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Ottodix
Micromega
2017
Discipline
di
Tiberio Flammia
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Parlare di “progetto ambizioso” per questo album, dal nome “Micromega”, è dire poco. Perché coniugare filosofia e fisica quantistica non è affatto facile. Coniugare storia e psicologia di massa e del singolo è un'opera per pochi. I riferimenti e le influenza di “Ottodix” sono molteplici: nella sua musica si sente Battiato, i Blu Vertigo, i Prodigy, Bowie, etc.; insomma, si sente l'influenza di chi ha fatto della sperimentazione un'arma potente.
Lo stile elettronico degli anni '90 si mescola alla tagliente carica visionaria dei testi per creare un mix che va ascoltato con attenzione. “Ascoltato” e non “sentito”. “CERN”, prima traccia dell'album, è un diretto riferimento al gigantesco laboratorio sotterraneo che si trova a Ginevra: il famosissimo acceleratore di particelle con cui si tenta di trovare la altrettanto famosa “particella di Dio”, il Bosone di Higgs. Partendo da questo spunto “Ottodix” cerca di farci cambiare punto di vista sul mondo tramite un semplice concetto: l'universo, noi o una montagna, siamo fatti della stessa materia di base, dunque siamo tutti materialmente uguali. Come si può notare, gli argomenti usati non sono da poco.
L'album infatti si snoda attraverso concetti di una certa rilevanza che non tutti potrebbero “maneggiare con cura” senza rischiare di utilizzare temi alti in modo iniquo. Arriviamo così a “La risonanza”, terzo brano dai ritmi molto più spinti. Anche qui la matematica e la fisica la fanno da padroni. Il “principio della risonanza” spiega come in natura le cose tendano a prendere uno stesso ritmo; questo principio infatti svela le dinamiche degli stormi in volo, dai banchi di pesci o delle mandrie di mucche. Spiega praticamente tutto, tranne il comportamento degli uomini “solisti nella musica dell'infelicità”.
Il mondo dei social network è invece il tema scottante di “Micromega boy”, quinto brano dell'album. In questa traccia dai ritmi martellanti è esposta una delle piaghe più infette della nostra società: la mania di protagonismo di chi passa le giornate “chattando a testa in giù”, di chi si costruisce una personalità-facciata grazie alla quale riesce a stringere finte amicizie telematiche. Bellissime le voci che tra una strofa e l'altra ripetono ossessive “I like, I like it!”
Pervasa da un'ironia tagliente è invece la settima traccia dell'album, “Zodiacantus”. Come si può intuire dal titolo il tema di questo pezzo sono i segni zodiacali. O meglio, il tema è: come può la gente credere nell'influenza di un pianeta lontano e non vedere le imposizioni sociali che come i binari per i tram ci costringono dentro percorsi già decisi? “Mi dispiace per te ma il sistema solare non muove la gente” recita il ritornello.
Risulta evidente già ad un primo ascolto che “Ottodix” con “Micromega” ci propone una sua visione fortemente critica di una società che vive di maschere, di una società che ha fatto della superficialità una virtù. Il tutto è sostenuto da una ricercatezza musicale che si plasma in uno stile elettronico originale ed elegante. Ottodix va seguito con molta attenzione! Buon ascolto!
Articolo del
16/03/2017 -
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