Tanzos “Vinci, combatti, sogna… e perdi” di Tommaso Liorni

Torna l’eclettico musicista austriaco con un nuovo EP “Win Fight Dream Lose”, un disco più esplosivo che mai col quale rimane fedele ad un percorso pop-rock energico. Tanzos , che è stato frontman della band indie-rock Zeronic dopo la nomination di due suoi album nella categorie “Best Alternative” all’Austrian Music Award Amadeus ed essersi esibito come special guest durante tutto il tour di Paul Weller.– è in fase di continua evoluzione. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Extra! Music Magazine

Ciao Mik, grazie per essere con noi! Il tuo EP di debutto “Win Fight Dream Lose” è uscito da poco. Ci puoi parlare un po’ del significato che hanno queste 4 parole per te?
Ciao! grazie per ospitarmi! Per me queste quattro parole sono parte integrante di quasi ogni processo. Se resti appassionato e provi cose nuove cose, finirai per attraversare queste quattro fasi in qualche punto del tuo percorso. Anche se “Lose” può sembrare un po’ triste all’inizio, credo che possa essere anche molto di conforto sapere che il fallimento temporaneo è inevitabile e spesso un segnale che qualcosa di buono sta arrivando

E’ in qualche modo un disco autobiografico o ha un significato più universale?
Non lo descriverei necessariamente come autobiografico. Credo che copra temi che molti di noi affrontino. Spero che gli ascoltatori riescano a coinvolgersi in una sorta di conversazione con le canzoni, come se parlassero con un amico incoraggiante

La tua musica è un mix di pop e rock in cui la tua voce è al centro di tutto e dà una chiara connotazione sia alla musica che ai testi. Cosa ne pensi? Qual è l’elemento più forte delle tue canzoni?
Per me la parte vocale è ciò che ti mette in relazione con la canzone prima di tutto quindi ho sempre provato ad avere una voce chiara e onesta. Ma tutti gli elementi musicali devono essere in grado di coesistere e collaborare, facendoti dimenticare delle parti individuali, così che l'ascoltatore possa tuffarsi nella canzone, nelle parole e nell’atmosfera

Quali sono le tue principali influenze nella tua musica e nella tua vita? Non devono provenire necessariamente dall’ambito musicale…
Influenze interessanti possono provenire da ovunque, da una conversazione, da frasi di libri, film o da cose casuali che entrano nella tua testa e di cui non ne sei neanche consapevole. Onestamente quelle più interessanti mi arrivano sotto forma di coincidenze, quindi la cosa più complicata è restare aperti a qualsiasi cosa possa arrivare. A volte anche una singola frase o immagine può portarti in un nuovo mondo di idee.

La cover del disco e le tue foto ufficiali sono molto belle e hanno un forte impatto: sei tu vestito di bianco su uno sfondo rosso. Perché questa scelta e perché per questo disco?
Dal momento che le canzoni sono piuttosto dirette e chiare, la parte visual che l’accompagna dovevano esserle altrettanto. In genere io amo particolarmente la semplicità e i colori forti quando si parla di design, ecco perché abbiamo scelto uno sfondo rosso tinta unita come ancoraggio visivo

Per caso hai un “guilty pleasure”, qualcosa su cui segretamente vorresti lavorare o far uscire e magari vorresti rivelarcelo?
Non ho mai registrato una cover fino ad ora, anche se spesso ci penso. E la maggior parte delle canzoni a cui penso sono sicuramente dei “guilty pleasure”, credo. Magari un giorno registrerò una raccolta di ballad kitsch, se ne sarò abbastanza coraggioso!

Il 2022 è appena terminato. Quali sono le tue riflessioni su quest’anno passato e quali i tuoi obiettivi/ desideri/ programmi per il 2023?
Il 2022 è stato un anno difficile per tanti motivi, quindi speriamo in un 2023 migliore.
Personalmente lavoro costantemente su nuove canzoni e spero di far uscire qualcosa di nuovo già nella prima metà del 2023.E poi vorrei finalmente portare tutte le mie nuove canzoni in giro e suonarle dal vivo. Non vedo l’ora e spero di venire in Italia, sarebbe fantastico

Articolo del  11/01/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati