e sperimentali che il paese offriva.
Il centro di gravità che attirava tutti questi artisti era la città di New York che era divisa in due blocchi: da una parte c’erano gli artisti classici che cantavano l’amore e rivisitavano brani del passato, dall’altra, nei quartieri “malfamati”, nei “ghetti”, c’erano influenze e contaminazioni musicali come la black music, rap, e disco music. Ma la spinta propulsiva a questa valanga di musica la diede un locale situato nella 54^ strada di New York, da cui prese il nome di Studio 54.
Lo studio 54 per decenni ha fatto scrivere pagine e pagine di racconti, di aneddoti, di storie perché era il luogo d’incontro di una società multirazziale, artistica ed economica che quel luogo esprimeva e come diceva Oscar Wilde “Ogni luogo che si ama è il mondo per ciascuno di noi”. Tutti hanno avuto il loro mondo nello Studio 54. Ma torniamo agli Chic. Vengono da un anno di successi e sentono che le loro vite stanno per cambiare. Lo sentono perchè si stanno recando da una cantante e modella giamaicana, protagonista della scena dei club newyorkesi: Grace Jones. Li aveva chiamati perché scrivessero e producessero il suo prossimo album: l’emozione è forte. I due ragazzi ancora non credono che la Jones voglia proprio loro e che li voglia incontrare nella notte più importante dell’anno e proprio nel tempio della scena dance della Grande Mela.
Tutto sembra andare come il racconto di una favola dal bel finale. Peccato però che la cantante si sia dimenticata di fare inserire i loro nomi nella lista d’ingresso e al loro arrivo, fuori dallo studio 54, non c’è verso di convincere il muscoloso e poco cordiale tipo alla porta che quei due eccentrici e “spocchiosi” giovani che aveva davanti erano Nile Rodgers e Bernard Edwards, in arte gli Chic. Così, fuori dal locale, i due giovani cercano in tutti i modi di entrare e dalla favola a lieto fine si passa alla scena comica, come racconta lo stesso Nile Rodgers che per entrare cercano di inventare un improbabile accento austriaco spiegando al buttafuori che sono loro gli Chic. Ma niente, non c’è verso: se ne tornano delusi e arrabbiati, tutti agghindati a festa e la favola si è ormai trasformata in un film drammatico.
Tornano nell’appartamento di Nile, brindano con uno champagne economico e improvvisano una jam session basata su un riff di chitarra dello stesso Rodgers e le parole “Aww, fuck off! Fuck Studio 54!” (“Fottiti! Fottiti Studio 54!”) in risposta al comportamento del buttafuori del locale. In breve tempo la canzone prende forma anche se Edwards non è molto convinto del testo. Decidono di cambiare “Fuck Off” in “Freak Off”, ma ai due non sembra un gran titolo. Provano a suonarlo e appena alle prime battute arriva “Aaaahh Freak Out!”, trovano il titolo perfetto: “Le Freak”.
Il successo del nuovo singolo è immediato: schizza subito al primo posto delle classifiche americane dove resta per 6 settimane, è primo anche in Canada, Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica ed entra nella Top 10 in quasi tutto il mondo (in Italia il singolo arriva al 2° posto) scrivendo una pagina fondamentale nella storia della disco music e diventando un modello per tutti. Il singolo arriverà a vendere circa 13 milioni di copie, di cui 2 nei soli Stati Uniti. Così nella notte del 1977, nacque la storia più matta di sempre perché “le freak, c'est chic Freak out!”
Articolo del
11/12/2021 -
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