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Tipuana Tipu
Nebbie e allegorie di una distanza
di
Domenico Capitani
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Un albero sudamericano presta il nome al progetto di Leonardo Bassani e d'estate riempie le strade di Barcellona con i suoi fiori gialli. E che bello questo video ufficiale diretto da Alberto Carboni (Video Rebels) dentro cui l’amore diviene apolide dentro le allegorie di un senza tetto… allegoria del viaggio ma anche di una ricerca verso se stessi. È la vita al centro di Tipuana Tipu, al centro di questa nuova canzone dal titolo "Notti a Poble Sec”, la distanza di un amore che significa anche ricerca di una solitudine che sia compagna e complice dentro il quotidiano che abbiamo attorno. I suoni dal potere narrativo sospendono e tutto diviene una fotografia gitana, a pastello, delicata per quanto notturna.
Barcellona vs Roma: chi vince? Vivendo a Barcellona da 6 anni devo scegliere per forza la capitale catalana, ma adoro Roma. Anche se sono stato tantissime volte nella nostra capitale non c’ho mai vissuto. Ho vissuto a Malta per 3 anni prima di Barcellona e anche qui sceglierei comunque Barcellona per il giusto equilibrio tra qualità della vita, clima,scena musicale e birre a 2 euro.
Cosa significa per te vivere fuori dal nostro paese? Una scelta che in qualche modo costruisce il tuo suono? Vivere all’estero mi da nuovi stimoli giorno per giorno, mi sento sempre un po’ alla scoperta. Questo impatta quando produco i miei brani dato che son sempre stimolato dai diversi generi e influenze musicali che possono avere persone non italiane che ti consigliano artisti per loro fondamentali ma che in Italia per qualche motivo non arrivano quanto dovrebbero. Oltre che ascoltare ritmi e melodie di culture diverse dalla nostra che colorano le strade della città ogni giorno.
Un brano come "Notti a Poble Sec” sembra eludere dalle tante contaminazioni spagnole… cosa significa per te? I miei brani in fondo parlano sempre di me o di quello che mi succede e cerco sempre di mettere in note una sensazione, un sentimento. “Notti a poble sec” non fa eccezione, il giro di pianoforte iniziale riassume la sensazione (per me) di una notte a Poble sec tra il malinconico e la speranza. In realtà l’ho scritto ispirato dall’ascolto e lo studio musicale (tra accordi e beat geniali) di Motomami, l’ultimo album della maggior artista di Spagna (catalana) del momento: Rosalia. Difficile intuirlo dato che io stesso cerco di esprimere a modo mio nei pezzi tutto quello che ho ascoltato in passato e quello che vorrei ricercare nella musica.
E che sia una sorte di omologazione anche quella spagnola tanto che ormai la scrittura “indie” somiglia ovunque come fosse un panino del MacDonald? Effettivamente la parola Indie è veramente inflazionata e starebbe semplicemente per “indipendente”, quindi dovrebbe rappresentare artisti autoprodotti o legati a piccole etichette. Ma ormai, sicuramente nel mainstream italiano, è assolutamente legato alle Major. Con un’unica parola andiamo quindi a prendere anche generi e sonorità diverse tra loro. quello che accomuna è forse l’atteggiamento, lo stile e la struttura dei pezzi oltre che le tematiche dei testi. L’indie spagnolo a differenza di quello italiano è molto più influenzato dal rock e sono per lo più band piuttosto che artisti singoli che in Italia sono decisamente più mainstream e influenzati maggiormente dal pop (non che ci sia nulla di male ovviamente). Quindi se in Italia “quello che passa per radio”, il mainstream è rappresentato dalla Trap/hip hop e dall’Indie in Spagna quello che tira è il Reggaetón
Bello il video: l’amore e la ricerca di una soluzione alla mancanza nell’allegoria di un senza tetto… perché questa lettura? Io e Alberto (il regista) volevamo dare un’immaginario legato alla vita da strada e rappresentare qualcuno che vivesse tutte le sue sfumature di luci e di ombre : un senza tetto. Al senza tetto del video non è rimasto nulla se non il sogno, la speranza e l’unico modo per ricercarla è appunto quella di lasciarsi guidare dagli strumenti che vanno ad accompagnare l’io del protagonista (la voce) tra le strade familiari ma ora grigie del barrio.
Articolo del
05/04/2023 -
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