Eusebio Martinelli e la sua Gipsy OrkeStar sfornano un disco assai interessante e ricco di energia e good vibes come direbbero molti. “Sbam!" è già di suo un titolo che codifica una rivoluzione, una sorpresa, ci mostra l’impatto esplosivo con qualcosa di unico. E ci piace anche questa visione di “provocazione” che ci regalano i nostri. Decisamente fuori programma ogni deriva che dalla tradizione gipsy prende derive dance, pop, digitali e tantissimo altro. Impossibile sintetizzare un suono propulsivo come quello custodito da questo disco che presto troveremo anche dentro una bella release in vinile. Cerchiamo di indagare come sempre…
Nuovo disco che probabilmente mette in scena un maggiore bisogno di contaminazione. Possiamo dirlo? Senza dubbio possiamo dirlo! Abbiamo ascoltato ogni genere di musica per due anni e cercato la contaminazione senza paura, anzi con la voglia di farci influenzare. Abbiamo voluto metterci in discussione per vedere se la nostra scorza era resistente o se avrebbe vacillato una volta esposta alle correnti esterne. Bè, si è dimostrata una scorza gipsy bella tosta, che però può tingersi di colori sempre diversi.
E anche di passato mi azzarderei a dire... del futuro c’è davvero poco. Cosa ne pensi? Il futuro e l’unica strada possibile, poi sta a noi decidere come percorrerla. Nel nostro sound abbiamo pescato un po’ ovunque, nel passato e nel presente. Per quanto riguarda il futuro basta ascoltare “round the fire” che parla di mio figlio, l’unico che forse se ne intende davvero di futuro.
Il titolo, “Sbam!”, sembra una provocazione, una rottura improvvisa alla normalità. Come lo racconti questo titolo? “SBAM!” È più che una provocazione, è un tuffo nell’acqua fredda la mattina quando ancora sei addormentato. Dopo due anni di sonno forzato la cosa che fa meglio alla salute è essere svegliati di colpo dall’acqua gelida e ricominciare da dove ti eri fermato.
Impossibile non citare due compagni di viaggio. CISCO e Tonino Carotone. Che rapporto avevi con loro, perché loro e perché questa canzone...? Con Cisco e Tonino condividiamo diverse collaborazioni passate e siamo tutti sotto la stessa etichetta (Maninalto!). Sono entrambi dei grandi artisti, molto diversi fra loro, che si sono prestati volentieri a cantare nel nostro brano più “filosofico”, creando un equilibrio meraviglioso fra concretezza e superficialità, fra dolcezza e amarezza, fra serietà e ironia.
E quindi, per parafrasare il tema di questa canzone a cui facevamo riferimento, secondo te questo disco che traccia lascerà? Possiamo fare dischi, concerti e spettacoli diversi, ma la traccia che vogliamo lasciare è sempre la stessa: siamo vivi e andiamo avanti sempre perché non possiamo fare diversamente. Musica sappiamo fare e nient’altro potremmo fare. Questo lascia sicuramente una traccia in chi chi ascolta e ci vede in concerto perché non passa inosservata l’energia che ci pervade, viene dal profondo e lascia il segno.
E a proposito di tracce... in vinile? Il vinile è il miglior modo per ascoltare la musica e non ti permette di skippare senza approfondire l’ascolto. Scherzo! Volevamo un bell’oggetto da appendere al muro, ma non essendo pittori abbiamo dovuto metterci dentro della musica
Articolo del
05/05/2022 -
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