Decisamente lisergico, metropolitano, sporco di cemento e di resistenza. Un nuovo EP per Moscatelli dal titolo “Morfina”. Un deciso cambio di rotta, un manifesto agli anni ’90 per noi nostalgici di questo futuro. Graffia la pelle e ha pochi modi accomodanti ma in fondo non si priva anche di forma pop, non si priva di ricordarsi le radici di quel “Vecchi ricordi”… illuminiamolo a dovere.
Beh prima di tutto ci colpisce questo cambio di scenario: come si passa da “Vecchi ricordi” a “Morfina”? Come si passa dal “pop" allo stoner? La musica per me è sperimentazione e “Vecchi ricordi” è stato un esperimento, volevo esprimermi in una veste più cantautoriale e leggera che mi ha aperto a nuove sonorità che mi sono piaciute molto. Sentivo però che mancava qualcosa, sentivo di aver tradito un po' la mia vera natura. Con “Morfina” ho riequilibrato le cose. E mi è venuto semplice perché ho sempre suonato Stoner e Alternative-Rock con i miei precedenti progetti.
Un Ep ricco di dissenso: trovo ci sia l’urgenza di vomitare cose che hai ingoiato per troppo tempo o sbaglio? Mi piace la parola dissenso. Come disordine e critica. Viviamo una realtà di virtù ostentate, circondati da gente che considera la gentilezza una debolezza. I social network ne sono l’esempio lampante. Io li odio ma non posso farne a meno. La musica è la mia libertà, la mia terapia. È il mio modo personale di estraniarmi da un ambiente tossico. Io sono un po' misantropo e spesso dico quello che penso, sputo veleno. Lo faccio nella mia quotidianità, immagina con la musica.
Il video della title track è decisamente un trip acido. Potevate esagerare in tal senso e sarebbe stato anche opportuno. La sua vera chiave di lettura? Credo che il video rappresenti bene la canzone, niente di esagerato. L’abbiamo girato in un giorno nelle campagne del mio paese, con il mio amico videomaker Lorenzo. Volevo qualcosa di veloce, semplice, proprio come Morfina. Forse potevamo spingerci oltre e fare qualcosa di ancora più acido ma non volevo dare un’immagine troppo stereotipata, riferita esclusivamente all’oppiaceo (pensa che YouTube me l’ha bannato come ”immagini negative”). La sua chiave di lettura? Lascio ad ognuno la libera interpretazione del video.
E la voce di bambino all’inizio? In fase di arrangiamento mi sono reso conto che la canzone era un po' troppo diretta, anche troppo per quel tipo di sound. Ho pensato che il suono di un carillon e la risata di un bambino potessero rendere l’introduzione del pezzo più dolce. Ti lascia un attimo di relax, ti fa respirare, senza sapere cosa ti aspetta realmente. Dopo pochi secondi entra il riff di basso come un pugno in faccia e introduce la vera natura della canzone. Ho preso spunto da un pezzo dei Korn, “Dead Bodies Everywhere”. Adoro quella canzone.
Solo 4 brani… perché? Hai esaurito lo sfogo? Avevo bisogno di fare una prova, riorganizzare le idee, i miei suoni, gli arrangiamenti, e capire come avrebbe suonato il prodotto finale. Vecchi Ricordi aveva un’impostazione cantautoriale e la costruzione del sound poggiava molto sulla chitarra acustica. Su Morfina ho cambiato tutto, anche studio di registrazione e fonico, introducendo un basso distorto alzato di un’ottava. Era necessario testare il risultato finale senza rischiare di fare un album che non suonasse come volevo. Direi che ho avuto le risposte che cercavo. Il mio sound si sta evolvendo. Ci sono molto vicino. Nel 2025 pubblicherò il mio primo album e introdurrò anche tanti bei synth incazzati, alla Nine Inch Nails. Vuoi vederli come uno sfogo? Mi va bene, vuol dire che è appena iniziato.
Articolo del
25/03/2024 -
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