BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Max Manfredi
Dremong
2014
Gutenberg Music
di
Arianna Mossali
|
Torna uno dei più sensibili ed eclettici poeti del panorama cantautorale italiano, Max Manfredi. Il suo nuovo album dal titolo ”Dremong” porta il nome dell’orso tibetano che, non solo in Tibet ma anche in molte altre culture, ha molteplici valenze simboliche. Aggressivo ma fragile, temuto ma bistrattato, possente e letale per antonomasia ma al tempo stesso protagonista di tante fiabe rassicuranti e immancabile nella collezione di peluche di qualsiasi bimbo. Potremmo quasi dire che quest’orso totemico rappresenta un po’ l’essenza stessa della musica, che dovrebbe al tempo stesso infiammare l’anima e placarla, ferirla e dissetarla; e se un artista non riesce ad ottenere questo effetto, allora non è tale. Manfredi ci arriva attraverso contaminazioni tra suoni del folklore popolare europeo e attitudine rock senza tempo, che rispecchiano anch’esse la doppia anima della musica, nostalgica e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti. La title track è un’originalissima ballata che sembra quasi narrare il punto di vista dell’orso stesso, braccato e massacrato per estrarre dal suo fegato bile e altri umori dalle presunte proprietà terapeutiche. Disgelo ripropone uno dei temi ricorrenti di Max Manfredi, quello del venditore porta a porta, altra figura emblematica della società liquida e flessibile, troppo flessibile, al punto da essere destabilizzante. Diadema e Notte sono acquarelli di cieli stellati e di sogni impossibili. Finisterre riflette lo spirito romantico e nostalgico di cui si parlava attraverso la metafora della radio ad onde medie. Rabat Girl è una sorprendente storia in stile Sin City. Con Sangue di Drago andiamo in Grecia per un omaggio alla tradizionale rebetika, la musica dell’emarginazione e della passione. Notevoli nella loro estrema crudeltà Sestriere del Molo e l’urticante Anni 70, il ribaltamento di tutti i luoghi comuni a cui la cultura di massa ci ha abituato. Si chiude con la struggente Le Castagne Matte, che ci riconcilia con una dimensione poetica che trascende l’intimismo per riportare la canzone nel collettivo, nella società, nel mondo. Disco strano e senza frontiere. Da ascoltare.
TRACKLIST Dremong Disgelo Diadema Notte Finisterre Rabat girl Piogge Inutile Sangue di drago Il negro Sestiere del Molo Anni 70 Le castagne matte
Articolo del
14/10/2014 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/LGQtxVjDSZg
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|