Un songwriting lunatico, imprevedibili divagazioni strumentali, e una voce che sembra essersi appena alzata dal letto, e canta arruffata di quanto la vita possa essere surreale e dolceamara, spesso nel medesimo istante. Sono questi gli ingredienti della musica di A Red Idea, moniker del veneziano Alvise Forcellini.
Ispirandosi ai songwriters lo-fi e al psych-folk, Alvise scrive e registra da solo la sua musica suonando tutti gli strumenti: chitarre, basso, sassofoni, mellotron e vecchi synth analogici. Queste canzoni, nate fra le molte mura abitate da Alvise nel corso delle sue peregrinazioni in giro per l'Europa, sono state poi prodotte in studio da Andrea Liuzza, fondatore dell'etichetta Beautiful Losers, che ha scoperto e pubblicato A Red Idea fin dal suo album d'esordio “Bed Sea Walks” nel 2019.
Il suo nuovo disco A Second I Will Forget, è uscito a giugno e nelle nove tracce è una riflessione sulle cose piccole e grandi della vita, immaginando di volare ("Above You"), raccontando un pomeriggio perfetto ("In The Sunshine"), inventando storie ("For you and I") o lanciandosi nelle riflessioni filosofiche di "Life Was Only", i cui versi danno il titolo al disco: "Cosa m'importa / la vita è solo un incubo dentro a un sogno / un secondo che dimenticherò".
Chi o cosa è A Red Idea? Un gruppo aperto, il tuo doppelgänger, o sei proprio tu? Temo sia proprio io, o forse quella parte di me irrimediabilmente attratta dalla musica.
Componi musica da solo, suonando quasi tutti gli strumenti e registrandoti… raccontaci come lavori Le canzoni registrate sono diverse, ma di solito il processo di composizione è sempre lo stesso: nascono strimpellando la chitarra. Se sento un’idea valida cerco di registrarla immediatamente prima che svanisca. Lascio decantare qualche giorno, poi riascolto. Spesso non riesco più a capire perché io abbia pensato valesse la pena registrarla. Ma alcune volte invece continua a piacermi, e quindi da lì comincio a lavorarci al computer, provare strumenti, suoni, struttura... Infine, ma proprio alla fine fine, il testo, la cui scrittura rappresenta per me un vero tormento.
É il secondo disco in cui ti affidi alla produzione di Beautiful Losers. Qual è il rapporto creativo con l’etichetta? Si tratta ormai di un rapporto consolidato con Andrea Liuzza. Discutiamo in dettaglio del progetto prima di cominciare a lavorarci. Dopodiché le cose si fanno abbastanza naturalmente, nel senso che io so che Andrea non cerca la strada più rapida e facile, cerca di capire le canoni, interpretarle, migliorarle.
Le canzoni del nuovo disco sono nate in momenti e luoghi diversi nel corso degli anni. Se dovessi trovare un filo conduttore quale sarebbe? Direi che il filo conduttore è il tentativo di cercare nuove soluzioni sonore, percorrere nuove strade ogni volta. Non mi interessa rifare la stessa cosa due volte. Per questo non si assomigliano un granché. Almeno io le percepisco come molto diverse, ma potrebbe essere una mia sensazione. Comunque sono state registrate nel corso di molti anni, poi lasciate da parte, poi riprese, poi di nuovo accantonate…
Scrivi testi molto belli e significativi, penso ad esempio a quello che da il titolo al disco. Come metti insieme le parole? Sei un lettore, cosa ti piace leggere? Direi che alcune parole si fissano sulla canzone già mentre la sto componendo. E allora le uso come ispirazione per il testo. Leggo un pò di tutto, narrativa, saggi, libri di storia. Ma gli scrittori fondamentali rimangono quelli scoperti durante l’adolescenza, l’età in cui un’impronta ti può anche restare: Hemingway, Svevo, Dostojevski…
Il tuo approccio è molto low-profile e controcorrente: nessun singolo, poche foto, zero concessioni all’apparenza. Rispecchia la tua natura o è una presa di posizione artistica? Rispecchia la mia natura. Sono schivo, sempre. Ci ho messo anni solo per accettare l’idea di registrare le mie canzoni, e ancora altri anni per cominciare a condividerle attivamente! Ho capito presto che fingere di non esserlo non aveva senso.
Hai fatto due dischi. Quali sono le tre canzoni che consiglieresti a chi non ti conosce? Questo secondo disco è un grande passo avanti per me, sono molto legato a tutte le canzoni che contiene. Quindi le scelgo tutte e tre da questo disco: a) Life was only b) Your beauty is so c) Above you.
Articolo del
24/06/2023 -
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