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Unkle Kook
Unkle Kook: quel modo surf di “Coming in Bunches”
2023
di
Domenico Capitani
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College americani ma anche quel pizzico fumoso di club noir. Ma anche una certa saudade giamaicana o qualche gusto balcanico che mai guasta. E poi penso che ognuno possa trovarci quel che sente dentro un disco come “Coming in Bunches”, l’esordio ufficiale dei bolognesi Unkle Kook. Un disco che suono com’è suonato, registrato live in presa diretta, che vomita energia buona di un modo antico di fare musica su nastro… antico che sa anche fare della ricerca di forma… distopico in quel modo desertico di pensare al futuro.
Che bel suono che arriva da tanto mondo… per voi che peso ha colorare la musica e la sua letteratura? La nostra letteratura musicale non pesa moltissimo, perché testi ne scriviamo pochi e le partiture dei brani non sono lunghissime, ma i colori sicuramente ci piacciono un sacco. Accesi e contrastanti. Una cosa che ci interessa moltissimo però, sia riguardo la letteratura che il colorare soppesando la musica, è l’odore.
Contaminarsi? In fondo sembra richiamare anche il titolo… Ormai tutto è contaminato e noi non siamo da meno. Si, il titolo si riferisce proprio alla natura bastarda della nostra musica, in cui ci prendiamo la libertà di infilare idee provenienti da ogni dove. Ci piace sentirci liberi!
E questa copertina? Sottende una sorta di omologazione anche in pieno deserto? La grafica è stata realizzata da un amico fraterno, Thauau. La copertina del disco in qualche modo continua la storia iniziata sulla grafica del singolo “Missing The Fourth”. Si, c’è un che di distopico e il carattere alienato, oltre che alieno, delle iguane forse può alludere a questa omologazione di cui parli, in un deserto di idee. In realtà però, le protagoniste della storia sono le formiche, che non ci sono perché sono state divorate dalle iguane. È un pieno ricolmo di vuoto. Quello che combattiamo con la nostra musica.
Disco che in qualche modo è penalizzato dall’essere tale? La vostra musica quanto vive meglio dal vivo? Oppure siete riusciti a trovare un degno compromesso? Dal vivo viviamo benissimo, ma in questo disco compromessi non ce ne sono. È stato registrato tutto in presa diretta nel fantastico Duna Studio, in provincia di Ravenna. Parlavamo di odore, secondo noi l’odore e l’energia del live in questo disco ci sono tutti, e Duna è magico proprio per questo.
Un disco così pieno di visioni come lo troviamo? Vinile? In video? Sono cose che ci mancano… Per ora lo trovate su tutte le piattaforme digitali, ma non escludiamo più avanti di potervelo fare avere anche in vinile, magari a un nostro concerto!
Articolo del
05/07/2023 -
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