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Ho incontrato Roberto Papavero, chitarrista e voce dei Les Fauves... Qualche domandina c’è scappata...
Les Fauves, secondo album finalmente. Come sta andando?
Piuttosto bene, in realtà non possiamo proprio lamentarci anche se lo facciamo comunque, giusto per tenerci in allenamento...
Eravamo tutti ansiosi di ascoltare questo album, dopo un Ep e un album N.A.L.T. fantastici, e osannati, come vi siete approcciati alla nascita del secondo capitolo?
Abbiamo cominciato senza porre nessun tipo di paletto, siamo andati alla deriva fin dove ci era possibile e poi abbiamo confezionato il tutto con una parvenza di razionalità.
Ho notato che Liquid è un disco, diciamo così, meno rock dei precedenti, forse perchè c'è una rassegnazione di fondo oppure è colpa della vecchiaia?Eheheh...
Beh, sai com'e si cerca sempre di trovare soluzioni nuove, di evitare i clichè... Si é proprio la vecchiaia... Come nascono i vostri pezzi?
Nascono da delle idee che di solito porto io e poi sviluppiamo insieme finche non riusciamo a incastrare tutti gli strumenti in un arrangiamento soddisfacente. Come vi approcciate al mondo musicale italiano? C'è un pò di speranza, secondo voi?
Non saprei... Ci muoviamo nell'oscurità... Per noi il mondo musicale italiano è qualcosa di marginale, cosi come noi siamo qualcosa di marginale nel mondo musicale italiano...
Quali sono secondo voi le reali possibilità per una band italiana all’estero?
Le possibilità sono infinite, certo difficilmente una band italiana sarà mai la nuova rivelazione della scena inglese, come si nota è già una contraddizione in termini. Lì la musica é un'industria e quindi noi per loro non siamo altro che concorrenza di qualità inferiore. Un po' come il made in Italy vede i prodotti cinesi come una brutta imitazione. Penso che l'unica possibilità stia nel valorizzare la propria cultura di appartenenza, anziché tentare di nasconderla scimmiottando modelli anglosassoni, sviluppare una propria ricetta che sia però esportabile anche fuori confine, come accade in altri paesi come Francia o Scandinavia, o come é successo in Germania negli anni 70. Solo a quel punto forse si potrà cominciare a parlare di una scena italiana.
Quali sono le cose da non fare assolutamente per poter sperare di durare il più a lungo possibile?
L'unica cosa credo che sia continuare a mettere del sentimento in quello che si fa, e allo stesso tempo farlo divertendosi e senza prendersi mai troppo sul serio.
Secondo voi è meglio un giorno da leoni o mille da pecore?
Cinquecento da orsacchiotto.
Quanto vendono i vostri dischi?
Esattamente non te lo so dire, ma di sicuro non ci daranno un disco di platino. Urtovox è una label con artisti più interessanti, tipo Beatrice Antolini e A Toys Orchestra.
Come vanno i rapporti con l’etichetta? Sia dal punto di vista professionale che umano...
Con gli altri artisti dell’etichetta? C'è grande rispetto e stima reciproca fra tutti direi, questo ci tiene uniti più che i contratti e le clausole. I Toys Orchestra non perdiamo occasione di passarli a trovare ogni volta che ci è possibile, ci si trova spesso nei backstage dei concerti di Beatrice Antolini in zona, con papà Urtovox ci sentiamo praticamente tutti i giorni, a volte c'e qualche scazzo sì, ma mai niente di serio, come in tutte le famiglie. Fondamentalmente ci vogliamo bene.
Quale è la vostra più grossa ambizione in campo musicale?
Riuscire a fare un disco che sia ricordato fra trent'anni.
Con chi vorreste collaborare in futuro?
Personalmente mi onorerebbe collaborare con Franco Battiato.
Come vi vedete tra 10 anni?
Difficile dirlo... magari produttori affermati per gruppi hip-hop, oppure grassi e rugosi musicisti di strada in qualche paese extraeuropeo, oppure normali impiegati in istituzioni pubbliche regionali... Proprio non saprei immaginarci fra dieci anni...
Esiste secondo voi una scena alternative italiana?
Beh, sarebbe assurdo affermare che non esiste, semmai si può dire che al momento non é molto competitiva rispetta alla scena mainstream. Ha vissuto un momento di splendore durante gli anni 90 mentre ora sembra che fatichi ad arrivare alla gente.
Progetti per il futuro?
Niente di specifico, stiamo lavorando a qualche pezzo nuovo, a settembre probabilmente un tour estero... Per ora ci godiamo l'estate.
Articolo del
12/06/2009 -
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