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“E’ una serata molto importante questa poiché si inaugura una rassegna, Take Five, che abbiamo voluto realizzare in virtù di un avvenimento molto importante accaduto quest’anno; a luglio il Ministero della Cultura ha riconosciuto, per la prima volta nella storia, la voce e il ruolo dei centri di produzione per il settore musicale. Sino ad ora questa definizione era stata resa possibile unicamente per la danza e il teatro. Grazie a questa apertura il nostro ambito, quello del jazz, ha avuto la forza di poter proporre dei progetti in qualità di centro produzione musicale. Questa sera iniziamo col presentarvi il primo dei cinque progetti che rappresentano il meglio delle produzioni originali che questi centri a livello nazionale hanno prodotto.. ”
Si apre così, il 5 dicembre 2022, il lungo discorso di Luciano Linzi, direttore artistico della Casa del Jazz, affiancato poco dopo Francesco Mariotti, dirigente artistico invece (insieme a Maurizio Busia) della prima di queste realtà produttive emerse nel 2022: Toscana Produzione Musica con “Mali Blues” .
Il gruppo, composto da Dimitri Grechi Espinoza (sassofoni), Gabrio Baldacci (chitarre elettriche) e Andrea Beninati (batteria e violoncello), trasporta i presenti in sala attraverso un viaggio nei territori fascinosi tracciati dal blues africano.
Forte della sua esperienza con i musicisti tuareg e berberi, l’ensemble di Espinoza sposa alla perfezione l’essenza stessa di “infinito”, proponendo composizioni che mutano l’incedere in divenire, che combinano fiati e fraseggi di violoncello, che uniscono i toni bassi e polverosi della chitarra elettrica al ritmo tribale della batteria o del semplice battito di mani, il tutto a convergere verso un immaginario dove a dettar legge sono la sabbia, il vento, le stelle.
Incursioni post rock contribuiscono a rendere ancor più stratificato e profondo l’eco emozionale della musica, avvincendo l’ascoltatore che non può che abbandonarsi, innamorato, alla peculiare bellezza di questi canti del deserto.
Articolo del
06/12/2022 -
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