Preziosa riscoperta da parte della Hate Records di Pierluigi Bella che ha pensato bene di stampare su disco (soltanto in vinile, copie numerate) le incisioni di Jean Luk (pseudonimo di Luciano Gentile) cantante e chitarrista nato nel 1945 in provincia di Roma e morto a soli 19 anni d’età.
Luciano era proprio all’inizio della sua carriera, la RCA gli aveva offerto la possibilità di stampare il suo primo 45 giri con un nuovo pseudonimo, quello di Luciano Vieri quando, in una notte di pioggia, l’auto guidata dal neopatentato Luciano, ha sbandato sul Ponte delle Valli a Roma e lui ha perso la vita. Pierluigi Bella ha effettuato una vera e propria ricerca sul campo e - grazie al consenso e all’aiuto di Adriano De Cupis, il cugino di Luciano - ha finalmente avuto a disposizione le incisioni originali dell’esordio di Luciano come Jean Luk e ha potuto pubblicare questo prezioso album. Il disco si intitola “Odio Quelle Che Sognano” ed era il retro di “Saraghina Twist”, uno dei primi singoli di Jean Luk, il brano con cui aveva partecipato ad una delle prime edizioni del Cantagiro.
Dal punto di vista strettamente musicale le 16 composizioni inserite sull’album (8 sul lato A, altrettante sul lato B) risultano tutte influenzate - come è giusto che fosse - dal Rock and Roll della metà degli anni Cinquanta, un tipo di musica che andava a confluire nel Twist fino a generare il ballo omonimo che tutti ricordiamo. Jean Luk però aveva scelto come modelli dei cantanti americani poco melodici, poco addomesticati, l’opposto di Paul Anka, tanto per intenderci. Preferiva ascoltare musicisti che rappresentavano il “wild side” di quella tendenza, nomi come Little Richard, Eddie Cochran e Jerry lee Lewis. Questo spiega l’approccio musicale crudo ed essenziale di Luciano /Jean Luk , che si rivela molto valido come cantante, ma ancora più bravo come chitarrista. La Fonit lo mette sotto contratto per stampare dei 45 giri chiedendogli però di inserire nel suo repertorio alcune “ballad”, che andavano tanto di moda all’epoca.
Il vinile che vi ritroverete ad ascoltare raccoglie un intrigante mix di rock and roll, twist e di slow ballad che vi faranno rivivere per intero lo spirito di un’epoca. Chitarra elettrica e fiati animano brani molto ritmati come “Dado di Miele”, “Tell Me Baby”, “Little Rock” e la fantastica “Anna Twist”, mentre “Danza Di Guerra” e “L’Ultimo Treno” sono dei gustosi, incalzanti boogie-woogie solo strumentali. Non mancano le ballate melodiche, come “You Are My Love” , “Una Stella Nella Mano” , “So Romantic” e “The Girl With Her Dog”, ma i brani guida sono di certo “Saraghina Twist”, un contagioso mix di rumba e twist, un inno ai “ragazzi vagabondi che perdono tutta la giornata”, un pezzo impreziosito da un grande assolo di chitarra elettrica e “Odio Quelle Che Sognano”, una ballata molto ritmata e divertente che è stata inserita poi nella colonna sonora del film “Le Quattro Verità”.
Una citazione come “ non so fare il romantico / però ti desidero con tutto il cuor”, tratta proprio da questo brano, può essere la sintesi del messaggio amoroso di Jean Luk, che si segnala anche per “Torno a Pregare” (che assomiglia molto a “Pregherò” che a sua volta era la cover di “Stand by Me”) , per una scatenata “Let’s Dance The Twist” e per una divertente “Al Fuoco Al Fuoco” con tanto di sirene dei pompieri in sottofondo che vengono a spegnare “il mio povero cuore che sta bruciando”.
Un album che vi consigliamo di cercare, da Soul Food o altrove, ricordandovi che esiste solo in vinile e che non si tratta di una operazione nostalgica, ma di una riscoperta delle radici vere del rock and roll. Da ascoltare.
Articolo del
12/01/2023 -
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