“Aura” è il nuovo album di Talèa, il suo esordio vero e proprio dopo l’EP “Tales”. L’album è stato prodotto da Flavio Ferri, membro fondatore dei Delta V che ha curato il sound della cantante jesina dopo la sua partecipazione a X-Factor 2022. Il disco contiene tre nuove versioni dei singoli “Ombre”, “Sconnessi” e “Amandoti”, quest’ultime due impreziosite dalla partecipazione di Antonio Aiazzi (Litfiba) al piano ed alla fisarmonica (in “Amandoti”). Ci ha raccontato lei nei dettagli di come nasce questo suo disco
Ciao Talèa, benvenuta su Extra!, raccontaci brevemente chi sei e com'è nato il tuo progetto Ciao! Sono una cantautrice di 25 anni. Ho sempre avuto la passione della musica e intorno ai 18/19 anni ho deciso che sarebbe diventato il mio lavoro. Il mio progetto musicale nasce, quindi, dalla volontà, dal bisogno di esplorare questo mio canale comunicativo e dalla riflessione su ciò che mi circonda
Il tuo disco sicuramente risulta essere una boccata d'ossigeno tra gli svariati dischi usciti negli ultimi tempi. Com'è nato? “Aura” racconta il volto artistico dell’emicrania con aura, patologia che ho scoperto di avere qualche anno fa. Questo disturbo mi permette di percorrere delle strade che razionalmente non percorrerei, mi offre una prospettiva nuova della cose. “Aura” è un’analisi introspettiva, racconta un viaggio all’interno dell’attacco, ma è anche una riflessione del sistema sociale del quale faccio parte, con le sue distorsioni, i suoi flash e le sue pietre sconnesse
Il cantautorato femminile continua ad essere d'una bellezza rara, con chi ti piacerebbe collaborare? Ci sono tante artiste con le quali mi piacerebbe lavorare, sia a livello umano che artistico. Se non esistesse il passare del tempo, il primo nome che farei è quello di Joni Mitchell: la regina delle parole. Tornando al 2023 e all’Italia, sicuramente Carmen Consoli per l’eleganza negli accostamenti ed Emma Nolde per la sintonia con il tempo che viviamo e la ricerca di un linguaggio comunicativo sempre in bilico tra forza e fragilità. Mi piacerebbe lavorare anche con diversi cantautori uomini. Il mondo della parola mi affascina in generale, indipendentemente da chi le scrive
Parliamo per un secondo di talent, cosa ne pensi? Vista la tua esperienza ad X-Factor, lo consiglieresti? Credo che in generale i talent siano una buona occasione per mettere in luce il proprio progetto. Chiaramente si tratta di meccanismi complicati e di talent – show, e lo show non va sottovalutato. Bisogna prepararsi ad affrontare un terremoto, essere solidi ma flessibili. Se tutti questi presupposti sono sul tavolo, è un’esperienza da non escludere a priori. Inoltre, una macchina come quella ti da modo di conoscere persone, di capire cosa succede dietro palchi del genere, di contaminarti nel confronto con gli altri concorrenti e gli addetti ai lavori. Queste sono tutte cose molto utili. Vanno vissute con lo spirito giusto
Com'è nata la collaborazione con Flavio Ferri, anche lui un artista di Vrec, etichetta ormai sinonimo di qualità? Ho iniziato a lavorare con Flavio la scorsa estate, in occasione della produzione di “Amandoti”, prima a distanza e poi di persona a Guardistallo, in residenza artistica al teatro Marchionneschi gestito da Antonio Aiazzi. I giorni a Guardistallo sono stati pazzeschi, anche perché proprio lì Antonio ha deciso di partecipare a “Sconnessi” scrivendo e suonando una linea di piano meravigliosa. Qualche mese più tardi, io e Flavio abbiamo stretto il cerchio e lavorato al disco
Il tuo curriculum artistico è sicuramente profondo e variegato. Di risalto è sicuramente l'esperienza con Mogol, vuoi raccontarci qualcosa in più? Il CET del maestro Mogol è sicuramente uno spazio speciale, soprattutto perché offre possibilità di contaminazione obbligata. Mi spiego meglio: il CET si trova in un punto abbastanza sperduto, nascosto tra i paesaggi umbri, si pernotta lì per circa una settimana in ogni fase, quindi si vivono giorni all’interno di una bolla, circondati da appassionati e professionisti della musica, studenti e professori. È un’esperienza molto forte a livello artistico e umano, indipendentemente dai programmi didattici
Quali saranno i tuoi progetti futuri? Il progetto è perseverare, scrivere e suonare. In questo momento stiamo mettendo in piedi un tour che partirà dalla seconda metà dell’estate. Stay tuned!!
Articolo del
17/07/2023 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|