AGADEZ è una cantautrice e compositrice di origini mediterranee, studiosa del sacro femminino, nonché appassionata delle tradizioni esoteriche e sciamaniche d’oriente e d’occidente. Dietro a un nome che evoca la simbologia Tuareg, si cela l’identità di Giada Colagrande, regista, attrice e sceneggiatrice cinematografica che ha vissuto collaborazioni seminali come quelle con Marina Abramovic e Franco Battiato e l’esperienza musicale alchemica con il precedente progetto collettivo The Magic Door, integrando ricerca spirituale ed espressione artistica.
Con lo pseudonimo di AGADEZ inizia un percorso musicale solista che, seppur radicato nella world music con contaminazioni celtiche e dark folk, trascende i generi musicali creando atmosfere sincretiche e fortemente evocative. E' uscito da poco il suo nuovo disco, Queendoms di cui ci racconta in questa intervista
Ciao Giada, innanzitutto puoi presentarti ai nostri lettori e dirci qualcosa del tuo progetto musicale AGADEZ? come è nato? da dove viene questo nome? Agadez è una stella/croce dei Tuareg (popolo nomade del Sahara che mi ha affascinata sin da piccola), che viene indossata dalle donne della tribù come talismano, per non perdersi nel deserto. «Indica protezione durante il viaggio e aiuta a seguire la propria strada e la propria direzione, con coscienza. Dona un messaggio chiaro: qualsiasi strada percorrerai nelle quattro direzioni, tornerai sempre al centro, cioè a casa tua o al centro del tuo cuore» [da “Le 21 Stelle dei Tuareg” di Paola Moretti]. Ho scelto questo nome per la mia “identità" da solista, dopo anni di attività musicale col progetto The Magic Door, fondato insieme ad Arthuan Rebis e Vincenzo Zitello, che mi hanno aiutata e accompagnata anche in questa nuova avventura. Nasco come video artista e regista cinematografica, ma la musica è da sempre la mia Musa ispiratrice e passione-guida
La tua musica è sicuramente molto evocativa e affascinante, quali sono le tue principali influenze, musicali e non? Le mie influenze musicali principali spaziano da Franco Battiato ai Dead Can Dance, da Badalamenti a Layne Redmond, a Glen Velez, che ha suonato tutte le percussioni sia del disco "The Magic Door” che di “Queendoms". Battiato è un’influenza che va molto oltre la musica, così come Layne Redmond, la cui musica è la "colonna sonora" del mio percorso nel Sacro Femminile. Glen Velez è il mio maestro di tamburo, ma anche lui mi insegna ben più di quello, come uno sciamano che mi porta in viaggio con sé
“Queendoms”, il tuo album di debutto, è uscito l’1 febbraio. Un disco molto ambizioso e inusuale: 10 brani ognuno dedicato ad una dea. Come hai scelto quali dee inserire in questo progetto e quali escludere? Queendoms” (parola inventata che significa "reami della regina", per me "reami della Dea”) è un concept album sui culti femminini arcaici.Ho scelto dieci tra le prime dee a cui sono stati dati nomi, tutti risalenti al 3000 AC circa. Le dee di quell’epoca di cui ci sono arrivate informazioni sono già poche, alcune poi sono la stessa dea che diversi popoli hanno chiamato con differenti nomi - come nel caso della sumera Inanna, che gli accadi hanno chiamato Ishtar e i fenici Astarte. Non ho mai pensato a chi escludere, ma solo a chi includere perché sentivo un’urgenza di raccontare quelle che ho scelto, di esprimere le caratteristiche loro più di altre In alcuni casi, come per Lilith, ho voluto “rivendicare” un’appartenenza, in altri, ad esempio in Tara, ho seguito un impulso devozionale
Il primo singolo estratto, “Tanit”, vede due featuring importanti, ovvero con Angélique Kidjo e Loire Cotler. Come sono nate queste collaborazioni? Angelique e Loire sono entrambe amiche.L’idea di proporre “Tanit” ad Angelique è stata di Annie Ohayon, (una donna a me molto cara che ha lavorato con musicisti e compositori straordinari per decenni), la quale ascoltandola ha pensato fosse perfetta per lei. La voce di Loire era già in questo e in altri due brani del disco (Vacuna e Lilith). Ascoltarle insieme cantare / invocare Tanit è stata per me un’esperienza indescrivibile… oltre che un regalo meraviglioso.
Puoi svelarci i tuoi programmi futuri? Come regista sto preparando un film horror, di cui sogno anche di comporre le musiche. E come Agadez... non posso svelare molto... onoriamo il mistero!
Articolo del
07/02/2024 -
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