Esordio discografico per gli abruzzesi Aneurisma che pubblicano in rete dentro tutti i principali canali digitali e non questo “Inside My Rage”, disco di rabbia, di grunge, di distorsioni ma anche disco figlio di un modo internazionale di pensare al pop e alle sue derive. La lead voce che richiama i grandi nomi del secolo e della scena, quel gestire le distorsioni e gli ostinati come se tornassimo indietro nel tempo dentro una produzione che sa come fare i compiti a casa. Noi vogliamo sottolinearli…
Gli Aneurisma: dall’Abruzzo come si arriva al Grunge americano? Questa è la forza della musica, può sorvolare qualsiasi barriera o limite geografico ed arrivare ovunque. Il Grunge ha avuto un grandissimo impatto nella nostra vita. Certe sonorità, come certi ideali, si sono radicati profondamente all’interno della nostra anima. Nella nostra regione il movimento della musica indipendente è sempre stato abbastanza presente. Abbiamo avuto la fortuna di crescere in contesti dove le band hanno portato la cultura della musica, soprattutto quella rock, nella nostra quotidianità. Poi, come la storia musicale insegna, nella provincia si covano meglio certi sonorità e l’essere un po’ “emarginati” forse contribuisce in questo.
E in questo disco impera un suono vintage, che molto deve ai fasti anni ’90. E dal futuro? Per quanto può sembrare strano abbiamo molte influenze che provengono al di fuori del rock o generi simili. Band come Prodigy o Chemical Brothers sono una forte ispirazione per la nostra band. Potremmo citare anche i Public Enemy o i Beastie Boys tra le nostre influenze. La musica che sentiamo oggi sinceramente non ci fa emozionare. Per la maggior parte sono super produzioni create ad hoc solo per scalare le classifiche tralasciando la parte più bella di fare musica: le emozioni, l’arte e la passione; al contrario della nostra musica che è pura, senza filtri. Nella nostra arte non c’è niente di costruito. La nostra musica nasce per emozionare chi ci ascolta.
Che rapporto avete dunque con i social network e con tutto questo tempo digitale e veloce? Internet ormai è al centro della distribuzione musicale. Se vuoi fare musica a certi livelli devi per forza stare al passo con gli attuali mezzi di comunicazione. È uno strumento che sicuramente può ampliare la diffusione della propria musica. Ormai tutto il mondo è “on line” e con un semplice click si possono oltrepassare oceani. Per esempio, la collaborazione per il nostro terzo singolo “Come Undone” con la band Californiana dei Rotten Apple è nata semplicemente scambiandoci messaggi tramite social. Il potere di Internet è veramente qualcosa di strabiliante. Vent’anni addietro una cosa del genere sarebbe stata impensabile.
Liriche di rabbia sicuramente: il vero motivo scatenante? Cioè esiste un protagonista, qualcosa, un evento o altro che ha fatto scrivere l’idea del disco? Non esiste un vero e proprio filo conduttore, ma tutti i brani affrontano tematiche importanti e alle volte scomode e non sempre facili da proporre al pubblico. Parlano di problemi sociali e personali che molte volte vengono evitati, ma proprio perché da artisti abbiamo il dovere di dover portare sul palcoscenico, attraverso la musica, gli stati d’animo, le emozioni e le sensazioni che la vita ti può regalare o che nel tempo devi affrontare.
La copertina poi: decisamente cattiva anche lei. Ci rimanda a scenari dark… ma invece qual è la chiave di lettura? La copertina vuole rappresentare la rabbia che c’è dentro ognuno di noi, portarla alla luce, smascherarla senza paure né indugi. È in pratica l’insieme di radiografie dello stesso cranio ognuna diversa dall'altra, ognuna una rabbia diversa da esprimere, da raccontare, da combattere.
Articolo del
09/11/2022 -
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