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Diamarte
La distopia del suono e del vivere la vita
di
Domenico Capitani
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Un disco interessante, prezioso per squarciare la mente dietro soluzioni distorte, distopiche, visionarie. “Transumanza” è il primo disco dei Diamarte che trovano la produzione di Carmelo Pipitone e dunque vediamo celebrato l’incontro scontro tra mondi pop e gusti di rock alternativo, tra ricerca di forme decise fatte però di margini sgranati tra nebbie e acidità. Attorno al concetto di transumanza ci sarebbe molto da dire e qui il tutto prende anche una piega, manco a dirlo, visionaria sulla vita e sul capire se stessi. Un disco che merita immersione prima ancora che ascolto…
Un titolo importante: un esordio che in fondo rappresenta la vostra personale “transumanza”? Si, può rappresentare in parte la nostra esperienza. Credo però che Il disco non abbia una vera e propria chiusura del discorso e che quindi sia sicuramente aperto a nuove prospettive future. Per adesso siamo nel gregge in futuro chissà…
Un disco che in qualche misura, nel suo farsi onirico e nebuloso, ha un peso sociale? In diverse canzoni ci siamo nascosti dietro i parametri del giudizio, siamo saliti sul piedistallo e abbiamo avuto la faccia tosta (rock n roll) di guardare il nostro paese dall’alto. È un disco che non pretende di avere un peso sociale ma sicuramente ci piace cantare l’individuo in quanto tale. “Universale” per esempio, parla proprio di questo...è uno sguardo misantropo nei confronti della società contemporanea, a tratti profetico quanto banale.
Prendo spunto da un brano come “Ira su Marte”: la provincia quanto ha determinato la vostra musica e quanto invece l’ha ostacolata? La lentezza e le poche alternative che ti “dona” la provincia ci ha permesso di sfruttare il tempo e ne abbiamo approfittato. Ci siamo chiusi in sala prove e abbiamo iniziato a suonare insieme sin dalla prima adolescenza. Gli ostacoli invece sono evidenti a tutti i musicisti che provano a costruirsi uno spazio nella società. Vivendo in una realtà molto piccola è estremamente difficile creare spazi o luoghi adatti al sostegno di progetti artistici. Qualcosa nonostante tutto però c’è! Sono persone che dedicano la propria passione per lo sviluppo culturale del proprio paese e io non so come fanno sinceramente. C’è chi lo fa per sé, chi per il territorio e chi magari per sentirsi glorificato nella propria comfort-zone. Noi per adesso cerchiamo di fuggire da tutti i meccanismi che ci possono limitare dedicandoci esclusivamente ad una visione cosmopolita del nostro vivere per la musica.
Il suono a firma di Carmelo Pipitone che ne ha diretto i lavori: quanto si discosta o quanto combacia con la vostra idea iniziale? Beh Carmelo è un genio. In studio ci siamo divertiti come pazzi. La sera, finite le registrazioni, tornavo in camera esausto con le orecchie che mi fischiavano di continuo. Carmelo invece era ancora giù in studio con i suoi amichetti fonici (Gianmaria Spina e Federico Fiamma) davanti a mixer a riascoltare i brani che avevamo finito di registrare poco tempo prima. È stato uno psicologo, di quelli bravi. Prima di registrare ci ha dato delle dritte fondamentali, di quelle che non dimentichi più. Ha avuto un approccio davvero rock n’roll in studio e questa cosa ci è piaciuta molto. Sicuramente le sue idee hanno influenzato il disco ma sono sicuro che ci siamo trovati da subito, insomma...parliamo la stessa linguaccia.
Secondo voi, prendendo “Belzebù” come riferimento, l’omologazione sta diventando inevitabile? Quello che ci ha sempre infastidito è la mancanza di spirito critico. L’omologazione del pensiero crediamo sia il frutto della mancanza di personalità. Per questo il percorso individuale ci affascina da sempre, a differenza di un discorso riferito all’uomo come parte della comunità. Abbiamo mediamente 30 anni e per adesso siamo convinti che non ci sia miglior ricchezza al mondo di quella interiore. Non ce ne frega un c***o delle nuove tendenze, lo diciamo davvero. Cerchiamo di continuo la nostra unicità ed è anche per questo motivo che non facciamo più cover da tempo (ride)…
Articolo del
16/12/2022 -
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