Straordinaria interprete inglese, con una impostazione vocale di tipo operistico, ma con una adesione totale ai criteri espressivi della musica folk moderna, Anna B Savage, 34 anni compiuti, ha appena pubblicato “You And I Are Earth”, il suo terzo album. Un disco bellissimo, prodotto da John Spud Murphy, irlandese, apprezzato ingegnere del suono, noto per aver già lavorato con i Lankum e con i Black Midi, due gruppi di punta della nuova ondata di irish folk. Da un punto di vista musicale in nuovo disco è completamente diverso dal secondo “in/FLUX” che, a sua volta, era differente dal primo, “A Common Turn”. Come spieghi questa trasformazione continua del tuo “songwriting”
Ce ne parla nel corso di una intervista molto cordiale che ha avuto luogo durante un suo breve soggiorno a Roma.
Il tuo nuovo disco, “You And I Are Earth”, segna una svolta nel tuo percorso musicale? Anna B:” Mi sono messa in discussione. Ne avvertivo la necessità. Non ero mai completamente soddisfatta dei risultati raggiunti, tanto è vero che ho lavorato con tre produttori diversi. Adesso mi riconosco in questa formula che alcuni definiscono “chamber folk” (folk da camera). Ha la mia fiducia incondizionata. Finalmente mi sento me stessa”
Vieni da due genitori che sono cantanti lirici. Tutto questo ha influenzato in qualche modo la tua formazione artistica? Anna B:” Sì, certamente. Non poteva che essere così. Ma ho cercato di adattare la mia voce alle nuove sfide proposte dalla musica folk moderna. Ho accettato il rischio. Sono cresciuta e adesso mi sento migliorata molto”
Come spieghi questa tua fascinazione per l’Irlanda, tu che sei nata a Londra e sei una cittadina inglese a tutti gli effetti? Anna B:” Tutto risale a circa dieci anni fa, quando ho conseguito un Master in Poesia presso l’Università di Manchester e i miei due professori erano irlandesi. Loro mi hanno trasmesso l’amore per la Terra e la cultura irlandese. Sono rimasta affascinata dalle poesie di Seamus Heaney e dalla bellezza della costa occidentale irlandese. Da allora in poi non ho pensato ad altro che a trasferirmi in Irlanda e ogni volta che penso a quello che ha fatto la mia Inghilterra nei confronti dell’Irlanda, non riesco a non provare un sentimento di rimorso”
Sei cresciuta a Londra, ma poi hai vissuto a Dublino, poi ancora a Belfast e adesso ti sei trasferita ancora, vero? Anna B: “Sì, adesso vivo in un villaggio piuttosto piccolo all’interno della contea di Donegal, sulla costa Nord Occidentale dell’Irlanda. Mi sono trasferita lì insieme al mio nuovo compagno, anche lui un musicista, di qualche anno più giovane di me. Stiamo vivendo una storia d’amore bellissima, non solo fra noi due, ma anche con la regione che ci ospita”.
E in effetti il tuo nuovo album ha la struttura di una lettera d’amore scritta ad un uomo, il tuo compagno. Tanto amore crea dipendenza in qualche modo? Anna B.: “No, niente affatto. Io adesso sto parlando con te qui a Roma, mentre lui è a Parigi, ma va benissimo così. Sappiamo anche stare da soli. E poi saper stare per conto proprio è una cosa positiva, non trovi?”
Certo, sono assolutamente d’accordo con te. E’ un po' come la differenza fra “solitude” (una solitudine scelta) e “loneliness” (una solitudine subita), vero? Forse allora anche su “Lighthouse” c’è un riferimento a tutto questo, quando canti “Happy Alone By The Sea” Anna B: “Sì certo, proprio così. Io adoro trascorre molto tempo da sola di fronte al mare. Tu non puoi saperlo, ma un vecchio componente della mia famiglia, quella da cui discende mia madre, faceva come mestiere il guardiano del faro” Molte altre canzoni del tuo nuovo disco parlano d’amore, a cominciare da “Mo Cheol Thu”, quella delicata folk ballad con il titolo scritto in gaelico. Che cosa significa esattamente? Anna B: “Significa “Tu sei la mia musica”, un modo davvero emozionante per dire “io ti amo”, non trovi? Quando canto “Breathe With Me” intendo il raggiungimento di una intesa così completa che passa attraverso i corpi e arriva fino all’anima”
Anche su “Talk To Me” ci sono delle intuizioni bellissime, come la metafora che paragona le lacrime del tuo pianto all’acqua salata del mare Anna B:” Sì, mi fa piacere che tu l’abbia notata, non è da tutti. Sai, io credo che gli elementi presenti in Natura, come il Mare oppure il Vento, in qualche modo interagiscano con i sentimenti che provano gli esseri umani”
Ma questa cosa è veramente toccante, lo sai? Allora è lo stesso su “Big & Wild”, quando metti in relazione la potenza delle onde del mare con la forza fisica, con la corporatura dell’uomo che giace accanto a te Anna B: ”Sì, proprio così. Ma hai imparato a memoria il disco? (risate)”
Quando ho saputo che avrei potuto incontrarti, mi sono andato a rileggere tutte le liriche dei brani e le ho trovate straordinarie Anna B:” Grazie, sono veramente contenta delle tue osservazioni”.
Mi è piaciuta molto - sia musicalmente che sul piano dei testi - anche “I Reach For You In My Sleep“. Hai un modo così speciale di parlare di intimità fra un uomo e una donna, con riferimenti che vanno ben oltre il sesso Anna B:” Sì, mi riferisco a una specie di magia che si crea, un qualcosa che non mi era mai accaduto prima. La sensazione netta di immergersi nell’altro e che l’altro faccia lo stesso con te, di muoversi all’unisono” I tuoi primi dischi avevano molta energia, ma c’era anche della rabbia e tanta insoddisfazione. Questo lavoro invece è senz’altro più rilassato, più calmo e comunque sa essere ugualmente bello e interessante. Hai trovato il modo di volere più bene a te stessa? Anna B:” Beh, sono cresciuta. So modulare meglio la voce, so fare meditazione, dedico tempo al “birdwatching” e alla lettura. Sono state tante piccole conquiste per me. Quella veramente grande però è stata imparare ad amare. Ero troppo abituata a stare da sola” Quale è la storia dietro un titolo come “You And I Are Earth”? Anna B:“ Si tratta di una scritta incisa su una targa antica, che risale al XVII secolo e che è stata trovata in una fogna di Londra. Mi ha ispirato molto: “Tu ed io siamo la Terra”, siamo le radici, ci mescoliamo nel fango. Ancora una volta l’Uomo e la Natura si mescolano insieme, come fossero una cosa sola”
Articolo del
28/01/2025 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|