Fedeshui Fedeshui: la delicatezza di un esordio d’autore di Domenico Capitani

Piccole cose nel mondo di Federica Caso che in arte si firma Fedeshui. Una canzone delicata, di parole morbide e di suoni acustici. Il romantico incedere di una contemplazione e poi della consapevolezza in questo “Ajere”, il suo primo lavoro, un Ep di 5 brani firmato dalla label campana L’Airone Dischi di Lucio Auciello. In rete il video ufficiale del primo singolo estratto dal titolo “Ornella e Franco” direi che si ma manifesto di un intero lavoro di suono e di lirica. È potente la semplicità…

La delicatezza di un suono “nudo”. A parte forse “Domenica in pigiama” e poco altro, hai davvero lasciato tutto così semplice e diretto. Perché?
Ho preferito lasciare tutto estremamente semplice affinché venisse fuori tutta la parte più intima e emozionale del progetto. È stato come voler accendere un lucina solo su di una piccola parte dell’anima.

Italiano e dialetto. Due dimensioni di una stessa faccia. A quale sei più legata?
Dipende dalle situazioni. Sicuramente il dialetto ha per me un significato affettivo visto che sono cresciuta in una famiglia in cui si è sempre parlato. Le mie nonne erano cilentane e le nostre chiacchierate erano sempre semplici e dense di amore. Mi piace la visceralità nell’espressione di un’emozione. E poi Pino Daniele ci ha insegnato a comunicare gli stati d’animo con una sola parola.

Il titolo di questo Ep significa… ieri? Giusto? E cosa succedeva ieri? E quindi penso: questo è un disco che in fondo parla di domani?
“Ajere” significa ieri e fa riferimento a tutta una serie di episodi e sensazioni che fanno parte di un qualcosa che è del passato. L’ho scelto per la necessità di dare un punto e vincolare queste emozioni a questo ieri in cui avevo un modo di percepire e di vivere le cose in maniera diversa rispetto a ciò che sono oggi. E quindi si, è un disco in fondo che parla di domani proprio per una consapevolezza che nel tempo è venuta fuori.

Eboli e la tua provincia: quanto ha contaminato, scritto e/o condizionato il suono di Fedeshui?
Credo tanto. Anche in questo il mio vivere la famiglia mi ha influenzato. L’amore per la mia terra, le passeggiate in montagna, il contatto con la natura e il desiderio di cose semplici sono state fondamentali per me.

Che poi non possiamo non chiedertelo: cosa significa questo nome d’arte?
È stato uno dei primi nickname che ho avuto ai tempi dei primi blog e account social. In quel periodo ero incuriosita tantissimo dalla cultura cinese e giapponese, dai film d’animazione di Miyazaki e di Takahata, dalle colonne sonore di Joe Hisahishi. E mi sono imbattuta nella filosofia del Feng Shui che in cinese ha il significato di “Soffio” e “Acqua”, ed è la ricerca dell’armonia all’interno di uno spazio. Mi piaceva l’idea di pensarmi come un qualcosa che fosse in continuo scambio con la natura fino a diventare parte di essa. Articolo del  23/04/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati