Disponibile su tutti i canali digitali l'intero Ep di remix di Valente con 4 brani contenuti dentro l’ultimo suo disco di inediti dal titolo "Radio Sky” uscito lo scorso anno per Dischi Soviet Studio. Un lavoro nato sotto il segno della buona e vecchia scia new-bave italiana - artista lui ampiamente devoto allo stile - che oggi trova nuova voce, apocalittica certamente, digitale e di grande impatto glam. Sono remix che, onde evitare dimenticanze, cito testualmente: "Radio Sky” (affidato a Paolo Baldini DubFiles), "Children Off The Beat” (ad opera di Eugene), "Fly” (ad opera di Jason Lindner, tastierista del disco "Blackstar" di David Bowie) e infine "Smile” (ad opera di Giorgio Ricci aka Templebeat L.T.D.). In rete poi il tutto è arricchito da visual che portano la firma dello stesso Giorgio Ricci.
Mi ha sempre affascinato la genesi di un remix. Chi sceglie cosa? Nasce prima l’uovo o prima la gallina? Ovvero: hai scelto tu i brani da concedere al remix? La voglia di un remix ce l’avevo da tempo e avevo già selezionato due brani, “Radio Sky” e “Fly”, ovvero i due singoli estratti dall’album “Radio Sky” come “cavie” per questo trattamento, gli altri due “Children off the beat” e “Smile” sono stati scelti invece dai remixer, di comune accordo con me.
E gli artisti che vi hanno lavorato? Scelta loro dei brani o scelta tua degli artisti? Premetto che considero tutte e quattro le collaborazioni un grande onore e privilegio per me, che mi riempie di grande soddisfazione. Gli artisti li ho scelti io proponendo loro le prime due canzoni: “Radio Sky” a Paolo Baldini DubFiles e “Fly” a Jason Lindner ; così puoi immaginare quanto mi abbia elettrizzato e fatto piacere e sapere che ad entrambi piacevano i rispettivi brani da remixare e che accettavano di farlo. Per quanto riguarda “Radio Sky Remix”, sognavo da tempo una versione dub di un mio pezzo (devi sapere che sono un vorace ascoltatore di dub e reggae e un appassionato collezionista di vinili del genere) e sentivo che “Radio Sky” poteva essere adatta, ma naturalmente mi serviva una conferma dal dubmaster italiano per eccellenza e quando Paolo Baldini mi ha fatto sentire cosa ne stava uscendo ho semplicemente pensato “wow”! “Fly” invece mi è venuto naturale proporla a Jason Lindner, dato che aveva già suonato la tastiera nel brano “Love of My Life”, che chiude l’album “Radio Sky” e questa seconda collaborazione con il tastierista di “Blackstar” di Bowie mi ha davvero riempito di gioia: la visione di Jason del brano è quasi “progressive” nel suo essere un pezzo di musica elettronica in continua evoluzione dall’inizio alla fine, un trip, un “volo” appunto. Poi ho chiesto a Eugene, un musicista davvero straordinario in ambito elettronico, ma non solo, con il quale c’è attinenza di gusti musicali e grande stima reciproca oltre che una simpatica amicizia, se gli andava di mettere mani e orecchie ad uno dei brani dell’album e in questo caso gli ho detto semplicemente di scegliere il pezzo che più gli piaceva e lui ha scelto “Children off the beat” donandole una veste di pura elettronica davvero avventurosa e cangiante e piena di ritmo e groove, abbandonandone l’origine tipicamente pop wave e proponendo un sacco di musica e quasi zero vocals, che era un po' la cosa che andavo cercando con questi remix: dare spazio al suono. Davvero un lavoro creativo e brillante. Infine ho chiamato Giorgio Ricci, aka Temple Beat LTD, mio caro amico, brillante musicista e visual artist e anche a lui ho proposto di selezionare un brano che gli piacesse e che gli sembrasse adatto al suo trattamento e la scelta è caduta su “Smile”, cosa che mi ha fatto molto piacere in quanto la versione originale di “Smile” nell’album ha la funzione di accendere una luce pop dopo una serie di canzoni più gloomy e wave style, ma lui l’ha resa meno sbarazzina e più hard con il suo remix, mettendola in un mondo techno dance da club noir.
Stesse curiosità le rivolgerei ai video… come nascono? I video sono scaturiti dalle visioni di Giorgio Ricci, stimolate anche dalle parole dei pezzi originari, io poi, man mano che mi faceva vedere, mi sono limitato ad approvarli e a suggerire un paio di cose, di natira più emozionale che tecnica, inoltre gli ho proposto di utilizzare un colore fondamentale per ogni video che corrispondesse al colore della copertina di ognuno dei remix, le quali infatti sono tutte uguali, ma differenziate dai colori, Blu, Verde, Rosso e Viola: un’ idea di Giulia Baldissera che ha realizzato il lay out delle copertine da un’illustrazione ideata da Nicola Stefanato per le t-shirt del tour, stimolata da un mio imput, ovvero l’idea di esprimere l’idea di una comunicazione cosmica, capace di diffondersi in un “radio sky” che potesse essere inteso sia in senso fisico che come spazio cosmico interiore e lui ha ideato quell’immagine, una specie di ibrido tra un microfono vintage e un’antenna radio. Questo concept è alla base anche dei remix e dei video.
Nel suono che dalla new-wave si coniugano in modo totalmente metropolitano, distopico, futuristico… quanto ti senti riconosciuto o quanto scopri nuove vedute di te? Sicuramente mi trovo a mio agio e mi riconosco nella declinazione elettronica delle mie canzoni, ma soprattutto mi ha stimolato, come dici tu, scoprire nuove visioni e prospettive di me! Era proprio quello che volevo, uscire da me stesso per scoprire come mi avrebbero visto altri musicisti e producers e proporre così al pubblico nuove avventure sonore dove il mio ruolo di vocalist fosse meno importante e in cui parlasse soprattutto la musica. In realtà, quando propongo le mie demo al mio produttore e ai miei musicisti ho sempre questa idea in testa: lasciarli suonare il più possibile liberamente per vedere dove possono andare a finire le canzoni con l’apporto di tutti e poi solo in un secondo tempo, magari, scegliere il meglio insieme al produttore.
Stai pensando di procedere anche con altri brani di “Radio Sky”? No direi che l’avventura remixes, almeno per il materiale di questo album, finisce con questo EP. Ma sicuramente è una strada molto stimolante che mi piacerebbe poter ripercorrere in futuro.
Articolo del
26/05/2024 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|