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Americano in tutto e per tutto diremmo noi. E questo perché davvero sembra uscito dalle langhe losangeline di lussi sfrenati e situazioni lounge dove il glamour è una parola d’ordine e dentro cui la libertà espressiva trova la giusta collocazione… ma sempre attenta alle regole dell’arte e della seduzione. “Cosmico Fruits” è l’esordio degli abruzzesi The Tangram che esce per la cordata IRMA records/RADAR label&mgmt anche in una gustosissima release in doppio vinile rosa. Il fascino del suono americano che cerca il downtempo cadenzato, la seduzione che passa dentro ogni minima allegoria, dalle maschere ai colori accesi mai aggressivi. E l’elettronica che coccola i confini di un soul vecchia maniera che sempre più caratterizza la nuova produzione italiana. E dalla loro arriva anche un piglio live davvero interessante…
Decisamente una piacevolissima scoperta. “Cosmic Fruits” sembra uscito da un’America che non pensavamo esistesse più, ancora a quegli anni d’oro. Il passato per voi che peso ha nella scelta e nella scrittura dei brani? Il passato è fondamentale per noi, è una fonte inesauribile d’ispirazione e conoscenza. Oggi ci sono moltissime correnti musicali e anche tante band strutturate come la nostra, chiaramente non tutto è alla luce del sole, la musica andrebbe ricercata, questo forse non è cambiato rispetto al passato. Nella scrittura mettiamo al primo posto ciò che amiamo, il tempo assume un valore relativo nel momento in cui componiamo una canzone, bisogna avere una forte immaginazione ed esperienza per capire ciò che potrebbe diventare, il passato sicuramente aiuta in questo
Elettronica e modi vintage di pensare alla musica. Una commistione che penso sia alla base di questo lavoro vero? Che rapporto avete con il passato? Un ottimo rapporto. Cerchiamo sempre di innovarci, rispettando il passato nel modo più educato ed elegante. Per noi la cura della musica è fondamentale, in ogni sua parte; sicuramente la commistione è alla base della nostra scrittura, amiamo mescolare le carte. Quello che ne viene fuori deve rappresentarci ed in una band è complesso perché deve rappresentare più persone, quando ci riesce siamo grati
E con le maschere? Perché gli elefanti e cosa rappresentano? L’elefante è un caso fortuito, un caro amico ha percepito questa figura nella nostra musica e l’ha disegnato per noi. Essendo un animale elegante e forte ma anche sensibile e misterioso pensavamo rappresentasse le nostre sfaccettature
E poi questa “cosmica” evasione secondo me ha qualche importante significato vero? L’aspetto cosmico cerchiamo di esprimerlo nella nostra musica, anche con tinte psichedeliche ed in questo senso spaziali. Ci piace caratterizzare le canzoni con colori particolari, soprattutto nei concerti si possono creare delle situazioni eccitanti e fare dei bei viaggioni.
Che poi nei video di “Magical” e “Crazy” l’immaginario sembra suggerire di essere approdati su un qualche altro pianeta… onirico direi anche… Quello è il carattere dell’Abruzzo, una regione meravigliosa ed in parte inesplorata che offre scorci bellissimi. La nostra bravura, per così dire, è stata quella di trovare luoghi che possedevano le giuste caratteristiche. In questo ha svolto un ruolo fondamentale Claudia Ferrara che curando la regia dei video, è andata alla scoperta di posti che rendessero immaginifica la musica, d’altro canto speriamo che la nostra musica abbia reso onore ai luoghi, valorizzandoli
Col senno di poi, la ricerca del suono dei Tangram dove sta puntando secondo voi? State mettendo al forno un nuovo lavoro? Assolutamente sì, stiamo lavorando a nuovo materiale ma in parallelo vogliamo portare in tour “Cosmic Fruits”, data la situazione Covid non è ancora stato possibile al 100%. Non è detto che nel frattempo non venga fuori qualcosa di nuovo, l’ispirazione c’è, le idee anche, la voglia più di tutto. Speriamo di vederci in giro quest’estate. Un saluto dai ragazzi cosmici
Articolo del
14/03/2022 -
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