Cal Birbanthe Quando è la vita a fare pop di Domenico Capitani

Quando si dice un disco sottilmente autobiografico, quando è quel senso leggere di nostalgia a colorare tutto un passato che qui ha la forma del pop… pop che ha pieghe acid-jazz o più preziosi ricami urbani dal retrogusto “R&B”. Parliamo del nuovo disco di Cal Birbanthe dal titolo “Storie” (manco a dirlo) che suona bene e dal piglio se volete anche “internazionale” con quel gusto che arriva dalla collaborazione con Riccardo Sidona. E quel senso vintage che ha il pop d’autore qui si fa ricco anche di scelte mature e assai eleganti. E noi vecchi adolescenti si torna un poco indietro senza mai voltare le spalle al futuro.

Con Riccardo Sindona che connubio è uscito? Cosa ha dato al disco che da solo non avresti saputo fare?
Il connubio c'era già per l'amicizia e si fortificato per i gusti musicali che abbiamo scoperto avere in comune; oltre che la provenienza dalla stessa terra. Dico sempre che è un sarto musicale, tu gli mostri lo scheletro armonico/melodico di un brano e lui ti ci cuce un vestito di suoni addosso intuendo quello giusto per quel brano. Sicuramente ha dato un apporto più fresh con l'utilizzo di timbriche attuali. Io sono uno che guarda più al passato per cui avevo bisogno di uno come lui, molto più proiettato al presente.

E questi colori, urbani, noir, decisamente da club anni ’90… perché?
Perché li ho vissuti ma pochissimo se pensi che sono un classe '88. Come una sensazione di quando aprono un locale fighissimo cominci a frequentarlo e dopo una manciata di mesi lo chiudono. Per cui mi è sempre rimasta sta voglia matta di anni '90 che sviscero in musica non potendo tornare indietro.

Che poi invece un video come “I Wanna Stay” ci riporta ai pub della nostra adolescenza… sembra un contrasto forte… e invece?
Ma lo è! Dici bene, è un bel paradosso, ma in qualche modo mi aiuta ad accettare il presente, i miei primi capelli bianchi, gli hangover che non sono più quelli da ventenne. Anche se le minchiate che a volte faccio sono identiche a quelle commesse in adolescenza.

Rievocando generi del passato in un vocabolario sonoro e digitale assai contemporaneo. Voglia di futuro o difficoltà a scrollarsi di dosso il passato?
B.B. King diceva che il miglior modo per guardare al futuro è volgersi creativamente al passato. Vedi che sono un nostalgico :)
Articolo del  02/03/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati