Enzo Onorato torna a far parlare del suo progetto Lady Day contro la violenza di genere. Si approda ad un secondo vinile per la collana Le Crisalidi (ricordiamo che il primo vedeva la partecipazione di Veronica Marchi e Niconote), secondo disco recuperabile solo in formato fisico proprio per sostenere una raccolta fondi per generare borse-lavoro per le donne vittime di violenza. Secondo disco dunque che vede protagoniste Ilenia Volpe e Michela Colli. L’arte dunque torna a fare politica, torna a sostenere la società, torna ad essere un vettore di condivisione e non solo di egocentrismo scenico…
Domanda a bruciapelo: secondo voi la musica potrà sensibilizzare le coscienze su di un problema così violento? Oggi, in questo tempo distratto e superficiale?
(Ilenia Volpe) - Credo nella coscienza ma anche nella pigrizia. Entrambe sono scelte ed entrano nella cerchia dell'individualità. Difficile stabilire se e quando ogni singolo individuo abbia o avrà la volontà di prendere in considerazione una problematica
(Colli) - Vorrei tanto fosse così., ma non lo so. La musica, si sa, ha potere curativo, è una cosa forte, quindi ha bisogno di attenzione e di profondità. Invece, vedo un bel po’ di distrazione e superficialità, appunto. Mi sembra di vivere il tempo del fallimento del famoso motto “la bellezza cambierà il mondo”..
Oppure esiste ancora attenzione e voglia di cambiamento secondo voi?
(Ilenia Volpe) - Esiste. Ma non so quanto margine ci sia per un cambiamento.
(Colli) - Da qualche parte, esiste anche questo. Da insegnante elementare, più che da musicista, ti dico che la voglia di cambiamento che esiste trova ostacoli da tutte le parti: i giovani di oggi hanno un sacco di esempi che hanno poco a che fare con le passioni e la profondità, non è facile instillare infatuazione rispetto a certi temi.
Le vostre sono canzoni che arrivano da un passato artistico o comunque che sono nate a prescindere da questo progetto. Tuttavia, a leggerle in quest'ottica, sembrano aderire molto al tema della violenza di genere... non so se è solo una mia impressione... voi che ne pensate?
(Ilenia Volpe) - Essere donna vuol dire (inevitabilmente) convivere con una cultura che non ci fa camminare libere e spensierate alle 3 di notte per strada. Crescere con questa condizionante, mi ha portato ad avere un pensiero e, presumo, una scrittura decisamente "femminile". Ma ne sono consapevole da relativamente poco.
(Colli) - Quello di Ennesimo non è un tu generico, il pezzo nasce per parlare con l’Amore e, sì, più di quanto volessi fare, ho scritto un testo molto vicino alla ferocia del tema della violenza di genere. Diciamo che, in quel rotolarsi di parole e nel sound che le accompagna, c’è sia l’orrore del tema, sia l’ironia (o la maturità) dell’affrontarlo. Come ho già detto, io, ad Amore, gliene ho cantate quattro.
La “preghiera” cos’è per te Ilenia… e so bene che ci vedo assai poco di religioso dentro.
(Ilenia Volpe) - Non mi è mai piaciuto il concetto di "pregare per qualcuno o qualcosa". La trovo una cosa inutile, dal momento in cui esiste la facoltà dell'ascolto.
E invece a Colli chiedo: “ennesimo” è una parola che in fondo tradisce una fragilità personale prima ancora che un dolore che torna. O sbaglio?
(Colli) - C’hai preso. Il tutto è trapelato da “mia malsana ruggine”, per caso? Eheh.
Chiedo ad entrambe: questa esperienza darà seguito a qualcosa di vostro, di personale? Magari sul tema o spunto per riflessioni e nuove scritture?
(Ilenia Volpe) - Ho sentito spesso questa storia della "cosa giusta", che a volte arriva addirittura nel momento giusto. Probabile, visto che ci ho appena scritto su una canzone.
(Colli) - Nel rileggere sotto l’ottica di questa esperienza alcuni miei testi, mi sono resa conto di avere scritto più volte di psicopatia, narcisismo perverso e violenza. Nell’ultima registrazione, ho realizzato un brano che rovescia in positivo la sorte di un famosa signorina della letteratura. Vorrei proseguire su questa scia..
Articolo del
12/02/2024 -
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