Rossella Seno è una cantatrice veneziana (adottata a Roma) con una densa carriera tra cinema e musica. Ha pubblicato da poco il disco "La figlia di Dio" e abbiamo approfittato per farle alcune domande, ne esce fuori un ritratto civile alquanto interessante
Come nasce questo tuo nuovo lavoro Dalla canzone di Sirianni, "La figlia di Dio". Come vide la copertina di "Pura come una bestemmia", Federico mi parlò di un brano, già destinato però ad un'altra persona, che a suo dire sarebbe stato perfetto da inserire nel mio lavoro discografico appena uscito. Curiosamente mi feci mandare il testo prima, la musica poi, e misi in atto una vera e propria forma di stalkeraggio, perché quella canzone doveva assolutamente essere mia. E così fu. "La figlia di Dio" aveva ancora troppo da dire, da denunciare, da raccontare. E poi, pian piano rivolgendomi agli stessi autori di "Pura come una bestemmia" , Pavone, Caccamo, Passante, Sirianni, e al grande cantautore inglese Allan Taylor, si cominciò a dare voce alle tante storie che mi stavano a cuore: Zohra, una bimba pakistana di otto anni, domestica, uccisa dai "padroni" per aver liberato due papagallini, Dj Fabo e le persone che come lui sono costrette a rivolgersi ad un altro stato per poter porre fine ad una vita che non ha più nessun senso di essere chiamata tale, le donne indotte alla prostituzione nei bordelli dei campi di concentramento, con la promessa di una libertà che non sarebbe mai avvenuta, l'eterna contrapposizione del bene e il male, in un mondo in cui l'unico Dio venerato pare essere il Dio Denaro, e ancora Don Gallo, il prete degli ultimi, così lontano dagli sfarzi e dall'ipocrisia della chiesa, e tanto altro...
Quale messaggio vuoi veicolare Dovremmo disubbidire, lottare per i nostri diritti, vedere l'altro, il diverso, non come un pericolo, ma come un'opportunità di conoscenza e crescita. Tenderci la mano, ché solo l'amore può salvarci. Ritornare a dare alla vita il vero senso, che nulla ha a che vedere col l'inganno del consumismo. Sembrava che la pandemia ci avesse fatto ritrovare la ragione, invece eccoci qua a fare ancora una volta la guerra alle persone sbagliate
Come ti trovi a lavorare con Massimo Germini Massimo oltre che ad essere un grande, grandissimo musicista, è anche uno straordinario autore. E arrangiatore. Dotato di particolare sensibilità. Abbiamo due caratteri forti, ogni tanto ci scontriamo, ma non avrei voluto fare questo viaggio con nessun altro che non fosse lui. E non solo perché è il migliore. Per lui provo infinito amore e gratitudine. Non escludo quindi la trilogia... (e sorrido)
Allan Taylor è una piacevole scoperta. Come sei arrivata a lui Il caso e la mia faccia tosta mi hanno portata a lui. Un amico giornalista mi parlò di una canzone, "The dove", di Allan Taylor, a suo parere era nelle mie corde e che avrei cantato benissimo. E aveva ragione! Brano di rara bellezza.. Contattai via messanger Allan, allegando il link di "Pura come una bestemmia", chiedendogli il permesso di tradurre ed incidere il suo brano in italiano ed inserirlo nel progetto discografico a cui stavo lavorando. Mi incantò per la sua gentilezza e disponibilità, qualità assai rare, così poco frequentate negli ultimi tempi. Rispose subito di sì. Affidai la traduzione italiana a quel genio di Federico Sirianni, che rispettando il testo originale ma mettendoci del suo, ne fece un piccolo (grande) capolavoro. Entusiasmò molto anche Allan, e fu a quel punto che gli chiesi di scrivere una canzone proprio per me. Ci confrontammo sulle tematiche, e nacque "Sing me", "Cantami", altro gioiello di questo nuovo album di cui vado molto fiera. La mia sfrontatezza mi portò anche a proporgli di cantare l'ultima strofa, accettò con l'entusiasmo e la carineria che lo contraddistinguono. Ancora una volta la traduzione viene affidata a Sirianni. Chi altri? Da pochi giorni è uscito il video di "Cantami", una fotografia dei nostri giorni, ma con un occhio rivolto alla speranza. Disegni di "Roby il pettirosso" animati da Giuseppe Giannattasio
Come vedi la canzone d'autore in Italia E' un argomento che divide, a quanto pare. Per molti la canzone d'autore viene intesa tale se cantata da chi l'ha composta, indipendentemente dal testo e dalla musica. Sta perdendo il suo iniziale significato e senso, letterario, politico e sociale: scuotere le coscienze, cuore e cervello, indurre all'azione. Per me rimane ancora questo. Come la vedo in Italia? Non bene, a dire il vero. E mi trovo spesso in disaccordo con chi considera canzoni d'autore quelle che per me sono solo canzoni. E credimi, non sono una "purista", ascolto tutto, così come credo ci sia spazio per tutti. Solo mi piacerebbe ce ne fosse di più per noi, considerati "artisti di nicchia", e lasciati spesso all'angolo.
Progetti future Il 22 luglio dello scorso anno ho fondato insieme ai due soci Fabio Crisafi e Danilo Mariani, l'associazione culturale Disobedienze. Abbiamo già organizzato molti progetti che mi rendono orgogliosa: l'evento su Piero Ciampi" PIEROLITALIANO, voluto dal Premio Ciampi stesso, un abbraccio corale italiano a ricordare questo immenso cantautore, indubbiamente disubbidiente. Noi ci siamo occupati dell'organizzazione dell'evento su Roma, con la collaborazione di Pino Marino. E poi abbiamo co prodotto "La figlia di Dio", insieme ad Azzurra Music , special guest nell'album oltre ad Allan Taylor, Alessio Boni, e ancora il video di "Cantami", e l'evento "La figlia di Dio" in collaborazione con MamAfrica, comprensivo dello spettacolo di cantateatro da cui l'evento prende il nome, la mostra fotografica di Renato Ferrantini "A poca distanza da qui" e la performance dello street artist "Skizzo". Ciò che davvero vorrei è creare uno spazio culturale, aggregativo, rivolto a persone di tutte le età, razza, etnia, estrazione sociale. Un sogno utopico, o utopistico, a seconda di come lo si voglia definire, ma passin passin...Inizialmente pensavo come tutti alle periferie, ma poi mi sono resa conto che chi ne ha più bisogno è proprio il centro della città...
Articolo del
02/04/2023 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|