BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Edoardo Chiesa
Edoardo Chiesa: però noi al suo disco ci crediamo eccome
di
Domenico Capitani
|
Si intitola “A quello che vedo non credo per niente” il nuovo disco di inediti di Edoardo Chiesa ampiamente anticipato in rete da singoli e video ufficiali sempre molto curati. E dopo le note di copertina da sintetizzare per ufficio mi fermo con il sottolineare come ci sono artisti che gravitano un poco a latere delle solite abitudini di comunicazione e di vetrina. E ci vivono bene e con mille riscontri altri che non si misurano sui social o chissà che. La canzone di Edoardo Chiesa è matura, ferma, riconoscibile e densa di personalità. Ha bisogno forse dei like? Probabilmente no… e credo che stia dimostrando ancora una volta quanto sia importante e degna di essere sottolineata la sua penna… e la sua voce.
Beh la domanda sorge spontanea: Edoardo Chiesa a cosa crede per davvero? Nel testo di "Due come noi" canto "A quello che vedo non credo per niente.. ma a quello che sento succede davvero..”. È una frase che mi aiuta a ricordare quanto sia importante togliersi dagli occhi e dalla testa i preconcetti, e piuttosto cercare di guardare il mondo con occhi vergini, gettando via i filtri e le credenze che spesso ci limitano e offuscano la visione.
Molti storcono il naso quando si parla di "pop". Tu che rapporto hai con questa etichetta? Penso mi si addica musicalmente. Le mie canzoni sono di facile ascolto e per questo facilmente etichettabili con il genere "pop". Anche da ascoltatore ho da sempre apprezzato il genere. Adoro le cose semplici e belle, dirette e senza troppi fronzoli. Se poi posso trovare al loro interno altri livelli di significato nascosti e più complessi, meglio ancora. Per cui lunga vita al pop ben fatto.
La tua musica sta molto dentro la tua confort zone, quella chimica che tanto sai manovrare con destrezza. Hai mai pensato di stravolgerla? Non ho mai pensato di stravolgere la mia musica per cambiare rispetto a ciò che avevo fatto in precedenza. Il cambiamento deriva sempre da un'esigenza artistica precisa e rispecchia ciò che sento in un preciso momento. Devo per forza sentirmi a mio agio con ciò che faccio per cui no, non ho mai pensato di stravolgere la mia musica per uscire da una confort zone. Le volte che l'ho fatto è stato perché un certo tipo di racconto ne aveva necessità, ad esempio.
Emblematica e potente l'immagine di copertina: ormai vediamo solo attraverso i cellulari? Viviamo di falsità o di verosimiglianze? Non so cosa facciano gli altri, ma io mi trovo sempre più spesso schiavo di questi aggeggi tecnologici. Il rischio che si corre nell'utilizzarli in maniera errata è quello di perdere il contatto con le cose reali, tangibili e vere, quelle che ci radicano a terra e hanno a che fare con il senso dello stare al mondo.
Non è un concept album ma un raccoglitore di canzoni. Col senno di poi non pensi che in fondo si possono legare assieme da un senso comune? Non saprei, sicuramente sono tutte sorelle e hanno lo stesso padre. Quindi seppur con caratteri diversi hanno sicuramente molti punti di incontro tra loro. Probabilmente ciò che le accomuna tutte è la volontà di porre alle orecchie di chi le ascolta delle domande.
Articolo del
10/05/2024 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/105630Efdkg?si=VlgICd7AzGyaV9N0
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|