I Joshua Thriller, progetto nato dalla mente di Giorgio Indaco, non sono solo una band, ma un vero e proprio collettivo artistico in cui musica, moda e arti visive si incontrano e si contaminano. Un ritorno all'essenziale, con melodie pop/rock, ritornelli semplici e di impatto, unite a sonorità moderne ma attente alla tradizione rock e pop. L’8 marzo 2023 è uscito “Milkshake”, il primo EP della indie band catanese. A un anno di distanza i Joshua Thriller tornano con un nuovo brano che profuma d'estate, "Pick the Flowers". Il singolo è il primo di una serie di canzoni che anticiperanno il secondo EP della band catanese. Li abbiamo intervistati per saperne molto di più
Ciao, innanzitutto complimenti per il nuovo brano e anche per l'Ep precedente che ho ascoltato su Spotify ed è davvero interessante e ricco di spunti. Togliamoci subito il dente come prima domanda: Perché avete scelto un nome (che trovo geniale) - che potrebbe sviare - per questo vostro progetto musicale? Ciao e grazie di cuore per i complimenti al brano, al nostro nome e all'EP. Joshua Thriller è un nome che sicuramente vuole sviare. Quando siamo usciti con il nostro primo singolo "Cloud on the water" tutti pensavano fossimo un nuovo progetto funk. Poi abbiamo spaziato tra elettronica e poprock. Adesso siamo in una specie di fase "hippie" e ascoltiamo un sacco di reggae. Già abbiamo scritto nuove canzoni completamente diverse da "Pick the Flowers". Siamo fatti così, abbiamo uno stile "non stile". O "mille stili"
Pick The Flowers è un pezzo allegro, estivo. Si sente che vi siete divertiti nel farlo. Come nasce? Di che periodo è frutto? L'idea melodica e le parole circolavano da qualche anno. Era un esercizio di stile. Nella mia mente erano i Beatles e gli Oasis che scrivevano un pezzo insieme. Scrivo quasi sempre partendo da esercizi di stile, immaginando artisti anche diversi tra loro che si incontrano e creano musica insieme. Ma c'era la voglia di scrivere qualcosa di più profondo in un mondo musicale dominato da tematiche trap e ghettorap che un pó hanno davvero rotto. Le parole di questa canzone per noi sono molto importanti
Lo hai scritto tu Giorgio? Le parole e gli accordi di base. L'arrangiamento è un lavoro di gruppo, come facciamo sempre
Raccontaci della band e dell'idea di fare musica in prima persona. Quando e perchè lo hai deciso? La band è nata perchè detesto suonare da solo, voglio stare da sempre in una band, soltanto che ne ho avute tante e quasi sempre tutto è finito nel nulla. Joshua Thriller è un nuovo capitolo che speriamo cresca in armonia e migliori sempre. Cosa ascoltavi e cosa ascolti/ascoltate? Rock and roll degli inizi e soul motown. Poi Led Zeppelin, U2, Beatles, James Brown, Michael Jackson, Pink Floyd....insomma i classici. Oggi ascolto molto reggae, house music , folk americano e persino Dua Lipa. La collezione di uno guarda a quella dell'altro. È una piccola formula per ottenere una scrittura interessante... avere gusti diversi! Sicuramente il vostro è un approccio alla musica oltre le mode e il trend attuale: Cosa vi piace e cosa odiate del mondo della musica di oggi? Le sonorità, le produzioni sono eccellenti. Purtroppo per la maggior parte del tempo supportano musica vuota e senza anima. Devi scavare molto per trovare qualcosa di veramente valido e genuino
Perchè la scelta di cantare in inglese? È una soluzione che fino adesso si sta rivelando la migliore. Non abbiamo sviluppato un songwriting in italiano perchè musicalmente proviamo tante soluzioni diverse che mal si sposano con la concezione italiana di adesso
Mai scritto o pensato di farlo in italiano? Quando lo faremo sarà senza dubbio la fine di Joshua Thriller e l'inizio di qualcosa di nuovo
Ho letto che suonate tanto live in Sicilia soprattutto. Anche cover e repertorio non vostro originale: è soltanto una scelta: una scelta di "sopravvivenza" all'interno di un mercato live in Italia molto ristretto soprattutto al mainstream che poco spazio da alle cose originali degli artisti? Sopravvivenza pura. Il pubblico difficilmente presta attenzione per più di un'ora ad un gruppo sconosciuto che suona soltanto canzoni proprie. Noi comunque amiamo suonare le cover, la cosa non ci pesa, perchè le arrangiamo a modo nostro
Prossimo obiettivo un altro EP leggo. perchè non un album? Quando ci sarà un reale motivo per produrre un album, lo faremo
Duetto o feat possibilie che vi piacerebbe o incuriosirebbe realizzare? Ci piacerebbe duettare con Anderson Paak, o magari farci produrre proprio l'album da lui!
E quello dei sogni invece? Volate alto Personalmente non posso che dire John Lennon. Ma prendiamo un artista in vita: Lenny Kravitz!
Articolo del
12/06/2024 -
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