Metropoli straniere, paesaggi brillanti, vibrazioni malinconiche, notti inebrianti, un oscuro sogno febbrile, desideri inespressi, spirito di ottimismo, riflessione interiore. Questi sono gli ingredienti essenziali di “Abroad”, l’EP di debutto della formazione italo-austriaca Elettrotape. Una prima raccolta di brani che mostra uno spaccato del variegato repertorio di questa nuova band, fornendo un'idea dei diversi background dei quattro musicisti, ma allo stesso tempo sottolineando la nuova identità comune. Il loro sound è ben definito e caratterizzato da muri di sintetizzatori, una voce poliedrica e distintiva e da riff che si muovono su beat elettronici e bassi potenti: i diversi caratteri del gruppo si ispirano e si nutrono a vicenda guardando insieme verso il futuro.
Il titolo scelto per questo primo lavoro sottolinea la quintessenza della band che ha dato vita alla loro esistenza e che la rende ancora possibile: “Abroad” significa da un lato l'essenza e la condizione della band - la loro possibilità di esistere - dall'altro la comune nostalgia per la distanza, per essere spesso “on the road”. Gli Elettrotape hanno quindi trovato il proprio spazio in quel panorama caratterizzato da elettro-pop, synth-rock e vibrazioni anni ’80. Li abbiamo intervistati per farci raccontare come evolverà questo progetto musicale
Ciao, piacere di avervi qui! E’ da poco uscito il vostro EP di debutto, “Abroad”. Ce ne parlate? come mai questo titolo? Ciao! Piacere nostro. Principalmente nasce per chiudere il capitolo sul primo lavoro della band. Un contenitore che comprenda le prime release includendo un brano non ancora pubblicato. Le canzoni parlano di esperienze personali, convinzioni, modi di vedere determinate situazioni; molte espresse tramite metafore, alcune volte creepy altre trash. Il titolo Abroad nasce come spiegazione della naturale condizione della band, ogni volta che ci incontriamo almeno qualcuno di noi é all’estero (trattandosi di un progetto tra Italia ed Austria). E quando ci si trova all’estero ci si comporta sempre in maniera diversa rispetto al proprio paese, si apprezzano di più le differenze, si é sempre curiosi e ci si lascia finalmente andare perché ogni momento sembra unico
In qualche modo siete figli della pandemia del 2020…è corretto dire così? Ci spiegate come è nato il vostro progetto? Si e no in effetti. Il progetto nasce ufficialmente a inizio 2021, online, durante uno dei lockdown ma tra noi ci conoscevamo già dall’anno prima. Abbiamo collaborato alla creazione di un altra band che poi ha preso forma concreta con gli Elettrotape. Tra amicizie comuni e conoscenze randomiche a festival musicali le strade si sono alla fine incrociate
Avete trovato il vostro spazio in un modo fatto di elettro-pop, sintetizzatori,vibes anni ’80, glitter. Ma qual è il vostro rapporto con il presente e quale con il futuro? Abbiamo un sacco di idoli musicali che provengono dal passato, e allo stesso modo amiamo un sacco di musica moderna che si rifà a quei stilemi. Quindi ci piace prendere soluzioni, idee, concetti, outfit da varie epoche e mescolarle con le strumentazioni e lo stile moderno
Qual è il vostro rapporto coi social? Se all’inizio é stato un rapporto travagliato, ora lo vediamo per quello che é, uno strumento di comunicazione. Quindi ci sforziamo ad usarlo con questo fine, vista la possibilità di arrivare a persone che altrimenti difficilmente avremmo potuto raggiungere in così breve tempo ed instaurare un tipo di relazione più personale con chi segue già il progetto
Quali sono i vostri punti di riferimento principali in questo vostro percorso musicale e come li avete declinati nella vostra musica trovando un punto di incontro tra voi 4 membri del gruppo? Proveniamo tutti da background differenti, dall’indie rock, al folk, al prog fino alla downtempo. Ci accomuna la passione per l’elettronica e la sua commistioni con tutti i generi possibili. Inoltre band come Bon Iver, MGMT, Bonobo e molte altre, ci legano fortemente
Articolo del
02/05/2023 -
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