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Rita Zingariello
Rita Zingariello: un piccolo punto di sosta prima che sia luce nuova
di
Domenico Capitani
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Un Ep che segna un passaggio, un riconoscersi… che segna anche un bel suono libero, crudo, senza editing, dal vivo. Esce “Al di la delle stelle” questo breve passaggio digitale per la cantautrice pugliese Rita Zingariello. Troveremo cinque sue interpretazioni di brani celebri e poi una canzone sua, la title track del progetto… un brano che ormai ha 10 anni e che troviamo dentro quel disco tanto bello che si intitola “Possibili percorsi”. È come fosse una sospensione questo breve ascolto della Zingariello… e da qui si riparte poi…
Un inedito e cinque cover. Un live in studio… perché questa scelta? A quale responsabilità viene chiamato il disco? Mi mancava da qualche tempo l'attività in studio di registrazione. Ci sono tornata a dicembre scorso con l'idea di registrare una cover per Natale e mi è venuto in mente, coinvolgendo Domenico Lopez, mio amico e chitarrista, di fare una sessione live di canzoni che avessero a che fare con la notte e con la bellezza misteriosa che porta con sè. Ci siamo confrontati e abbiamo selezionato cinque cover di autori vicini ai nostri rispettivi ascolti e abbiamo riproposto una versione acustica della mia "Al di là delle stelle". Il disco più che chiamato a rispondere ad una responsabilità particolare risponde all'esigenza di prendere respiro, placare il battito e nella fase di riposo avere il tempo di riflettere sul giorno passato e ricaricarsi per il giorno nuovo.
Sospensione… ecco la sensazione che mi dai. E pensi che sia il suono migliore da dare a questo brano di Rita Zingariello? Assolutamente si. La sospensione è una sensazione che mi spaventa da sempre ma al tempo stesso mi affascina. In "Al di là delle stelle" racconto di una condizione sospesa tra terra e cielo, di un amore eterno che continua ad alimentarsi nei sogni e a vivere nei ricordi di uno spazio aperto, lento e staccato da terra.
E per le cover invece? Pensi sia il suono giusto? Quanto le senti cambiate dopo che le hai dato questo suono? Non so se sia giusto, posso solo dirti che abbiamo trovato un nostro suono senza cercarlo. Mi sembra sincero e per questo giusto per me e per Domenico, che con me ha condiviso questo lavoro. Le canzoni cambiano ogni volta che qualcuno decide di interpretarle, suonarle, cantarle o semplicemente ascoltarle dandone la forma e il significato che vuole.
Quanto blu nelle immagini… e che bella stanza… che significato ha tutto questo? Il blu è uno dei miei tre colori preferiti, insieme al rosso e al giallo. Lo uso per rallentare e per ricongiungermi con la parte più intima di me. La stanza in foto è la mia camera da letto, il posto in cui mi rifugio quando mi serve silenzio e riposo... il mio posto preferito dove prendono vita idee, dove mi faccio domande e provo a cercare risposte e dove trovo pace se non trovo le risposte. Il significato? In una parola: passaggio.
E del nuovo disco in arrivo? Avrà questa faccia? Ancora non so precisamente... so solo che sono cresciuta e nel percorso che mi condurrà al nuovo album c'è il bisogno di togliere, di non voler dimostrare (anche se dimostrare non è mai stata una priorità del mio modo di fare musica). Penso dunque che una modalità acustica, essenziale e semplice sarà la base della costruzione del nuovo disco in arrivo. Spero solo che ad attenderlo insieme a me, ci siano tante altre persone.
Articolo del
28/02/2024 -
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