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Blu21
Il grande pop digitale, tra passato e futuro
di
Domenico Capitani
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Sarebbe un po’ come veder rinascere progetti come quello degli 883 in questo tempo futuro, dentro la liquidità scenica dei suoni digitali, dentro gli amori di periferia, quotidiani ma anche analogici nonostante tutto. Eppure siamo nel 2022, che sta finendo… “Ricordami” è un’opera prima ma anche pregna di grande maturità a firma del duo dei Blu 21, ovvero Sergio Guida e Paolo Bottini. L’amore in senso esteso, fragile la vita, i rapporti… e tutto questo celebrato e inseguito dentro la tecnologia che un poco ha salvato le distanze della pandemia.
Di tempo ne è passato dalla pubblicazione di questo esordio come duo… un titolo così forte, romantico, oggi a cosa allude? Esprime quello che voleva esprimere al suo esordio. Guardarsi indietro, dentro per poi muovere i propri passi nei progetti futuri.
Esiste secondo voi il concetto di memoria oggi? Una domanda delicata oserei dire… Eh si bella domanda. Oggi è tutto un fast food nel senso che ci cibiamo e divoriamo le emozioni e siamo sempre alla ricerca di qualcosa di diverso. Questa smania del nuovo, secondo noi, fa "perdere" la memoria e non ci fa apprezzare completamente quello che abbiamo ottenuto.
Vinta la distanza, secondo voi la vicina fisica che cosa sta portando al suono e alla scrittura dei Blu 21? Non è cambiato molto con la vicinanza fisica. Adesso sicuramente il confronto è più immediato ma la libertà di scrittura e la fiducia nel lavoro di entrambi è rimasto immutato
L’amore adolescenziale - romanticamente detto - lascerà il posto a tematiche sociali? Beh il nostro lavoro non parlava di amore adolescenziale . Parlava di sentimenti ma non aveva come riferimento esclusivo i teenagers. Ci sono canzoni già in questo album come “Panoramica” e “Poi chiudo gli occhi“ che affrontavano tematiche diverse. Il prossimo lavoro non si sa, ma credo che le tematiche sociali non fanno parte del nostro songwriter.
Secondo voi la pandemia, ha impreziosito o censurato l’arte italiana? La pandemia ha impattato decisamente sul contatto con il pubblico ma non crediamo abbia inciso sul modo di fare arte per un artista.
Articolo del
11/10/2022 -
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