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Folkatomik
C'è una stella polare che ci guida verso sud
di
Domenico Capitani
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Franco Montanaro, Oreste Forestieri e Valeria Quarta e poi l’incontro con il chitarrista e producer di musica elettronica Li Bassi. Sono i Folkatomik, nasce un disco come “Polaris” che ovviamente riporta al viaggio di naviganti a favore di stelle… e il viaggio qui percorre non solo la terra che dal Nord di una Torino arriva sin dentro il cuore del nostro sud… ma è un viaggio temporale decisamente interessante. Suoni e strumenti di tradizioni antiche incontrano l’elettronica per un lavoro affascinante di restituzione e codifica nuova. La tradizione del canto popolare del sud in chiave moderna… una chiave che non violenta ma rispetta, che colora e che arricchisce ma che niente toglie alla forza melodica e spirituale. Indaghiamo e immergiamoci dentro le pieghe nascoste di un disco che sottolineiamo con estremo interesse…
Contaminazione come prima regola. Tanto il mondo che avete tirato dentro, dal rione di paese alle “preghiere” balcaniche. Sempre se mi si concede il lusso della sintesi… prima domanda inevitabile: perché questo mondo e non altri? Perché questo è il mondo dal quale proveniamo, è il mondo che ci portiamo dentro e dal quale ci affacciamo per esplorare e dialogare con altri "mondi". Con questo presupposto ogni incontro può diventare "contaminante" e la "contaminazione" non diventa la regola ma semplicemente la giusta conseguenza. (Forestieri)
L’elettronica che avete usato in qualche modo è stata scelta seguendo un qualche criterio filologico e culturale? Si, l'idea era: Se funziona non lo toccare! Così, cercando di rispettare gli elementi originali sono stati costruiti contrappunti di elettronica. Campionando suoni, stretchando velocità e mescolando macchine analogiche a digitali. Ho solo due dogmi in studio: 1) il cestino è il tuo miglior amico 2) è la dose che fa il veleno Tutto il resto si può e si deve fare. (Li Bassi)
Come avete lavorato per non esagerare nell’uso dell’elettronica e dunque nell’evitare una trasformazione invece che cadere in una semplice contaminazione? L'elettronica è solo uno strumento, si può esagerare anche con gli strumenti tradizionali :-) Quindi l'unica bussola è la musica, una bella canzone rimane bella che il pianoforte sia verticale oppure orizzontale. Quando si prepara un disco "dancing" ti guida il corpo... Se non ti balla il piede, non funziona. La matematica a un certo punto si è arresa all'istinto. (Li Bassi)
Bellissima questa copertina. Tante le chiavi di lettura: una donna nuda, dunque l’origine… un casco spaziale, dunque il futuro… lei tra due mondi. L’ho letta così… diteci la vostra! Beh, direi che l’hai letta bene… Può avere sicuramente altre chiavi di lettura, ma il messaggio è proprio quello: c’è un rapporto tra il passato, il presente e il futuro di ognuno. C’è sempre qualcosa del passato che ritorna nel presente e che può accompagnarci (perché no?) nel futuro. (Forestieri)
A chiusura: sono tutti brani delle antiche tradizioni oppure, arrangiamenti a parte, c’è altro di inedito scritto da voi? Polaris, il brano che dà il nome al disco, è il nostro primo brano originale. Dopo di lui ne sono arrivati altri e (allarme spoiler…) stiamo già lavorando ad un secondo EP. Abbiamo voluto dare al disco il nome del nostro brano originale per far intendere al nostro pubblico che la nostra rotta non è fissa ma riserverà sorprese, ma non diciamo più niente… Diciamo solo che c'è tanta roba in pentola, seguiteci! (Forestieri)
Articolo del
08/07/2022 -
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