Raphael Gualazzi “Dreams” è un disco dedicato ai sogni e al valore prezioso della fantasia di Tommaso Liorni

Protagonista di un tour estivo ricco di date in Italia e all’estero, Raphael Gualazzi farà tappa il 2 agosto all’Eddie Lang Jazz Festival che si svolgerà presso il palazzo Pignatelli di Monteroduni, in provincia di Isernia. In questa suggestiva location porterà in scena il suo nuovo disco Dreams, pubblicato nell’ottobre del 2023 dall’etichetta Cam Sugar. Un lavoro attraverso il quale il cantautore e pianista marchigiano trova una nuova dimensione valorizzando il tema del sogno. Ne parliamo con Raphael Gualazzi che ci offre anche qualche anticipazione sul concerto.

Partiamo subito dal concerto che si svolgerà il 2 agosto all’Eddie Lang Jazz festival. Ci vuoi parlare dello spettacolo e anche di come hai deciso di strutturarlo?
Certo! Sarò accompagnato dalla mia ‘vecchia-nuova’ band con Gianluca Nanni alla batteria, Luigi Faggi alla tromba, Mecco Guidi alle tastiere e Anders Ulrich al contrabbasso. Una delle novità di questo progetto è la partecipazione anche vocale dei musicisti che si cimenteranno in armonizzazioni vocali da me orchestrate interagendo col sottoscritto su un’ulteriore canale emotivo che potenzia decisamente l’interplay.

Cosa si deve aspettare il pubblico dal concerto? C’è qualche novità o curiosità di cui ci vuoi parlare a riguardo?
Si, a impreziosire la serata, special guest d’eccezione sarà Emma Morton, cantante, autrice e compositrice scozzese di grande versatilità vocale che fonde nella sua musica colori, soulful con le radici folk scozzesi e un animo rock dalle premesse swing ‘old school’. È interessantissima sullo swing e irresistibile sul repertorio di sua penna.

Oltre a quello del disco ci saranno altri brani del repertorio che presenterai e che per te sono importanti?
Assolutamente, suoneremo anche brani meno famosi ma che hanno rappresentato e rappresentano la consistenza artistica di un percorso ventennale dove ho avuto l’opportunità di esplorare diversi mondi musicali senza mai abbandonare le mie origini estetiche. Sicuramente ci saranno anche dei remake di musiche d’opera, forse temi di soundtracks...

La figura Eddie Lang è al centro di questo festival. Musicista, originario proprio del Molise è stato un grande chitarrista. Quanto è importante questo personaggio per te e cosa conosci di lui?
In tutta onestà devo ringraziare l’invito a questo festival che mi permetterà di approfondire un grandissimo artista che ho sempre ascoltato ma mai veramente conosciuto a fondo. Penso che omaggerò la sua memoria con una piccola rivisitazione a sorpresa di una sua opera o di un brano che lo ha coinvolto. Grazie Eddie Lang Jazz festival!

Un festival come questo è arricchito da tanti altri eventi dove si respira musica a 360 gradi. Ci sarà un concorso dedicato a giovani musicisti Under 35 e anche un campus, l’Eddie Lang Junior Fest, che si terrà dal 29 al 31 luglio. Quanto sono importanti questi eventi anche per far avvicinare i giovani alla musica?
Sono fondamentali. La musica, questo modo di fare musica è incredibilmente importante per la cultura non solo molisana, non solo italiana ma globale. La creatività, il rigore, il rispetto e l’ascolto degli altri sono valori importantissimi che il jazz può trasmettere alla società e alle future generazioni.

Parliamo a questo punto anche del tuo disco. Prima di lasciarvi vuoi descrivercelo brevemente?
Il mio disco ‘Dreams’ pubblicato lo scorso autunno, e seguito da una piccola appendice uscita in primavera e dedicata ad alcune pietre miliari della musica da cinema (Dreams in Jazz), è dedicato ai sogni e al valore del sogno come della fantasia. Attraverso i sogni che sono davanti e dietro di noi ritroviamo la consistenza dell’attimo presente che è l’unica cosa che esiste. La musica è il sogno più grande. Almeno per me.
Articolo del  20/07/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati