La buona notizia per i seguaci dei Deftones è che hanno finalmente completato la parte strumentale del loro nuovo disco L'altra buona notizia (ma a combustione lenta) è che il cantante dei Deftones Chino Moreno sta lavorando alla voce, e ci vorrà tutto il tempo necessario per farla bene. Il prossimo attesissimo album segnerà il loro decimo LP in studio dei Deftones, dopo Ohms del 2020.
Formatisi a Sacramento (California) nel 1988, i Deftones si distinguono da subito per le loro sonorità alternative metal. Inoltre sono considerati iniziatori del sound nu metal, insieme ai Korn e ritenuti uno dei gruppi più innovativi ed influenti del genere. Dopo aver suonato, senza ancora un nome ufficiale, con un primo approccio heavy metal, arriva la firma con l'etichetta Maverick Records e le prime registrazioni in studio con un loro stile personale. Il successo vero e proprio arriverà solo con la pubblicazione dei due album Around the Fury e White Pony, ritenuti fra i migliori dischi della scena alternative metal.
E' qui che i Deftones cominciano ad avere ottimi risultati sia tra il pubblico che dalla critica, grazie anche agli stili post punk e new wave che incorporano al loro genere. Il 5 novembre 2008 il bassista Chi Cheng restò coinvolto in un incidente stradale che lo portò ad uno stato di coma semi-cosciente prima e alla morte nel 2013. Sergio Vega lo sostituirà fino all'abbandono della band nel 2022. Fondatori effettivi del gruppo furono il cantante e frontman Chico Moreno, il batterista Abe Cunningham e il chitarrista Stephen Carpenter. Il gruppo, in parte, fu influenzato in parte dall'heavy metal e dall'hard rock (Black Sabbath, Metallica, Pantera), l'hip hop (Public Enemy LL Cool J.) e in parte da gruppi anni '80 come The Cure, The Smiths, Depeche Mode e Duran Duran.
Il nome Deftones fu coniato da Stephen Carpenter e deriva dalla commistione tra la parola def, legata al linguaggio gergale dell'hip hop e riconducibile a significati quali “bello”, “fantastico, “eccellente” e il suffisso tones, presente nel nome di molti gruppi doo-wop e rock'n'roll degli anni '50. Nel 1990 Cunningham abbandona il gruppo per entrare nei Phallucy e Garcia ne prese il posto. Nel 1995 con una formazione ancora poco stabile pubblicano l'album di debutto Adrenaline, anticipato dai singoli promozionali Bored e 7 Words. Sono presenti rimandi ai Faith No More e ai Korn, ma sono palpabili anche le influenze di Metallica, Fugazi, Nirvana ed Helmet. La voce di Moreno è plastica, malleabile e s'intreccia attraverso ritmiche un po' punk e un po' metal, un po' alternative e un po' grunge.
Nel 1997 i Deftones pubblicano il loro secondo lavoro in studio, Around the Fur, più melodico del precedente e ritenuto, assieme al seguente Withe Pony, il loro disco più riuscito. Il sound del disco è stato definito da alcuni come un'evoluzione in forma più aggressiva del grunge e in particolare di Smashing Pumpkins, Nirvana e Soundgarden ed è stato ritenuto dai critici come uno degli album più influenti della scena nu metal. Nel 2001 il brano “Elite”, presente nell'album Withe Pony, ricevette un Grammy Award per la migliore interpretazione metal e in seguito l'album viene certificato Disco di Platino dalla RIAA. Mollemente metal l'album ti trascina in atmosfere da terapia intensiva, tra tubi nel naso, flebo e defibrillatori. Il sound spacca, come spacca la voce di Moreno, così abbacinante da risultare malata, perversa.
Nel 2003 uscì l'omonimo Deftones, il cui brano “Lucky You” fu inserito nella colonna sonora del film Matrix Reloaded. Anche qui le urla di Moreno sono quello che più ci colpisce, assieme ad una batteria psichedelica e folle. Nel 2006 fu la volta del quinto album in studio, Saturday Night Wrist, anticipato dal singolo Hole in the Earth, ha visto la partecipazione di Serj Tankian dei System Of A Down e di Annie Hardy dei Giant Drag. Molto più orecchiabile e melodico dei precedenti arriva a ricordare Depeche Mode e Placebo. È etereo nella perizia che i componenti della band hanno messo in questo lavoro, tra new wave e heavy rock.
Il 4 maggio 2010 è ufficiale la pubblicazione del sesto album in studio, Diamond Eyes, anticipato dall'omonimo singolo e da “Rocket Skates”, altro brano tratto dall'album. Moreno arriva a definirlo come un connubio tra Around the Fur e Withe Pony, insomma uno degli album meglio riusciti dalla band. L'album risulta un'opera, ben studiata e ben realizzata. Il brano di apertura, che prende il nome dal titolo dell'album, ricorda le ballate provocatorie dei Linkin Park, il secondo brano sono urla laceranti e agghiaccianti, così come in CMND/CTRL, Prince e Caress (Bonus Track), una cavalcata nu metal/punk rock dove le urla si sprecano e Moreno dà il meglio della sua follia multiforme.
Il settimo album in studio della band sarà Koi No Yokan (novembre 2012), pubblicato dalla Reprise Records, si tratta del secondo disco che non ha visto la partecipazione del bassista originale Chi Cheng. Il titolo scelto per l'album è una tipica espressione giapponese che descrive la sensazione che si avverte quando due persone si incontrano e almeno uno dei due capisce che prima o poi finiranno inevitabilmente per innamorarsi l'uno dell'altra. Il sound è epilettico, una crisi psicotica che non ha mai fine, un'allucinazione, una visione di corpi astratti e multicolori sulle pareti.
Pubblicato ad aprile 2016 l'ottavo album della band è Gore. Il 4 febbraio fu stato trasmesso in anteprima radiofonica il primo singolo “Prayers/Triangles”, poi è stato pubblicato anche il secondo “Doomed User”, poi “Earths/Wires” e “Phantom Bride”. Il sound dell'album è più melodico del lavoro precedente ma sempre con testi nonsense e uscite di follia psichedelica e profondamente nu metal, come il brano d'apertura, ovvero il primo singolo uscito dell'album, Prayers/Triangles. Si prosegue sulla stessa scia nonsense/alternative rock
Ohms viene pubblicato nel 2020 per la Reprise Records. L'album risulta essere più pesante del precedente Gore, ma anche caratterizzato da vari esperimenti sonori, come dichiarato dal frontman Moreno. La prima traccia, “Genesis”, si apre tristemente quieta, ma poi esplode tutto quello di cui sono capaci i Deftones: testi psicotici e grida distorte, sotterrate da una batteria e una chitarra elettrica più metal che mai. L'album è più ragionato di alcuni altri precedenti, la seconda traccia ricorda i Korn di Jonathan Davis e a tratti il sound hard rock dei Black Sabbath.
Seguono tripudi di hard grunge/psichedelic noise/ heavy rock e punk rock come “Urantia”, “Error”, “The Spell of Mathematics”. La voce di Moreno è una fitta lacerante, così come le sue urla sono pugnalate di qualche creatura della notte che ci attende al varco. Il sound è malato, brutale, virulento, incurabile. Intervistato da Gnostic Academy il chitarrista Carpenter annuncia l'uscita di un nuovo album nell'estate 2024. Siamo tutti in attesa
Articolo del
15/07/2024 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|